Siamo in autunno ed in questo periodo dell’anno, nelle valli della nostra regione, in particolare durante la notte, riecheggia un verso forte, rude e profondo, di quelli che non possono lasciare indifferenti: IL BRAMITO DEL CERVO (Cervus elaphus).
Questo urlo è la classica vocalizzazione emessa in brevi successioni, attraverso una vibrazione della laringe, dai maschi adulti che si sfidano tra loro mostrando con fierezza gli enormi palchi. Dopo avere lottato e conquistato i branchi di femmine, detti “harem”, i maschi comunicano ai rivali la loro posizione ed il loro rango; piu’ forte è il bramito, piu’ si dimostra la propria forza e si avvisano gli altri maschi di non avvicinarsi troppo. Per un cervo adulto questo è il momento più difficile dell’anno: se vuole riprodursi deve infatti difendere il proprio branco dagli altri maschi rivali che cercano di spodestarlo. Non sempre basta la voce e spesso si arriva a scontri fisici veri e propri per stabilire chi sarà il signore dell’ harem”.
Questo rituale di corteggiamento si ripete ogni anno e dura solo alcune settimane; per riuscire ad ascoltare questo concerto di suoni primordiali che si propaga anche a chilometri di distanza è necessario risalire una delle nostre vallate nelle ore serali, quando, nella semioscurità del crepuscolo, la foresta si anima di questi ungulati.