LA QUALITA’

In ambito sanitario, a proposito della realizzazione del presidio unico ospedaliero sono stati approvati il progetto di realizzazione del cunicolo di sottoattraversamento di Via Roma e il progetto preliminare del Presidio unico ospedaliero per acuti ed è stata aggiudicata la gara per la realizzazione dello scavo archeologico sull’area in cui sarà realizzato l’ampliamento a est dell’attuale struttura ospedaliera.

Sono inoltre in fase di ultimazione i lavori per la realizzazione del parcheggio a nord di Via Roma di circa 510 posti auto e i lavori per la realizzazione del reparto Dialisi presso l’ospedale di viale Ginevra.

 

Sempre con attenzione alla riqualificazione sanitaria regionale è stato aperto nel 2012 il nuovo Centro Nefrologico di Saint-Vincent. Questo servizio di eccellenza, non solo assicura una risposta ai sempre più numerosi dializzati e nefropatici cronici residenti nella media e bassa valle, limitandone i trasferimenti per cura e assistenza, ma realizza quanto di più efficace oggi si riconosce nella deospedalizzazione del trattamento emodialitico per il beneficio fisico e psicologico che deriva dalla cura in un servizio territoriale posto in un ambiente piacevole e accogliente quale quello del noto centro termale valdostano. L’essere anche un punto di forte richiamo turistico rende il Centro di Saint-Vincent presidio di eccellenza anche per i circa 50 non residenti emodializzati che visitano regolarmente la nostra regione ogni anno e che, dopo questa apertura, potranno orientarsi anche più numerosi verso il nostro servizio sanitario regionale e apprezzare non solo l’elevato confort offerto dalla struttura, ma soprattutto la dotazione tecnologica all’avanguardia che consente ad ogni persona dializzata, italiana o straniera, tramite una patient card, simile a un bancomate inserita in un apposito monitor, di mettere a disposizione del personale medico e infermieristico i propri dati clinici, al pari di una cartella clinica su cui sono registrati trattamenti e terapie, evitando omissioni o errori involontari. La card è inoltre collegata al Centro dialisi di Aosta e alle altre reti di assistenza regionali.

 

Centro Nefrologico Saint-Vincent »

 

Il 2012 ha visto inoltrel’ultimazione dei lavori di realizzazione della nuova sede del Dipartimento di Prevenzione, a Quart, l’approvazione del progetto definitivo per la realizzazione della Casa della Salute a Châtillon e l’avvio della gara per la ristrutturazione della palazzina Usl di Via Giuido Rey 3 ad Aosta, in cui verranno realizzati gli ambulatori per la libera professione intramoenia.

 

Con attenzione all’area ospedaliera è stato realizzato, in tempi estremamente rapidi, il nuovo Punto prelievi prefabbricato all’interno del Presidio ospedaliero U. Parini. La struttura, attiva da inizio anno, gestisce in media 250 accessi al giorno, con punte massime fino a 350 per prelievi venosi, arteriosi e microbiologici. È dotata di 5 sportelli di accettazione amministrativa, 5 box prelievi e una sala di attesa di 80 posti. È garantita attenzione nei percorsi a persone portatrici di esigenze specifiche, cliniche e/o assistenziali, quali i bambini, le persone con disabilità, le donne in gravidanza. La personalizzazione dei percorsi ne ha ridotto le attese e qualificato, agevolandolo, il tipo di prelievo richiesto.

 

In attuazione dell’obiettivo programmatico di contenimento della mobilità sanitaria passiva interregionale per le prestazioni ortopedico riabilitative, nel 2012 è stato accreditato e attivato un reparto ortopedico per acuti, di 12 posti letto, presso la struttura di Saint-Pierre.

 

Per quanto riguarda le innovazioni tecnologiche, sono stati ultimati i lavori di adeguamento dei locali della medicina nucleare e del parco tecnologico del dipartimento di diagnostica per immagini, che ha visto, nel 2012, l’installazione dell’apparecchiatura PET CT (Tomografia a Emissioni e Positroni). Un innovativo strumento diagnostico della medicina nucleare e della diagnostica medica che, a differenza della risonanza magnetica e della TAC, non si limita a dare informazioni sulla struttura anatomica dell’organo studiato, ma analizza, sempre in modo non invasivo, i processi metabolici e le alterazioni che avvengono in un organismo colpito da patologie gravi come quelle tumorali. Essa ha reso possibile ai cittadini valdostani di non recarsi più fuori Valle in strutture convenzionate, ma di accedere, in breve tempo, e vicino a casa, a un servizio diagnostico di eccellenza.

