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    Rapporto annuale 2004
  Presidenza della Regione
  Assessorato agricoltura, risorse naturali e protezione civile
  Assessorato attività produttive e politiche del lavoro
  Assessorato bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali
  Assessorato istruzione e cultura
  Assessorato sanità, salute e politiche sociali
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  Assessorato turismo. sport, commercio e trasporti e affari europei
  Le manifestazioni
    Dipartimento cultura

Una Valle di cultura

La Regione autonoma Valle d’Aosta organizza da venti anni ormai la Saison Culturelle, una vera e propria stagione culturale, che comincia a ottobre e prosegue sino a maggio, con una ricca programmazione di eventi a tutto campo: cinema, teatro, musica, danza. La Saison è ormai diventata un appuntamento che i valdostani attendono con gioia e che, in questi venti anni, ha contribuito a formare una cultura del “divertissement” impegnato e leggero al contempo.
Ampi consensi di pubblico sono stati attribuiti agli spettacoli teatrali realizzati nella stagione 2003/2004 (I bambini sono di sinistra con Claudio Bisio, Liolà con Franco Castellano, Delitto per delitto con Alessandro Gassman e Beppe Fiorello, Odissea, Traviata di e con Lella Costa, Paolo Villaggio), ai concerti (Patti Smith, Michel Jonasz, Irene Grandi, Mariza, Enrico Ruggeri, Grigory Sokolov, Brad Mehldau Trio, Modena City Ramblers, D. D. Bridgewater) e, come sempre, all’operetta, alla danza e alla rassegna cinematografica. Pur con presenze più limitate è stato apprezzato anche il programma teatrale francofono.
Gli spettatori della Saison Culturelle 2003/2004 ammontano a 30.000 circa, tenendo conto anche dei due spettacoli ad ingresso gratuito (Concert de Noël e Concert pour l’Autonomie).
Oltre a spettacoli, concerti e film, la Saison ha proposto il consueto ciclo di conferenze organizzate in collaborazione con alcune associazioni culturali operanti nella Regione.
Sempre nel quadro della Saison Culturelle, è importante segnalare l’attenzione che viene posta alla tradizione linguistica della regione, con l’organizzazione di rassegne teatrali in francoprovenzale, quali lo Charaban e il Printemps Théâtral, consacrato alle compagnie di teatro popolare valdostano, sempre più numerose.
Oltre alla Saison, l’offerta culturale si arricchisce di un ampio calendario di mostre che vengono organizzate dal Servizio attività espositive. Nel corso del 2004, tra le manifestazioni più importanti dal punto di vista artistico si ricordano la mostra Art déco in Italia, svoltasi presso il Museo archeologico regionale, e curata da Rossana Boscaglia, e l’esposizione La scultura dipinta, a cura del Dipartimento cultura, svoltasi nella sede del Centro Saint-Bénin. Le esposizioni di artigianato valdostano hanno trovato una sede privilegiata nella Chiesa di San Lorenzo, mentre un altro spazio espositivo significativo è rappresentato dalla sede espositiva Porta Decumana nella Biblioteca regionale di Aosta.
Notevole successo hanno riscosso anche l’esposizione estiva presso il Museo archeologico regionale Cristalli e minerali in Valle d’Aosta e la mostra di carattere etnografico Tatà, pouette, borioule…, presso il Castello di Ussel, che hanno visto, ciascuna, la presenza di quasi 9000 visitatori.

L’attività

Progetti Interreg

IIIA - Alcotra (Italia-Francia)
Nel settore della collaborazione transfrontaliera, il progetto di maggiore rilevanza è “Alpis Graia. Une Voie à travers l’Europe”, che si propone lo studio del patrimonio culturale e archeologico del Piccolo San Bernardo ed è finalizzato a produrre una progettazione relativa alla sistemazione dell’area e alla sua valorizzazione. Lo studio ha riguardato il recupero delle conoscenze preistoriche, quello dell’utilizzazione del passo durante l’epoca romana e, in aggiunta, il recupero delle funzioni storiche militari.

Attività del laboratorio analisi scientifiche
Nel corso dell’anno 2004 si sono completati gli studi inerenti al progetto denominato “Siinda – Sistemi innovativi informatici di diagnosi assistita”, che riguardava la possibilità di ottenere sistemi di monitoraggio dello stato di conservazione dei monumenti, attraverso l’impiego di strumenti informatici. L’attività d’analisi ha riguardato le progettazioni per il restauro della facciata della chiesa di Saint-Etienne e del palazzo Lostan di Aosta.

La valorizzazione dei siti archeologici
Aosta – Criptoportico forense
Si sono eseguiti i lavori finalizzati all’apertura al pubblico dell’ala est del Criptoportico forense di Augusta Praetoria.

