Programmazione

In ambito sanitario, nel 2012 sono stati conseguiti molti traguardi, soddisfacendo, da un lato, la richiesta di contenimento della spesa imposta dal Governo centrale e, dall'altro, continuando a erogare in modo inalterato il livello e il numero delle prestazioni garantite dal welfare regionale. Ciò è stato possibile riservando attenzione all’organizzazione della stessa azienda sanitaria regionale, alla quantità e qualità delle prestazioni ambulatoriali e di ricovero.

 

È stato approvato il nuovo atto aziendale con cui si introducono alcune importanti modifiche organizzative interne all’Azienda USL che, nel salvaguardare la capacità di risposta ai bisogni dei cittadini, pongono attenzione specifica al risparmio della spesa. È il caso della riunificazione delle competenze geriatriche presso un’unica sede, individuata presso il Beauregard, che permetterà la completa presa in carico della persona anziana: dalla fase acuta a quella riabilitativa o di lunga degenza.

Di minore impatto sul profilo di cura, ma volto a garantire la sicurezza e la rapidità delle movimentazioni necessarie di mezzi e autoveicoli, è la disposizione dell’Azienda Usl che definisce gli accessi dei transiti e delle soste presso il presidio ospedaliero Beauregard.

 

Per quanto riguarda il Pronto Soccorso, è stato approvato un atto di indirizzo per lo svolgimento delle attività di Osservazione Breve Intensiva (O.B.I.) per rendere le stesse più pertinenti al bisogno dei pazienti con quadri clinici non ancora definiti, riducendo così l’ospedalizzazione ordinaria e favorendo al tempo stesso dimissioni sicure e protette per questi pazienti.

Sempre con attenzione ai servizi sanitari ospedalieri, sono state definite le nuove linee guida per l’organizzazione e il funzionamento dell’attività di day surgery (o chirurgia di un giorno) nelle strutture pubbliche e private operanti in Valle d’Aosta. Considerato, infatti, il progresso raggiunto nelle tecnologie mediche e nelle conoscenze cliniche scientifiche, è oggi possibile adottare, in casi specifici, un’assistenza chirurgica diurna di pari efficacia e sicurezza rispetto a quella tradizionale, garantendo non solo più appropriatezza e umanizzazione alle cure, ma anche riduzione nelle liste di attesa ospedaliere e maggiore ottimizzazione delle risorse esistenti.

 

Su un tema delicato, come quello degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (O.P.G.), è stato stipulato un accordo con le Regioni Lombardia e Piemonte per la realizzazione di forme di collaborazione e di coordinamento e per il miglioramento e la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia degli interventi mirati alla realizzazione del programma di superamento degli OPG.

Con la Regione Piemonte si è anche lavorato alla costituzione della Rete interregionale di allergologia: la partecipazione della Valle d’Aosta alla Rete rende possibile l’acquisto congiunto tra Azienda USL della Valle d’Aosta e Regione Piemonte dei farmaci iposensibilizzanti e la conseguente loro distribuzione in forma diretta agli interessati. Questo nuovo approccio comporterà vantaggi economici in termini di risparmio sia per l'Azienda USL, sia per gli utenti.

 

Per predisporre strategie di intervento utili alla cura e alla prevenzione dei tumori in Valle d’Aosta e rafforzare le funzioni di programmazione, sorveglianza sanitaria e promozione dello stato di salute è stato istituito il Registro Tumori della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste che garantirà un monitoraggio continuo dei dati sull’insorgenza e sull’evoluzione dei tumori nei valdostani attraverso la conduzione di analisi epidemiologiche.

 

In ambito sociale, dove certamente il perdurare di una crisi economica diffusa alimenta il disagio sociale e la fragilità delle persone più deboli, le politiche di programmazione regionale nel corso del 2012 hanno operato quanto più possibile per il mantenimento dei servizi e degli aiuti già esistenti, specie ai giovani e alle famiglie, per lo sviluppo di una cultura solidale a partire dalle nuove generazioni e per prevenire forme di emarginazione di cittadini stranieri con possibili rischi di disagio e conflitto sociale.