 

Medicina nucleare e PET CT »

 

Sempre in ambito oncologico, la Fondazione della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per la ricerca sul cancro ha presentato, a fine novembre, i primi protocolli avviati con l’Istituto di Candiolo. La collaborazione vede impegnati i professionisti sanitari valdostani e piemontesi al fine di condividere protocolli di ricerca per le cure oncologiche su pazienti residenti nelle due regioni.

 

Fondazione Incontro istituto vda e irc candiolo »

 

È ormai a regime l’impiego della Tomografia a Coerenza ottica (OCT) , strumento diagnostico che permette l’uso di una sonda laser a infrarossi, innocua per il paziente e utile a ricostruire l’anatomia della retina. Questa sonda, che permette di eseguire esami diagnostici importanti, non costringerà più molti cittadini valdostani a doversi recare fuori Valle per beneficiare del suo impiego.

 

La qualità nella degenza è stata anche ricercata attraverso una nuova gara d’appalto per il servizio di ristorazione dei degenti e del personale dipendente dell’Azienda Usl. Elevati standard di garanzia igienico sanitaria, conformità alle diete individuali imposte dal regime di ricovero, ma anche possibilità di scelta di un menu à la carte sono i requisiti di questo nuovo servizio, in cui le prenotazioni del pasto avvengono con anticipo e con modalità informatizzata al fine di rispondere alle preferenze individuali eliminando sprechi e scarti non più accettabili.

 

Rimanendo in tema di alimentazione, ma con attenzione dedicata alle erbe officinali, è stato realizzato nel 2012 il secondo corso di formazione sul corretto impiego di queste preziose erbe riservato ai farmacisti interessati. L’obiettivo è di poter offrire ai valdostani qualificate e sicure cure fitoterapiche per determinate patologie, pervenendo a un uso sempre più responsabile e scientifico delle piante officinali.

 

Erbe officinali »

 

Qualità anche per le persone colpite da malattia psichiatrica è stata ricercata, nel 2012, attraverso l’inaugurazione del Centro diurno di Saint-Vincent La renetta, servizio non residenziale con funzioni terapeutiche riabilitative il cui fine è di impedire l’isolamento relazionale di questi cittadini favorendone la permanenza al domicilio quanto più possibile.

 

Inaugurazione La Renetta »

 

La qualità è oggi sempre più declinabile anche con l’informatizzazione dei processi e dei percorsi sanitari. A tal proposito è stato concordato con il Ministero dell’Economia e delle Finanze un progetto per la Dematerializzazione della ricetta farmaceutica che, nel corso di un triennio, permetterà la totale eliminazione della ricetta cartacea.

 

Per quanto riguarda gli interventi di edilizia sociale, si è data attuazione all’articolo 17 della legge regionale n. 21/2003 che prevede la realizzazione - a carico della Regione - delle opere di ampliamento, di ristrutturazione, oltre a interventi di manutenzione straordinaria, finalizzati all’adeguamento funzionale delle opere pubbliche destinate all’assistenza delle persone anziane e inabili. Si è conclusa la ristrutturazione e l’ampliamento delle microcomunità di Gignod, Gaby e Brusson, mentre si è garantito il finanziamento ai lavori, in fase di ultimazione nel 2012, per la ristrutturazione e l’ampliamento della microcomunità di Hône. Tra le microcomunità ristrutturate, quella di Gaby ha ricevuto il riconoscimento di struttura con caratteristiche di elevata intensità assistenziale e complessità organizzativa.

 

Inaugurazione micro Gaby »

 

Si sta ancora lavorando, invece, alla ristrutturazione e all’ampliamento delle micro comunità di Perloz e di via Brocherel ad Aosta, presso la quale l’intervento è stato possibile anche grazie alla sottoscrizione di un nuovo accordo di programma tra Regione, Comune di Aosta e Azienda Usl.

 

Proprio nel settore dell’assistenza residenziale agli anziani è stato conferito a Roma alla nostra Regione il Premio 60 e più, promosso da FederAnziani con il patrocinio del Consiglio dei Ministri, riconoscendo alle politiche regionali e alle strutture del servizio pubblico eccellenza medico scientifica all’interno delle strutture sanitarie, ma anche sensibilità e umanità dei professionisti e capacità di ascolto e di accoglienza nei riguardi dei cittadini Over 60.

