IL PROTAGONISMO DEL TERRITORIO

Coerentemente con l’impegno, previsto dal Piano per la Salute e il Benessere sociale 2011-2013, a valorizzare le competenze dei cittadini e degli operatori come strumento e fine per migliorare la salute e il benessere, sono proseguite, anche nel 2012, iniziative di incontro con la popolazione. Le serate hanno cercato di sensibilizzare e informare su temi di tutela responsabile verso la propria e l’altrui salute. Si è parlato di prevenzione del glaucoma, di cefalee ed emicranie e dello screening per diagnosticarle, distinguerle e curarle, di nuove e vecchie malattie, dall’AIDS alla Tubercolosi, di perdite di memoria e Alzheimer, di prevenzione di ictus, infarto, diabete e ipertensione, di disturbi alimentari come anoressia, bulimia e obesità e di come lo sport possa aiutare a prevenirli, di dipendenze da fumo, alcol e sostanze stupefacenti tra i giovani di alimentazione nelle persone anziane, di riabilitazione in persone con quadri clinici complessi; tumori e screening per la diagnosi precoce che devono, però, accompagnarsi a stili di vita responsabili e salutari.

 

Nel 2012 la Valle d’Aosta ha aderito al Progetto Cuore in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. L’indagine, che ha riguardato 221 residenti ad Aosta di età compresa fra i 35 ed i 79 anni, ha registrato un’adesione dell’86 per cento da parte delle persone contattate (la più alta partecipazione fra le regioni italiane). Il Progetto è teso a valutare i fattori di rischio modificabili nelle malattie cardiovascolari (ipertensione arteriosa, diabete, fumo, alimentazione, ecc.) e a fornire indicazioni utili al rispetto di corretti stili di vita. I dati, che saranno resi noti alla popolazione nel corso del 2013, hanno già evidenziato, rispetto a uno studio del 2002, un aumento dell’obesità femminile e della glicemia tra le persone contattate.

 

Nel 2012 è stata condotta l’indagine, prevista dall’Istituto Superiore di Sanità per le Aziende Usl, Passi d’argento, su un campione di anziani residenti valdostani di età superiore ai 64 anni. Sono stati intervistati 1.100 cittadini allo scopo di valutare le abitudini di vita, le condizioni di salute e di autosufficienza e l’accesso ai servizi sanitari e/o sociali regionali. I dati raccolti (già validati a livello nazionale) serviranno per orientare le politiche sanitarie regionali, con attenzione specifica ai bisogni della popolazione anziana.

 

Per investire sulle competenze dei giovani in materia di salute e di corretto uso dei servizi è stata organizzata presso la Cittadella dei giovani, un’iniziativa di concorso a premi, nata da un progetto dell’Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali, recepita dall’Assessorato e dall’Azienda Usl, finalizzata alla conoscenza dei servizi di emergenza - urgenza tra i giovani delle scuole primarie della Valle d’Aosta, dal titolo Impara a conoscere e ad utilizzare bene il 118. A questo concorso a premi hanno partecipato circa 1.000 bambini che hanno realizzato fumetti e brevi storie sull’utilizzo del 118 premiati ed esposti al pubblico.

 

Impara a conoscere il 118 »

 

Sempre in collaborazione con le istituzioni scolastiche valdostane e con l’intervento di professionisti sanitari dell’Azienda Usl, è stato avviato un nutrito programma di attività di prevenzione racchiuse nel Quaderno della Salute, allo scopo di promuovere sani e corretti stili di vita, prevenire l’abuso di sostanze legali e illegali, educare all’affettività, alla sessualità e alle relazioni e prevenire gli incidenti domestici.

 

Il protagonismo del territorio e dei cittadini considerati come risorsa per la valutazione dei servizi sanitari, è stato il fulcro dell’iniziativa di Audit civico realizzata presso l’ospedale regionale grazie alla partecipazione della Valle d’Aosta a un progetto promosso dall’Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali e Cittadinanzattiva nazionale, che ha sperimentato metodi e strumenti per il monitoraggio, da parte dei cittadini, della qualità ospedaliera e, in particolare, del grado di umanizzazione della struttura di ricovero secondo una metodologia di rilevazione partecipata l’uso di un questionario strutturato composto da 140 elementi. L’iniziativa ha visto impegnata per la prima volta, e in veste formale, la Consulta promossa dalla legge istitutiva del Piano per la Salute e il Benessere sociale 2011-2013.