Con attenzione alle nuove generazioni è proseguito anche nel 2012, per il sesto anno consecutivo, il finanziamento di 21 progetti presentati ai sensi del Piano di intervento per l’attuazione di progetti in favore dei giovani GIOVANI IN M.O.T.O. ed è stato realizzato il seminario che ha visto la partecipazione di Regioni e Provincie italiane “Le politiche giovanili nelle regioni di montagna” per unconfronto sugli elementi che caratterizzano e qualificano l’operare con e per le nuove generazioni nei territori di montagna.

 

Seminario Le Politiche giovanili nelle regioni di montagna »

 

I contributi di questi ultimi anni di impegno nelle politiche giovanili hanno condotto, nel 2012, all’elaborazione del testo definitivo del disegno di legge inerente la promozione e il coordinamento delle politiche regionali a favore dei giovani, il cui iter amministrativo ha già preso avvio, e che prevede l’abrogazione della legge regionale attualmente in vigore (legge regionale 23 dicembre 1997, n. 8) non più coerente con le direttive nazionali ed europee in materia di politiche giovanili.

A supporto di un sempre maggiore impegno sociale, anche nel 2012 ha ottenuto grande successo l’iniziativa di servizio civile regionale Due mesi in positivo, rivolta ad adolescenti con età compresa tra 16 e 18 anni: sono stati accolti 54 ragazzi (14 ragazzi in più rispetto alla prima edizione), a fronte di 160 domande di partecipazione. I giovani volontari sono stati inseriti in diversi ambiti (implementati rispetto al 2012), scelti in base ai loro interessi: l’aiuto a persone immigrate in difficoltà, la tutela e la promozione dei beni culturali, le iniziative di animazione per bambini, giovani e anziani.

Proprio a seguito del successo riscontrato, la Consulta regionale per il servizio civile ha proposto l’avvio del servizio civile regionale annuale e l’introduzione di un nuovo sistema di accreditamento all’Albo regionale da parte degli enti. L’obiettivo è il consolidamento della sinergia tra gli attori dell’associazionismo locale, nodo centrale nella rete solidale, poiché fungono da catalizzatori della domanda sociale.

 

È stata organizzata nel corso del 2012 la seconda Settimana della famiglia, durante la quale le istituzioni si sono confrontate su temi importanti come l’equità e la valorizzazione dei carichi familiari nelle tariffe per l’accesso ai servizi, e le famiglie hanno avuto la possibilità di incontrarsi, di conoscere le opportunità esistenti e di proporre iniziative o progetti da realizzare insieme ad altre famiglie a beneficio di tutti. Anche quest’anno hanno preso vita tre progetti di auto-organizzazione familiare, finanziati attraverso l’art. 20 della legge regionale 44/1998, in cui gruppi di famiglie, anche non costituiti in associazione, grazie alla collaborazione fra loro e con spese esigue, hanno trovato soluzioni a problematiche comuni e difficilmente risolvibili, se non con dispendio di tempo e di impegno economico molto più ingente.

 

Settimana della famiglia »

 

Per garantire risposte unitarie e coordinate all’interno delle politiche regionali è stato ricostituito il Gruppo di lavoro su tematiche inerenti alle politiche familiari, che vede la collaborazione di cinque assessorati regionali, il CPEL, l’Azienda USL e il Forum delle Associazioni familiari. Obiettivi del gruppo sono quelli di garantire un orientamento unitario alle politiche familiari a livello regionale, analizzare e monitorare gli interventi a favore delle famiglie promossi dagli enti pubblici, elaborare proposte relative al sostegno delle funzioni di cura delle famiglie, comparare le esperienze regionali con quelle promosse da altre Regioni, realizzare azioni di sensibilizzazione e di promozione rivolte alle tematiche familiari.

 

Anche per il 2012 il Piano di azione per la promozione e il sostegno del sistema dei servizi per la prima infanzia ha garantito 1.139 posti complessivi per bambini di età compresa tra 3 mesi e 3 anni, suddivisi tra asili nido, asili nido aziendali, garderies, spazi gioco e tate familiari (di cui 1.043 autorizzati e finanziati dall'amministrazione regionale e 96 privati).

È stata inoltre aggiudicata la gestione dell’asilo nido intercomunale nei comuni di Charvensod, Gressan, Jovençan e Pollein, la cui attività prenderà avvio nei primi mesi del 2013. Sono stati, infatti, ultimati nel 2012 i lavori per la realizzazione di un asilo nido aziendale regionale a Charvensod.

