ASSESSORE SANITA', SALUTE E POLITICHE SOCIALI

ALBERT LANIÈCE

Il 2012 è stato un anno che ha visto, al fianco del perdurare e, purtroppo, dell’inasprirsi, della crisi economica generale, una conversione rapida delle politiche del Governo nazionale da un’evidente e annunciata svolta costituzionale in senso federalista, ad altrettanto evidenti e manifeste attitudini centraliste che, in più di un’occasione, hanno impegnato la nostra Regione in una difesa, senza precedenti nella storia della Repubblica, della nostra Autonomia.

Nonostante quindi le numerose manovre economiche imposte dal Governo centrale nel 2012 anche alle Regioni a Statuto speciale, l’Amministrazione regionale ha strenuamente difeso il mantenimento dei servizi e delle prestazioni fino a oggi garantite in ambito sanitario e sociale, come elemento qualificante e rappresentativo dell’insieme dei valori espressi dal sistema di welfare valdostano.

 

A fronte di una riduzione dei trasferimenti finanziari provenienti dal Governo centrale, si sono riorganizzati servizi, sburocratizzate alcune procedure e razionalizzate risorse per mantenere inalterata la qualità, senza per questo eludere il problema di un’attenzione più rigorosa e attenta alla composizione dei costi e della spesa. Continuare a garantire sicurezza e qualità a ogni persona, specie se debole o in condizione di fragilità, è stato, anche quest’anno, un elemento di costante impegno che, in ambito sociale e riferito alla popolazione anziana, ha avuto anche un pubblico riconoscimento attraverso il Premio 60 e più, conferito alla nostra Regione, non solo per l’eccellenza medica delle strutture sanitarie, ma anche per la sensibilità e l’umanità dei professionisti, per la loro capacità di ascolto e di accoglienza nei riguardi dei cittadini over 60.

 

Qualità e salvaguardia delle attuali eccellenze, umanità, personalizzazione della presa in carico della persona e della famiglia, integrazione sanitaria e sociale di fronte alla richiesta di bisogni complessi, sono stati, il denominatore comune di tutte le iniziative intraprese.

 

In ambito sanitario non solo sono stati mantenuti tutti i servizi già presenti, ma sono stati perseguiti gli impegni determinati dalla programmazione regionale a inizio legislatura, quando ancora non era possibile intravedere la durezza delle misure a cui abbiamo dovuto far fronte nonostante la nostra autonomia. In un contesto nazionale caratterizzato da tagli indiscriminati ai servizi sanitari e sociali e dalla rinuncia a una attenzione specifica ai soggetti deboli per stato di salute, reddito o condizione sociale, si è continuato a operare senza l’introduzione di nuovi ticket e qualificando ulteriormente l’assistenza ai malati più gravi, come per esempio quelli oncologici.

 

Per il 2012, ricordo con soddisfazione la realizzazione dei nuovi locali della medicina nucleare dell’Ospedale regionale che ospitano la moderna apparecchiatura PET CT (Tomografia a Emissioni e Positroni), un innovativo strumento diagnostico della medicina nucleare e della diagnostica medica che garantisce accertamenti più efficaci situato all’interno dell’ospedale; l’avvio dei primi qualificati protocolli di ricerca sulle neoplasie da parte della Fondazione della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per la ricerca sul cancro; l’istituzione del Registro regionale dei Tumori, che renderà possibile un monitoraggio scientifico dell’evolversi di queste patologie gravi e, quindi, favorirà una loro più efficace prevenzione e cura.

 

Si tratta di qualificanti, nuove, disponibilità di conoscenza scientifica, capacità diagnostica e terapeutica, che completano importanti investimenti già realizzati nel corso di questa legislatura, quali la realizzazione del Servizio di Radioterapia che può contare sulla più avanzata tecnica irradiante disponibile al mondo per la cura dei tumori, la Tomoterapia; la realizzazione dell’Hospice, con 7 posti letto destinati ai malati terminali, un centro per le cure palliative volto a garantire una continuità assistenziale dalla struttura ospedaliera al domicilio.

 

In ambito sociale si conferma quanto appena indicato per il servizio sanitario.

È doveroso, nonostante la difficile congiuntura economica, continuare a garantire i servizi essenziali sociali, quelli destinati alle fasce più deboli della popolazione valdostana: anziani, disabili, prima infanzia, famiglia, minori e tutto il mondo della non-autosufficienza. I servizi erogati alla persona e/o alla famiglia in particolari situazioni di fragilità e i contributi economici già esistenti sono stati salvaguardati, nonostante questo abbia comportato, in certi casi, una ridefinizione delle risorse finanziarie assegnate. L’esempio più recente, in ordine di tempo, della razionalizzazione dei servizi, che rappresenta anche una soluzione nuova e innovativa nel welfare regionale - prevista dal primo Piano di Zona della Valle d‘Aosta - è il servizio sperimentale di Segretariato sociale e Pronto intervento sociale, meglio noto come Sportello sociale. Nell’ottica di semplificare le procedure di ingresso ai servizi sociali attraverso 8 sedi sul territorio regionale, si è voluto creare una porta di accesso alle molteplici necessità sociali garantendo, attraverso operatori qualificati e sensibili, vicinanza, prossimità, informazione, orientamento e risposte ai cittadini valdostani.

 

Con particolare attenzione alla povertà economica, ricordo le azioni di sostegno messe in campo con il Microcredito che, a tre anni dall’istituzione in Valle d’Aosta della legge regionale 23 dicembre 2009, n. 52 Interventi regionali per l'accesso al credito sociale registra un numero importante di risposte concrete date ai valdostani: il numero delle domande presentate e accolte per i diversi interventi di accesso al credito (al 30 novembre 2012) è stato di 365, per un importo complessivo delle erogazioni effettuate nel triennio 2010-2012 di 1 milione 210 mila 446,26 euro.