 

È stata prorogata, rispetto al previsto, la sperimentazione riguardante l’ infermiere di famiglia e di comunità, figura in grado di interpretare la complessità dei bisogni della popolazione di riferimento, non solo  attraverso la domiciliarità delle cure, ma anche attraverso la presa in carico dell’intera famiglia dell’utente. All’interno di questa iniziativa, l’Azienda Usl ha garantito la presa in carico delle persone in Terapia Anticoagulante (TAO) e di quelle con quadri clinici pluripatologici complessi, spesso anziani. In aggiunta a ciò, attraverso questa figura presente sul territorio, specie disagiato o a minore accessibilità (piccoli centri ad altitudine elevata), sono stati risolti problemi riguardanti: bisogni inespressi, richieste di prelievi ematici inappropriate, manifestarsi di complicanze dovute a terapie in atto, ricoveri non necessari, tempi di ospedalizzazione lunghi per mancata presa in carico tempestiva.

 

Nel corso del 2012 si è provveduto all’implementazione di progetti di promozione della salute che hanno visto il territorio protagonista privilegiato. È stata portata a termine la Campagna di sensibilizzazione denominata Un minuto che vale una vita, in collaborazione con la Società italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare che ha offerto la possibilità, alla popolazione maschile di età compresa tra i 65 e gli 80 anni, di effettuare un esame ecocolordoppler per valutare il diametro dell’aorta addominale e individuare l’eventuale presenza di un aneurisma. Tra i pazienti che giungono in ospedale, se l'aneurisma viene operato prima che si rompa, la possibilità di successo dell'intervento è pari al 98 per cento al contrario, il tasso di mortalità è superiore 50 per cento.

 

Un progetto editoriale, realizzato in collaborazione con l’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali, denominato Piramide Alimentare Valdostana, è stato dedicato alla divulgazione della conoscenza della corretta alimentazione associata ai prodotti del territorio valdostano.

 

È stata organizzata, in collaborazione con numerose associazioni, un’iniziativa dal titolo C’è chi attende una nuova vita: amo, quindi Dono, nell’ambito della celebrazione della Giornata nazionale per la donazione e il trapianto d’organi.

 

Per la salvaguardia della salute animale è proseguito, anche nel 2012, il piano di eradicazione della TBC bovina che, dal 2007, ha ridotto dal 2,3 per cento allo 0,27 per cento la totalità delle aziende con allevamenti risultati positivi, e fino allo 0,09 per cento quelle di nuova costituzione, segno di un’efficace sensibilizzazione e educazione sanitaria. È stato confermato quindi l’obiettivo di mantenere il valore di incidenza sullo 0,1 per cento, che potrebbe rappresentare il superamento del primo gradino, dei sei, per l’acquisizione della qualifica sanitaria di territorio ufficialmente indenne da TBC.

A inizio d’anno, sempre per il raggiungimento di tale obiettivo, è stata promulgata la legge regionale 13 febbraio 2012, n. 4, recante Disposizioni per l'eradicazione della malattia virale rinotracheite bovina infettiva (BHV-1) nel territorio della regione. Considerata la buona situazione registrata negli ultimi anni grazie ai numerosi sforzi compiuti, l’adozione di un piano di eradicazione ha rappresentato la naturale conseguenza dell’attività effettuata sinora, nell’obiettivo di raggiungere la totale assenza della patologia sull’intero territorio regionale, obiettivo necessario per l’ottenimento della qualifica di territorio indenne sulla base dei criteri adottati dall’Unione Europea.

 

Sempre per la salute animale, sono state approvate le linee guida regionali per la tutela degli animali d’affezione, ai sensi dell’art. 4, comma 2, della legge regionale n. 37/2010 con la finalità di assicurare il benessere e la cura a questi animali anche in funzione dell’igiene e sanità pubblica e ambientale, sottolineando il fondamentale ruolo che l’informazione e la formazione del cittadino rivestono nel raggiungimento di tale obiettivo.

Infine, è stata affidata all’ A.V.A.P.A., fino al 30 giugno 2015, ai sensi della legge regionale n. 37/2010 e della legge regionale n. 16/2005, la gestione non sanitaria del canile e del gattile regionali, il servizio di recupero e cattura animali oltre a quello di smaltimento delle spoglie di animali morti.