Il servizio offrirà 60 posti, di cui 10 con carattere innovativo e sperimentale, dedicati all’asilo nido aziendale regionale.

Sono state numerose quest’anno le iniziative formative rivolte agli operatori dei servizi per la prima infanzia al fine di mantenere l'alto livello qualitativo raggiunto, negli anni, in questa tipologia di servizi.

 

Per agevolare il processo d’inclusione sociale delle persone immigrate, promuovere il loro pieno inserimento professionale, rafforzando la conoscenza della società italiana e valdostana e favorire la la partecipazione civica prevenendo ogni forma di conflitto sociale, è stato realizzato un progetto, finanziato dal Ministero dell’Interno, per l’attivazione su tutto il territorio regionale di 16 corsi di italiano e 4 di educazione civica, per circa 200 cittadini stranieri residenti in Valle d’Aosta, con particolare attenzione a quanti hanno firmato l’accordo d’integrazione. Capofila del progetto è l’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali, su delega del Presidente della Regione, ma per la prima volta vi partecipano anche enti del privato sociale e associazioni di volontariato come il Centro Territoriale Permanente (CTP), il Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta (CSV), EnAIP Valle d’Aosta, Progetto Formazione, Solidarietà Pace e Sviluppo (SPS), Uniendo Raices e la CGIL Valle d’Aosta al fine di valorizzare sinergie tra risorse e competenze acquisite in molti anni di lavoro sul campo e favorire un completo inserimento socio-culturale di adulti e giovani immigrati.

È inoltre stato attivato ad Aosta, dal mese di ottobre 2012, uno sportello informativo presso il CSV.

Sempre con attenzione alla popolazione immigrata, nell’ambito della Settimana della famiglia, è stata realizzata l’iniziativa Giovani immigrati di seconda generazione, che ha toccato i punti salienti della vita di questi cittadini italiani a contatto con una realtà diversa da quella di origine.

Proseguendo nel solco della valorizzazione del ruolo del volontariato anche quest’anno l’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali, di concerto con la Presidenza della Regione, con la collaborazione del Centro di Servizio per il Volontariato e del Segretariato sociale della RAI e con il patrocinio del Senato della Repubblica, ha organizzato il convegno internazionale Montagna e solidarietà 2012, rilevante momento di confronto e riflessione sulle risorse messe in campo da istituzioni e volontariato in risposta alle problematiche sociali e sulla specificità del concetto di solidarietà in montagna.

 

Montagna solidarietà 2012 »

 

Per una maggiore qualificazione degli operatori, nel 2012 si è provveduto a realizzare il piano annuale per la formazione continua degli operatori socio-sanitari, socio-assistenziali e socio-educativi ed è proseguita la riqualificazione del personale assistenziale delle case di riposo e delle cooperative sociali. Complessivamente, le persone qualificate in operatore socio-sanitario nel 2012 sono state 51, a cui si aggiungono 22 persone che hanno seguito il percorso di prima formazione di mille ore.

 

Sempre in tema di operatori al servizio della persona, nel 2012 si è dato seguito al riordino delle figure professionali in ambito sociale presenti a livello regionale, con particolare attenzione alla certificazione delle competenze della Tata familiare e alla revisione delle modalità di rilascio delle certificazioni per il mediatore interculturale. È stato inoltre ridefinito il profilo professionale dell’operatore socio-sanitario sulla base dei sistemi minimi di competenza. Per tutti, la finalità attiene il rilascio delle certificazioni di competenza in fase di concertazione. A tal riguardo si è proceduto al rilascio delle certificazioni di competenza per 60 persone in possesso dei requisiti previsti per accedere alle prove d’esame per la figura professionale di assistente personale (ex badante o assistente alla vita indipendente). Parallelamente è continuata l’attività di gestione dell’Elenco unico regionale degli assistenti personali operanti in Valle d’Aosta. Hanno presentato domanda d’iscrizione, e sono stati inseriti, 800 soggetti e sono stati attivati 4 percorsi formativi rivolti alle assistenti personali per un totale di circa 90 persone. Il 2012 ha visto svolgersi diverse iniziative di formazione continua per circa 420 assistenti personali, operanti sia nell’ambito del servizio alla vita indipendente, sia con persone anziane.