Grand Combin
Si tratta del primo esperimento di campo sportivo sintetico in Valle d’Aosta.
IL CAMPO SINTETICO DI ROISAN
di CORRADO JORDAN
Vista generale del campo di calcio a Roisan.Alla fine del 2009, la Comunità Montana del Grand Combin ha avuto, finalmente, a disposizione il primo campo di calcio in terreno sintetico della Valle d'Aosta. Il termine “finalmente” è del tutto appropriato, perché per arrivare all'utilizzo dell'impianto sono stati necessari parecchi anni, con tutta una serie di vicissitudini di tipo amministrativo e finanziario. Il complesso sportivo dove è inserito il campo si presenta come un punto di riferimento importante per i giovani del comprensorio degli 11 Comuni della Comunità Montana Grand- Combin. Infatti, vi si può praticare anche il tennis ed il gioco delle bocce. L'idea di realizzare in località Rhins del Comune di Roisan una struttura sportiva polifunzionale, con servizi adeguati e anche un bar ristorante ha cominciato a manifestarsi verso la fine degli anni '90. Nella Comunità Montana si sentiva l'esigenza di una struttura di questo tipo, in posizione abbastanza baricentrica per gli eventuali spostamenti dai vari Comuni, e non particolarmente lontana da Aosta. Prima dell'avvio dei lavori vi sono state attente valutazioni perché era stata sollevata, da parte degli Uffici regionali competenti, la necessità di effettuare attente analisi sulle caratteristiche del terreno, per valutare se fosse a rischio di eventuali esondazioni. Il rischio non è stato riscontrato, tant'è che la zona non ha subito danni in occasione dell'alluvione del 2000. E così il primo campo sportivo fu realizzato in terreno naturale. Successivamente sono cominciati ad emergere inconvenienti strutturali sempre più consistenti e tali da pregiudicarne l'uso in certi periodi dell'anno. Si è rivelata difficile, infatti, la gestione del terreno a causa degli sbalzi di temperatura legati all'andamento stagionale, per un drenaggio non sufficiente per altre problematiche imputabili all'impresa costruttrice. Fu così necessario avviare un'azione giudiziaria nei confronti dei realizzatori dell'opera, con i tempi che si possono ben immaginare. L'utilizzo intensivo del campo di calcio, le difficoltà climatiche e le negligenze nella realizzazione dei lavori, di cui si è detto, rendevano l'utilizzo del terreno da gioco ai limiti della praticabilità. Così, nel contempo, prendeva corpo la volontà dell'Amministrazione e della Società Sportiva di gestione di realizzare il manto sintetico, considerati anche i progressi scientifici realizzatisi nel settore negli ultimi anni. Grazie alla disponibilità dell'Amministrazione Regionale, nel 2007-2008 sono stati stanziati i fondi necessari per la sperimentazione del manto sintetico in alcune località della Valle d'Aosta. Visti i risultati positivi, si decise di dare corso alla realizzazione completa del campo in Comune di Roisan. Gli impegni di spesa sono stati di euro 602 mila per la realizzazione del terreno da gioco, a carico dell'Amministrazione Regionale, e di 682 mila per le altre opere, finanziate dall'Amministrazione Comunitaria. Questo argomento merita un approfondimento, perché per dare maggiore funzionalità all'intero centro sportivo, è stato anche deciso di provvedere alla realizzazione di nuovi spogliatoi, all'innalzamento della tribuna per il pubblico con la relativa copertura e all'ammodernamento del bar ristorante. Una scelta che permette davvero di qualificare il complesso sportivo come punto di riferimento per tutti Comuni della Grand Combin ma non solo. Con il manto sintetico, come quello di Roisan, di ultima generazione, è ora possibile un utilizzo completo, in tutte le stagioni, senza inconvenienti e con l'abbattimento significativo dei costi di gestione: non più taglio dell'erba settimanale, non più rattoppi nelle zone più calpestate o meno esposte al sole e, soprattutto, non più buche dovute ad un fondo mal costruito oltre che a cause climatiche come la pioggia e, soprattutto, la neve ed il gelo. In queste condizioni era difficile il regolare svolgimento del gioco senza parlare delle conseguenze per i giocatori tali da costringere gli atleti a lunghi periodi di sosta.
Ma ritorniamo un attimo all'utilizzo del nuovo terreno da gioco. La gestione sportiva è affidata alla Associazione sportiva Grand Combin, il cui presidente è Ugo Brédy, di Gignod, coadiuvato da uno staff tecnico formato da persone competenti e, soprattutto, animate da un forte spirito di volontariato. L'Associazione ha una squadra che milita, per il terzo anno consecutivo, in Prima categoria, dove è arrivata dopo aver vinto in due anni consecutivi i campionati di Terza e Seconda Categoria. La squadra è seguita con interesse dai residenti nella Comunità Montana del Grand Combin e non solo. Un elemento, però, della massima importanza è il ruolo che l'Associazione ha e svolge per il settore giovanile, che conta ben un centinaio di iscritti. In questo ambito è diventata davvero un punto di riferimento notevole per tanti bimbi e ragazzi e per le loro famiglie. L'Associazione si occupa di curare, partendo dai più piccoli, l'avviamento allo sport, con attività che, soprattutto in inverno, vengono svolte in palestra, con ginnastica e attività fisica di base, per poi arrivare all'affinamento della tecnica calcistica. E allora, con un terreno di gioco come quello che è stato realizzato, è davvero un piacere vedere i più piccoli e i più grandicelli sgambare in tutta sicurezza.
L'inaugurazione ufficiale del nuovo terreno è avvenuta il 15 novembre dello scorso anno, con una semplice cerimonia e con il classico taglio del nastro, al quale hanno partecipato l’allora Presidente della Comunità Montana del Grand Combin, Corrado Jordan, l'Assessore Regionale allo Sport, Aurelio Marguerettaz e diversi Sindaci del comprensorio, guidati da quello di Roisan Silvio Barrel e con il responsabile della Associazione Sportiva Grand Combin, Ugo Brédy. Al termine del taglio del nastro vi è stata una partita che ha visto in campo amministratori dei vari Comuni e dirigenti dell’Associazione che hanno ben figurato e che si sono cimentati con notevole impegno. Ormai ci stiamo avvicinando al primo anno dall'inaugurazione e il terreno si presenta in condizioni ottimali, confermando, se ce ne fosse stato bisogno, la validità complessiva della scelta che è stata fatta.
   
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