 

In ambito sociale, all’interno della seconda edizione della Settimana della Famiglia, cui hanno aderito molti servizi per la prima infanzia dislocati su tutto il territorio regionale, dall’alta alla bassa Valle, è stata realizzata una mostra fotografica itinerante per presentare il lavoro delle Tate familiari, che proseguirà nel 2013 in tutti i comuni che ospitano il servizio.

Sempre attraverso una mostra fotografica, ma con attenzione agli adolescenti e a questa delicata fase della vita, sono state organizzate alla Cittadella dei giovani due iniziativa che, attraverso le immagini, hanno parlato loro delle trasformazioni del corpo e della personalità, dal titolo Figure invisibili…il corpo come metafora.

 

Mostra fotografica sui disturbi del comportamento alimentare »

 

Nell’ambito dell’intesa siglata nel 2010 con il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono stati realizzati alcuni progetti sperimentali rivolti alle famiglie per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Tra questi, il voucher di conciliazione che consiste in un aiuto economico il cui scopo è di permettere, in particolare alle donne, di conciliare i tempi di vita e di lavoro servendosi dell’aiuto di persone di fiducia, regolarmente assunte, che assistano bambini, disabili o anziani presenti nel nucleo familiare e bisognosi di cura. Il progetto ha registrato un elevato gradimento poiché in grado di colmare i vuoti comunque presenti anche in un sistema d’offerta di servizi variegato e di qualità come quello valdostano.

 

Il progetto di conciliazione Al lavoro senza pensieri, nella Comunità Montana Grand Paradis, ha offerto invece interventi differenti in base alle specifiche esigenze delle famiglie residenti nei singoli comuni attraverso progetti che si concluderanno ad aprile 2013.

 

In autunno è stato attivato a Pollein il progetto Bibolo Sperimenta, che prevede l’ampliamento degli orari di servizio dell’asilo nido aziendale e garderie Il Bibolo e la realizzazione di ateliers espressivi per i bimbi già iscritti, oltre all’attivazione di un servizio di accoglienza flessibile a favore di bambini con età compresa tra 3 mesi e 8 anni non iscritti ai servizi.

 

Nell’ambito del protagonismo del territorio rivestono una particolare importanza i lavori del Piano di Zona della Valle d’Aosta, prorogato fino al 31 dicembre 2013. L’intervento principale del 2012 è stato l’attivazione, nel mese di ottobre, del servizio sperimentale di Segretariato sociale e Pronto intervento sociale, denominato Sportello Sociale. Sono stati aperti 8 sportelli, dove le assistenti sociali e gli operatori di front office che vi lavorano svolgono attività di accoglienza, ascolto, orientamento e prima consulenza ai cittadini sui servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, oltre che sull’insieme delle opportunità offerte dal sistema di welfare in Valle d’Aosta.

 

Sportello sociale »

 

A pochi mesi dalla sua apertura il servizio sperimentale, nel suo complesso, ha già registrato 1.555 contatti, di cui 1.261 (pari all’81 per cento), si è limitato a soddisfare un bisogno informativo senza avere la necessità di ricorrere all'assistente sociale dello sportello. Il 19 per cento (equivalente a 294 accessi) ha invece fatto ricorso all'assistente sociale di sportello e, meno del 50 per cento, ha avuto bisogno dei servizi sociali del territorio per la presa in carico. Ciò evidenzia che il servizio, anche se in una prima fase, è stato in grado di intercettare il bisogno informativo e di orientamento dei cittadini che, altrimenti, avrebbero dovuto recarsi in vari sportelli informativi sul territorio, o presso il servizio sociale territoriale, per ottenere le informazioni e l'accompagnamento adeguato. L’obiettivo di questo servizio è di qualificarsi, nel prossimo futuro, come punto unico di riferimento per gli operatori del sistema socio-assistenziale che intendono attivare i servizi sul territorio.

 

È stata approvata la convenzione con il Coordinamento Solidarietà sociale della Valle d’Aosta (CSV) per lo svolgimento delle attività delle Associazioni di Promozione Sociale e il relativo Piano di Attività, ai sensi della legge regionale 22 luglio 2005, n. 16 concernente la disciplina del volontariato e dell’associazionismo di promozione sociale. Attualmente sono 156 le organizzazioni iscritte al Registro regionale (9 in più rispetto all’anno scorso), di cui 122 organizzazioni di volontariato (1 in più rispetto al 2011) e 34 associazioni di promozione sociale (8 in più rispetto al 2011).