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    Rapporto annuale 2004
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Una riforma della scuola a misura della Valle d’Aosta

La legge 53 del 2003, meglio conosciuta come riforma Moratti, non può essere applicata in Valle d’Aosta in maniera automatica e senza tenere conto dell’originalità del sistema scolastico valdostano così come è andato sviluppandosi in questi decenni di autonomia. L’obiettivo per il governo regionale è quello di varare quanto prima una legge originale che preservi tale specificità. E’ infatti necessario che l’operazione di adattamento non sia calata dall’alto ma avvenga con il massimo coinvolgimento possibile del mondo della scuola e degli operatori scolastici in particolare.
L’anno scolastico 2003/2004 ha visto l’Amministrazione impegnata in questo processo di implicazione dei soggetti interessati. In primo luogo si sono coinvolti i dirigenti scolastici attraverso la costituzione di Gruppi tecnici che hanno prodotto concrete e circostanziate proposte di adattamento della riforma nazionale alla realtà regionale.
Si sono inoltre firmati con le Organizzazioni sindacali della scuola due Accordi molto importanti: uno quadro ed uno relativo ai tre segmenti della scuola per ora toccati dalla Riforma: la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.
Tale processo è risultato arricchente ed anche fruttuoso; ovviamente quanto più vi è partecipazione e dialettica, tanto più le soluzioni vanno ponderate e richiedono tempi distesi.
In questo contesto, l’anno scolastico 2004/2005 si configura come un anno di transizione sul piano giuridico ma ricco di sviluppi riguardo all’organizzazione didattica.
L’adattamento al particolarismo regionale però, non può non tenere conto di quanto previsto dalla norma in materia di rispetto dei cosiddetti livelli essenziali di prestazione.
La Regione assicura ampiamente e da lungo tempo gran parte dei servizi previsti dalla Riforma:

  • un’ adeguata copertura e distribuzione delle sedi scolastiche, si pensi alla presenza massiccia sul territorio della scuola dell’infanzia;
  • un’offerta formativa qualificata; l’esempio in questo caso è dato dal tradizionale orario antimeridiano e pomeridiano della scuola primaria.
Ma accanto a queste prestazioni vanno assicurati anche nuovi livelli di prestazione. E’ il caso dell’inglese. Il suo insegnamento è ormai assicurato in maniera obbligatoria a partire da tutte le classi prime attraverso l’utilizzo di insegnanti elementari già in servizio che sono stati debitamente formati o in mancanza, viene garantito da personale esterno qualificato.
Per altre materie, quali il tutor e il portfolio delle competenze, che caratterizzano la riforma, sono state fornite indicazioni alle scuole che vanno nella direzione dell’autonomia scolastica così come è previsto dall’attuale ordinamento e come forse talvolta la stessa riforma nazionale dimentica.
L’Amministrazione ha inviato alle scuole un’apposita circolare in cui si è sottolineata l’importanza della funzione del tutor (senza per questo prevederla come una qualifica particolare non essendo ancora prevista dal Contratto degli insegnanti) invitando i dirigenti ed i docenti a sperimentarla valorizzando ed intensificando in questo modo le attività di coordinamento, di valutazione e i rapporti della scuola con le famiglie.
La centralità della scuola autonoma necessita però di una forte conoscenza da parte dell’Amministrazione regionale dei processi messi in atto a livello di ogni singola istituzione scolastica: verranno perciò condotte nel corso dell’anno scolastico specifiche azioni di monitoraggio in cui si raccoglieranno gli elementi più significativi delle esperienze maturate dalle scuole. In questo modo le scelte di politica scolastica che verranno adottate potranno essere più rispettose delle necessità manifestate da chi opera quotidianamente sul campo.

L’attività

Istruzione bilingue nella scuola secondaria

L’istruzione bilingue nella scuola secondaria di secondo grado necessita oggi di un rinnovamento pedagogico, che sia funzionale all’autonomia scolastica e al nuovo esame di stato inserito in una prospettiva europea. La creazione di progetti sperimentali che coinvolgano tutte le discipline è strutturata su due piani specifici: la formazione degli insegnanti e la sensibilizzazione degli studenti.

Formazione degli insegnanti
Questa attività ha permesso agli istituti scolastici e ai professori di partecipare a formazioni di vario tipo: scientifica – presso la Cité des sciences et de l’industrie di Parigi – giuridica – sul diritto comunitario presso la Camera di commercio di Parigi e il Comitato economico e sociale europeo a Bruxelles – storico-artistica – presso il Museo del Louvre di Parigi, per l’organizzazione di un progetto pedagogico interdisciplinare – linguistica – per la preparazione della quarta prova di francese alla maturità.