 

Premio 60 anni e più »

Con attenzione specifica alle persone disabili, nel corso dell’annosono stati ultimati i lavori di realizzazione del nuovo CEA di Hône, mentre è in corso di realizzazione il CEA di Gressan ed è attiva la progettazione per la realizzazione, a Morgex, di una micro comunità, di un centro diurno per malati psichiatrici e di un CEA. In merito al centro di Hône, si è inteso dotare il Comune, e i cittadini ivi residenti, di un punto di attrazione a valenza multidimensionale; infatti, esso ospita, oltre al già noto Centro Educativo Assistenziale (CEA) che risponde ai bisogni educativi e psicologici delle persone disabili residenti in bassa valle, anche una serie di associazioni culturali da tempo impegnate sul territorio con iniziative di particolare rilievo culturale e sociale per la collettività.

 

CEA Hone »

 

La qualità dei servizi sociali si è tradotta nel 2012 in numerose iniziative.

Sempre con attenzione alle persone con disabilità, sono stati confermati e ulteriormente arricchiti con nuove attività, i servizi diurni/integrativi dedicati alle persone con disabilità, ovvero il Centro diurno di Saint-Vincent, il servizio rivolto a persone con disturbi pervasivi dello sviluppo, il servizio di accoglienza e assistenza denominato Orchidea, la riabilitazione equestre, l’acquaticità, il servizio di accompagnamento, integrazione e assistenza alla persona, i soggiorni marini, le attività musicali (con il progetto Questa è musica diversa realizzato dalla Fondazione Istituto Musicale della Valle d’Aosta).

 

Gli operatori dei quattro Centri Educativi Assistenziali (CEA) hanno ampliato, nel corso del 2012, le occasioni di collaborazione con scuole, strutture per anziani ed esercizi commerciali privati sia nell’ambito delle attività occupazionali, sia nell’organizzazione di interventi animativi, tuttora in essere, legati ai progetti di integrazione degli utenti disabili dei Centri, al fine di sensibilizzazione e coinvolgere la popolazione sul tema della disabilità. I progetti portano il nome di Il regno diStrambafunghi (con varie Istituzioni scolastiche); Legningegno (concernente la produzione e il noleggio di giochi in legno); Il sentiero nel bosco (che prospetta la fiaba come opportunità evolutiva per la persona disabile adulta).

 

Sentiero nel bosco »

 

Per quanto riguarda le strutture residenziali, oltre alla prosecuzione dei lavori della comunità protetta Dopo di noi di Montjovet (per 15 utenti), è stato avviato, nel 2012, un servizio sperimentale presso la Casa di accoglienza, che ha ampliato da 12 a 15 il numero dei posti, per dare accoglienza alle persone rimaste prive di adeguato sostegno familiare.

 

Per quanto riguarda i progetti speciali, di cui al primo comma dell’articolo 14 della legge regionale sulla disabilità n. 14/2008, è stato approvato un finanziamento a favore di iniziative destinate alle persone con disabilità per un importo complessivo di 348 mila euro.

 

È stato implementato, con il contributo del Comune di Aosta, del Co.Di.Vda (l’Associazione di categoria della Disabilità maggiormente rappresentativa), dell’Azienda Usl e dell’Università della Valle d’Aosta, il progetto ministeriale Io ti conosco, rivolto all’introduzione, nell’ambito della Unità di Valutazione Multidimensionale – UVMD, di uno strumento di valutazione delle condizioni funzionali e della situazione complessiva nel contesto sociale e familiare della persona con disabilità, per una corretta e completa presa in carico, denominato S.VA.M.DI (Scheda di valutazione multidimensionale del disabile), coerente con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in tema di ICF e con i principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

 

Dopo un periodo sperimentale, è stata espletata, nel 2012, la gara d’appalto per la gestione della struttura denominata Maison Equipée a Saint-Marcel, un servizio regionale di supporto all’autonomia delle persone con disabilità motoria e sensoriale attraverso la sperimentazione della domotica in casa, sul lavoro e ove sia necessario. È prevista nella struttura la supervisione tecnico-scientifica di un Comitato di coordinamento.