Aosta – Teatro romano
A seguito dell’intervento propedeutico di restauro conservativo della facciata principale del teatro, effettuato nel 2003, si è approvato l’atto per l’affido dei lavori.

Aosta – Parco archeologico nell’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans
L’esperimento della gara d’appalto per i lavori del II lotto del Parco archeologico di Saint-Martin-de-Corléans ha dato esito negativo in quanto i 4 soggetti partecipanti sono stati tutti esclusi. A fronte di un notevole aumento dei costi della manodopera e dei materiali, in particolare dell’acciaio si è ritenuto opportuno avviare le procedure relative alla revisione del progetto al fine di riparametrare i prezzi. Considerata la complessità dell’opera e dell’impatto che tale intervento potrebbe avere sull’assetto urbano, in particolare su parte della viabilità cittadina, è stato affidato alla società Inarcheck di Milano l’incarico della validazione del progetto. Tale procedura è stata attivata per ridurre al minimo la possibilità di controversie durante la gara d’appalto e nel corso dei lavori, che porterebbero inevitabilmente all’aumento dei costi e all’allungamento dei tempi con conseguente aggravio dei disagi della cittadinanza.

Aosta – Cinta muraria romana
Sono attualmente in corso le operazioni di rilievo fotogrammetrico dell’intera cinta muraria romana ad opera dei tecnici dell’Itabc di Roma.

Aosta – Porta decumana
Sono in corso i lavori di ultimazione dello scavo archeologico della Porta decumana i cui resti sono conservati sotto la via E. Aubert, nei pressi della Biblioteca regionale.

Saint-Vincent – Sito sottostante la chiesa parrocchiale
Sono in fase di ultimazione i lavori di allestimento del nuovo percorso di visita che sarà corredato da un ricco apparato didattico.

Aymavilles – Cripta di Saint-Léger
Continuano i lavori di ricerca e consolidamento delle volte presso la Chiesa di Saint-Léger. Si è dato corso inoltre alle procedure relative alla richiesta di finanziamento, con i proventi dell’otto per mille relativi al progetto, dei lavori di valorizzazione dell’intero complesso ecclesiastico che saranno effettuati nel corso del 2005.

Aymavilles – Castello
Sulla base di una prima campagna di indagine, i tecnici del Servizio hanno collaborato con la Società Inva alla realizzazione di un CD multimediale per la ricostruzione delle principali trasformazioni storico architettoniche del Castello, rivolto ai ragazzi delle scuole.

Le biblioteche regionali
Nel periodo 1° novembre 2003 – 18 ottobre 2004, la Biblioteca regionale di Aosta, centro del Sistema bibliotecario regionale, ha provveduto all’acquisizione e alla messa a disposizione del pubblico dei fondi bibliografici e audiovisivi regionali, a favore degli utenti della biblioteca stessa e delle 50 biblioteche del territorio, per un totale di 41.363 esemplari catalogati.
I prestiti effettuati dalla Biblioteca regionale di Aosta sono stati 220.033, 114.950 dei quali hanno riguardato i volumi della sezione adulti, 26.410 la sezione ragazzi, 31.607 la videoteca e 45.513 la fonoteca. Il prestito interbibliotecario, che consente di far pervenire agli utenti della Biblioteca volumi conservati in altre biblioteche italiane ed estere, ha riguardato 1553 documenti. Il totale degli iscritti alla Biblioteca regionale ha raggiunto la cifra di 43.305. La sede di via Torre del Lebbroso è frequentata da circa 1000 persone al giorno, con punte massime di prestiti giornalieri di circa 1500 documenti. Oltre all’attività ordinaria, la Sezione Fondo valdostano della Biblioteca regionale ha provveduto ad allestire alcune esposizioni bibliografiche su temi di storia e cultura regionali (almanacchi popolari, artigianato, scuola ecc.). Numerose sono state le occasioni di promuovere, presso le scuole, la lettura e conoscenza delle biblioteche, in particolare ad opera della Sezione ragazzi, che interagisce sistematicamente con gli istituti scolastici, per visite e animazioni.
Le quattro biblioteche regionali comprensoriali di Châtillon, Donnas, Morgex e Verrès hanno raggiunto complessivamente, alla data del 1° gennaio 2004, il numero di 6.602 iscritti attivi. Rilevati annualmente, i dati statistici relativi alle biblioteche comprensoriali consentono di stabilire che, nel corso del 2003, esse hanno superato le 99.000 utenze ed hanno effettuato 81.338 prestiti. Il prestito interbibliotecario ha riguardato 3.130 documenti in uscita e quasi altrettanti in entrata. La Direzione archivi e biblioteche ha collaborato con la Direzione attività culturali per l’organizzazione di uno stand della Regione ai saloni del libro di Parigi, Ginevra e Torino. Ha inoltre presentato al salone “Dire & Fare – VII Rassegna dell’innovazione nella pubblica amministrazione”, di Firenze, la Biblioteca regionale come esempio di riuso di strutture architettoniche antiche a fini culturali e il Sistema bibliotecario valdostano come modello di organizzazione di una rete bibliotecaria territoriale: l’attribuzione di un “Oscar per l’Innovazione 2004” da parte di una qualificata giuria di tecnici e di amministratori, ha sancito il successo della partecipazione.