Sensibilizzazione degli studenti
In quest’ottica, è stata creata una rete d’informazione per il sostegno alla didattica in lingua francese e sono stati organizzati scambi e soggiorni in paesi francofoni. Per altro, tutti gli studenti – ma in particolari quelli che seguono la filiera tecnica – possono iscriversi agli esami per il conseguimento di certificati e diplomi di “francese degli affari e delle professioni”, grazie ad una convenzione siglata tra la Camera di commercio e dell’industria di Parigi e l’Assessorato. Anche la partecipazione di molti allievi alle attività previste nell’ambito delle Giornate internazionali della francofonia ha favorito la riflessione sull’importanza dell’educazione bilingue e ha sollecitato l’utilizzo del francese in svariati contesti.

Inserimento 3a lingua comunitaria (inglese) nel contesto educativo bi-plurilingue della Valle d’Aosta
Nel 2004 è proseguito il Piano di formazione regionale dei docenti interessati (250 ore), avviato dal 1999 e articolato in 4 moduli: il modulo di formazione linguistica (110 o 55 ore all’English Centre di Aosta, finalizzato al raggiungimento della Certificazione Pet dell’Università di Cambridge, quale livello minimo di competenza richiesto per insegnare la lingua nelle scuole primarie), il modulo di formazione metodologico/didattica (40 ore a cura della Sovraintendenza agli studi, per la copertura di nuove aree disciplinari non esplorate nei corsi precedenti e approfondimenti di aspetti che presentano problemi, con esperti di madre lingua e non), il modulo di formazione in immersione all’estero (70 ore), il modulo di autoformazione (30 ore a cura dei docenti interessati, che hanno potuto fruire della consulenza individualizzata, di materiali di lettura e pratica della lingua con audio-video-cd/rom ecc.).

Sito webécole
Nel corso dell’anno 2003/2004, il sito Webécole ha raggiunto la cifra di 160.000 contatti. Tutte le istituzioni scolastiche di scuola superiore e tutte quelle della scuola di base – tranne una – sono presenti sul sito con le loro pagine o sono raggiungibili dal sito tramite link: Inoltre è proseguita l’offerta di servizi alle scuole con la possibilità di consultare on-line le circolari della Sovraintendenza, scaricare materiali relativi a corsi di aggiornamento, documentazione e normativa per gli esami di stato, forum, ecc.
E’ stata aggiunta una nuova sezione relativa alle proposte formative organizzate al di fuori dell’Amministrazione pubblica. Nell’ottica di un sempre maggiore impegno nel fornire un servizio alle scuole, continua ad essere attivo, sempre in rete, il programma per la gestione del Tfr del personale docente con incarico a tempo determinato.
Prosegue la realizzazione on-line della rivista l’Ecole Valdôtaine: tutti i numeri usciti nell’anno sono presenti, con la possibilità di visualizzare e stampare gli articoli selezionati dalla redazione.

Educazione alla salute
Giornata mondiale di prevenzione dell’aids
Sulla scorta del buon esito degli incontri degli ultimi sei anni, sono state realizzate conferenze nell’ambito delle manifestazioni della Giornata mondiale rivolte agli alunni delle classi 3e delle istituzioni scolastiche secondarie di II grado della regione.

Gruppo interistituzionale salute
Il “Progetto Ponte” prevedeva la possibilità di chiarire il quadro istituzionale nel quale inserire l’auspicata collaborazione tra operatori della scuola e operatori sociosanitari, concordando tra le parti uno specifico protocollo di intesa che garantisse il coinvolgimento dei soggetti in momenti formativi ed operativi comuni. E’ stato quindi creato un Gruppo interistituzionale, composto da rappresentanti degli Assessorati dell’Istruzione e della Sanità e dell’Usl. Compito del Gruppo è quello di individuare linee guida del settore, predisporre una struttura operativa definendo funzioni, contenuti e modalità per la successive azioni di coordinamento e monitoraggio, collaborare con le scuole per valutare e trasmettere progetti provenienti da vari enti ed associazioni.

Certificato di idoneità per la guida del ciclomotore
I corsi sono stati organizzati dalla Direzione politiche educative e dall’Ufficio ispettivo tecnico, sia per supportare costi non previsti dalle scuole, sia per realizzare un protocollo d’intesa con le varie forze messe in campo. Si sono iscritti ai corsi 2037 studenti per i quali sono stati attuati 79 corsi. La percentuale dei promossi è stata del 58% nella scuola secondaria di primo grado e del 81% in quella di secondo grado. Al termine delle lezioni sono stati somministrati questionari di valutazione ad un campionario pari al 34% degli studenti da cui è risultato il gradimento per il corso, ma difficoltà nei contenuti.
A partire da quest’anno ogni scuola dovrà organizzare i corsi per i propri studenti.