 

È proseguito, anche nel 2012, il progetto sperimentale biennale denominato Sollievo, destinato alle persone con disabilità psicofisiche di età compresa tra i 15 e i 65 anni, che offre agli utenti momenti ludico-ricreativi durante il fine settimana e, contemporaneamente, alle loro famiglie, l’opportunità di dedicarsi nei week-end a quelle attività difficilmente compatibili con la quotidiana assistenza dei propri cari.

 

A fine 2012 è stato approvato, dal competente organismo europeo, il progetto transfrontaliero ALCOTRA Intégration et Bien-être dans les Alpes, in partenariato, fra gli altri, con il Consiglio generale dell’Alta Savoia, rivolto all’integrazione sociale delle persone con disabilità tramite la sperimentazione di attività ricreative e didattiche all’aperto, di scoperta dell’ambiente e dei contesti naturali in zone di montagna, promuovendo l’accessibilità e la fruizione di sentieri e di points de relais adattati alle esigenze dei destinatari.

 

Per garantire qualità standard a tutte le strutture di assistenza sociale, è stato redatto un documento contenente le linee guida per l'attivazione della procedura di accreditamento per le strutture e le attività in ambito sociale, che prevede una prima fase sperimentale in cui si procederà all’accreditamento delle sole strutture residenziali per minori, disabili e anziani il cui convenzionamento è a carico della Regione.

Per la prima infanzia si è concluso il progetto sperimentale bilingue T’choupi va à la crêche, attivato dall’Associazione Asilo nido di Saint-Christophe, Quart e Brissogne all’interno dell’asilo nido di Saint-Christophe, che si proponeva di avvicinare bimbi in età compresa tra 24 e 36 mesi al modello educativo bilingue attraverso esperienze precoci, ludiche ed emotivamente significative. Sono stati coinvolti molti attori tra i quali l’Alliance française, l’Università della Valle d’Aosta e la biblioteca comunale di Saint-Christophe.

 

Il decennale del servizio di Tata familiare è stato celebrato con un seminario organizzato in collaborazione con l’Università della Valle d’Aosta. L’evento si è rivelato un’importante opportunità di formazione, per l’apporto scientifico di esperti a livello nazionale e locale sul tema dell’innovazione nel settore dei servizi rivolti alla prima infanzia e per la valorizzazione delle buone prassi sperimentate dalle Tate familiari nel decennio di funzionamento del servizio.

 

Tate familiari 10 anni »

 

Per la popolazione anziana assistita in strutture residenziali è proseguita, nel corso del 2012, l’attività di revisione dei requisiti minimi organizzativi e strutturali per le strutture di accoglienza. L’orientamento, avviato nel 2010, prevede una nuova classificazione delle strutture, (in base alla diversa tipologia di assistenza socio-sanitaria erogata in relazione al bisogno) e delle cure mediche (razionalizzando figure professionali e risorse economiche per garantire standard di qualità assistenziale uniformi sul territorio regionale in relazione a bisogni equivalenti). Si ipotizzano quattro livelli differenti di struttura, compresa un’offerta residenziale ad elevata assistenza sanitaria per meglio rispondere alle necessità dei casi più complessi.

 

È proseguita, nel 2012, la partecipazione al progetto Sostegno alle persone anziane e vulnerabili mediante l’adozione di soluzioni innovative realizzato congiuntamente al Laboratorio di Ingegneria di Sviluppo Schuerch del Canton Ticino e co-finanziato dal programma di cooperazione territoriale transfrontaliera Italia Svizzera 2007-2013. Il progetto si propone sia di valorizzare persone anziane attive mettendole a disposizione della comunità di appartenenza, sia di invitare le persone isolate, o sole, a una socializzazione mediata da computer per costruire reti di relazioni di mutuo aiuto tra pari. In Valle d’Aosta le iscrizioni al progetto (aperte a ultra sessantacinquenni residenti in Valle d’Aosta) sono state più di 480, anche se al momento esso si rivolge a un totale di 120 persone: 15 tutor, 5 riserve, 30 anziani attivi e 70 anziani non attivi. Il progetto, che ha utilizzato il tablet, o palmare a schermo tattile, come strumento per il processo di avvicinamento socializzato all’informatica, costituisce un risultato importante che, nell’Anno europeo per l’invecchiamento attivo e sottolinea la volontà delle persone ultra sessantacinquenni di partecipare concretamente alla vita della comunità di appartenenza.

 

Anziano attivo »