Un servizio per la qualità dell’integrazione degli alunni disabili
Punto rientamento H
L’istituzione del servizio ha permesso di supportare il Punto orientamento dell’Agenzia del lavoro in merito ai progetti di orientamento scolastico, per allievi disabili della scuola secondaria di primo e secondo grado. Lo sportello, aperto a tutti i soggetti interessati (operatori scolastici, socio-sanitari e famiglie, ragazzi disabili), ha costituito un “punto informazioni” significativo per conoscere le risorse sul territorio, per confrontarsi con esperienze consolidate e con buone prassi.
Sono state avviate anche due collaborazioni importanti al fine di sensibilizzare ed attivare strutture e risorse sul territorio: quella con le scuole secondarie di secondo grado e quella con alcuni Comuni della valle. Con il Comune di Aosta in particolare sono già stati elaborati alcuni progetti di Percorsi integrati presso le biblioteche comunali, le ludoteche e il servizio Informagiovani.

Supporto alla didattica delle scienze sperimentali
Il Progetto Supporto alla didattica delle scienze sperimentali ha permesso la realizzazione di una serie di attività su varie tematiche, quali le acque, i rischi naturali in montagna, le aree e i parchi naturali. In particolare, grazie alla collaborazione con l’Università di Torino, che ha curato anche la formazione dei docenti, presso alcune istituzioni scolastiche della regione è stata allestita una mostra, che, con il laboratorio annesso, ha visto la partecipazione di oltre 35 classi. Nel quadro di Iterreg è stata promossa una “Formation conjointe”, realizzata nel Parco del Mont Avic sul tema “L’exploitation didactique des aires naturelles protégées à travers la nature ordinaire”, a cui hanno aderito una trentina di docenti della Valle d’Aosta e dell’Alta Savoia.

Centro risorse informatica@scuola
“Corso di Alfabetizzazione informatica”
Sono stati progettati e realizzati corsi di formazione, strutturati in sei moduli di diverso contenuto utilizzando il programma Open Office 1.1, rivolti a tutti gli insegnanti del primo ciclo di istruzione, con particolare attenzione ai docenti della scuola primaria. I risultati sono stati molto positivi, visto l’alto numero dei partecipanti e tenuto conto delle valutazioni espresse dagli stessi corsisti a fine attività.

“Help desk”
Nell’ambito delle iniziative proposte dal gruppo di progetto a supporto delle istituzioni scolastiche del territorio regionale,è stato attivato un servizio di help desk per far fronte ai problemi tecnici o legati alla didattica delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Tale attività, finalizzata al sostegno delle istituzioni riguardo all’alfabetizzazione informatica anche attraverso l’individuazione di strategie comuni per la soluzione di problemi, è stata una prima risposta alle problematiche più comuni, quali hardware e software, reti, didattica laboratoriale.

Centro risorse per la didattica della matematica
Dodicesima edizione del Rallye Mathématique Transalpin
Competizione internazionale rivolta alla scuola elementare e media alla quale la scuola valdostana aderisce da dodici anni. Questa competizione presenta alcune caratteristiche che la rendono molto interessante dal punto di vista didattico, infatti al Rallye partecipano delle classi e non singoli allievi, la correzione delle prove viene effettuata da un gruppo di insegnanti appartenenti ai due ordini di scuola e ogni problema proposto è corredato da una analisi a priori sui possibili percorsi di soluzione e sugli ostacoli possibili. A febbraio si è svolta la prima delle tre prove; alla correzione hanno partecipato 24 insegnanti. Le classi iscritte provengono da dodici istituzioni, sono stati coinvolti 489 alunni di scuola elementare e 699 alunni di scuola media.

Fornitura gratuita libri di testo a tutte le scuole della Valle
L’impegno di spesa globale (finanziamento per scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado regionali e legalmente riconosciute) ammonta ad 1.120.000 euro circa. Dal 2004, anche la fornitura gratuita dei libri di testo alle scuole primarie è garantita mediante trasferimento fondi in analogia con quanto avviene per le scuole superiori di primo e secondo grado.
La fornitura di libri di testo a favore di alunni ipovedenti ammonta ax5.148 euro. Il rimborso spese per la fornitura di testi agli alunni residenti ma frequentanti scuole non esistenti in Valle d’Aosta è stato di 3.304 euro.

Borse di studio
Il settore più significativo è rappresentato dalle borse di studio a favore di studenti universitari.
Nell’anno 2004, sono pervenute circa 1.490 istanze, volte ad ottenere, per l’anno accademico 2003/2004, la concessione di assegni di studio e contributi alloggio, di cui 490 inoltrate da studenti frequentanti i corsi attivati presso l’Università della Valle d’Aosta e le restanti inoltrate da studenti frequentanti corsi universitari fuori dalla regione.
La somma stanziata per l’esercizio finanziario 2004 per gli interventi di cui trattasi ammonta a circa a 2.700.000 euro.
L’intervento della Regione per la concessione di contributi a favore di studenti laureati, che intendono frequentare corsi di specializzazione o di perfezionamento, è pari a 149.000 euro.
Nel settore del diritto allo studio destinato a studenti delle scuole secondarie, la somma stanziata ammonta a circa 320.000 euro.
Nell’ambito degli aiuti a sostegno delle famiglie per l’istruzione di cui alla legge 62/2000, relativamente all’anno accademico 2002/2003, sono stati stanziati 221.000 euro e liquidati nel 2004 circa 126.000 euro.

Premi per tesi di interesse regionale
L’ammontare del contributo è pari a 40.345 euro a favore di 116 tesi giudicate di particolare interesse regionale dall’apposita commissione che si riunisce due volte all’anno.

Concorso scolastico Emile Chanoux
Nell’ambito delle manifestazioni, organizzate in occasione del 60° anniversario del martirio di Emile Chanoux, l’Assessorato ha bandito un “Concours scolaire sur la résistance”, rivolto agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della regione. Il concorso, vertente su tutte le forme di resistenza che vive il mondo moderno, si è proposto di stimolare i ragazzi ad approfondire la conoscenza di quelle realtà che ancora oggi vivono situazioni di limitazione della libertà, al fine di meglio comprendere la figura e l’opera di Chanoux, simbolo della Resistenza in Valle d’Aosta ed esempio di coraggio e abnegazione per tutti coloro che vogliono difendere i valori della democrazia.



Iniziativa di eccellenza

Un importante contributo alla documentazione pedagogica
L’Ufficio ispettivo tecnico, con l’entrata in vigore dell’autonomia scolastica, svolge funzioni di supporto pedagogico e organizzativo alle scuole. In questo ambito, assume particolare rilievo il contributo che viene fornito agli insegnanti riguardo alla documentazione pedagogica. Dopo aver completato la “Collection Crayon” per la scuola primaria, costituita da materiali didattici per l’insegnamento paritario della lingua francese e di quella italiana per tutte e 5 le classi elementari da quest’anno è stata concepita e realizzata una nuova collezione: “A prendre”.
L’impostazione delle pubblicazioni della collana non è come per la precedente di carattere didattico in senso stretto, da utilizzare cioè dagli insegnanti direttamente con gli alunni ma vuole invece porsi come strumento di riflessione professionale più distaccata.
Il formato è di tipo tascabile ed il logo prescelto è rappresentato da una mano aperta su di una valigetta che costituisce lo sfondo della copertina.
Ciò che è documentato rappresenta in certi casi, la raccolta di esperienze condotte nelle scuole valdostane, in altri, tratta di problemi pedagogici ed educativi presentati sempre con l’intento di consentire un approfondimento che porti chiarezza su di alcuni dei punti più controversi in cui s’imbatte l’insegnante. Sarà la personale esplorazione di ciascuno a dare il senso finale a questi documenti.
Il numero 1 della serie s’intitola “Il mestiere dell’insegnante”; lo spunto per realizzarlo è venuto dal convegno, organizzato dall’Assessorato, dal titolo “Io Insegno – Tu insegni – Egli impara. Dove mettiamo i punti interrogativi?”.
Il tema trattato è l’azione dei docenti analizzata e dibattuta da vari punti di vista, tutti ugualmente interessanti: il rapporto fra progetto e azione, la funzione delle rappresentazioni dei docenti, l’importanza formativa dell’autoriflessione e dell’autoconfronto. Il secondo volume ha invece un carattere disciplinare, è centrato sulla didattica della storia e anch’esso trae spunto dagli esiti di un convegno tenutosi ad Aosta nel settembre 2002 di cui riprende il titolo “ Che storia insegno quest’anno”.
Il volume richiama il lettore ai nuovi orizzonti della storiografia e allle sue ripercussioni sulla didattica della storia. Questa, infatti, a mano a mano che allarga i suoi orizzonti di riferimento precisa ed affina le proprie finalità educative nella direzione della cittadinanza mondiale. Nel testo compaiono inoltre anche precise proposte di pianificazione pedagogica che suggeriscono agli insegnanti risposte ai loro sempre più pressanti quesiti, che la delicatezza e la complessità dell’insegnamento della storia comportano.
    Asessorato istruzione e cultura
  Dipartimento sovraintendenza agli studi
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