L’Archivio storico regionale
Inventariazione e tutela patrimonio archivistico
Nel 2004 si completerà l’inventario del Fondo Vicquéry, di prossima pubblicazione. E’ partito il progetto Interreg IIIA “Une civilisation sans frontières”, cui l’Archivio partecipa con la Savoia, Nizza e Torino, per il censimento e lo studio degli atti processuali fra il XVI e XVIII secolo conservati in quelle sedi.

Diffusione storia locale
Intensificati nel 2004 i rapporti con le istituzioni scolastiche: l’Archivio ha accolto delle stagiste del Liceo di scienze sociali e del Liceo classico di Aosta. Un centinaio di persone, studenti compresi, hanno visitato l’Archivio nelle Giornate “Portes Ouvertes” (26 febbraio-56° anniversario dello Statuto e 26-27 maggio-VI settimana della cultura).
L’anno 2003-2004 della Scuola di Paleografia e Diplomatica con il Seminario di Storia valdostana si è concluso il 28 maggio. Il 2° anno (2004-2005) è iniziato il 29 novembre.

Pubblicazioni
E’ in stampa il V volume di “Archivum Augustanum”, miscellanea di studi vari. E’ stato pubblicato il 1° volume dei Comptes de la châtellenie de Cly (1376-1385) a cura di A. Pession, in “Bibliothèque de l’Archivum Augustanum”. L’edizione integrale di questi documenti, che proseguirà almeno fino alla fine del XIV sec., offre tra l’altro un supporto documentario all’indagine di archeologia medievale in corso da parte della Soprintendenza ai beni culturali sul sito del castello di Cly.

Bureau régional pour l’ethnographie et la linguistique
Nell’ambito scientifico, prosegue l’indagine toponostica locale in Valle d’Aosta, in vista dell’ufficializzazione dei toponimi dei comuni che ne fanno domanda; per quanto riguarda l’Atlas des patois valdôtains, la raccolta dei dati prosegue in vista della pubblicazione delle carte linguistiche.
Le attività di divulgazione e di animazione del Brel sono numerose:
  • Nel 2004 sono stati realizzati 8 corsi della scuola popolare di patois, due dei quali erano atelier di teatro per bambini, per un totale di 166 iscritti. Inoltre, è stato organizzato un corso di formazione per insegnanti, della durata di 147 ore. Dal 29 settembre al 18 dicembre 2003, si sono svolti 55 spettacoli di animazione sul tema della mostra Eau quotidien, ai quali hanno partecipato 1240 bambini. Per l’anno scolastico 2004-2005 sono state proposte le stesse animazioni sul tema dell’acqua e in aggiunta una nuova serie riguardante l’esposizione Hie de Chésch – Saveurs de l’alpe. Tomme et beurre de Gressoney.
  • Nel mese di maggio, si è svolto a Nus il 42° Concours scolaire de patois Abbé Jean-Baptiste Cerlogne sul tema Fêtes calendaires. La festa si è svolta con una nuova formula: è stato organizzato uno spettacolo unico più elaborato, preparato e presentato dai soli allievi del comune ospitante e sono stati allestiti una decina di punti di animazione. Le giornate di informazione sui dialetti e la preparazione della prossima edizione al concorso si sono svolte l’8 e 9 settembre.
  • Le esposizioni, accompagnate da un catalogo, presentate dal Brel nel 2004 sono:
    Habiter le temps – Biblioteca regionale (30 gennaio – 18 aprile). Eau quotidien - Maison de Mosse de Runaz (30 giugno – 30 settembre).
    Cheveux et coiffures d’antan - Museo Cerlogne di Saint-Nicolas. Hie de Chésch, Saveurs de l’alpe. Tomme et beurre de Gressoney - Alpenfaunamuseum Beck-Peccoz di Gressoney-Saint-Jean.

Attività culturali
  • L’assemblea di canto corale Floralies Vocales si è svolta ad Aosta nell’ultima settimana di maggio, con una serata conclusiva il 30 di maggio a Fénis. Quest’anno vi hanno partecipato 42 tra cori e gruppi folkloristici. La ricchezza del repertorio presentato e l’entusiasta accoglienza del pubblico testimoniano il profondo attaccamento dei valdostani alle tradizioni musicali.
  • Nell’ambito dell’Accordo di cooperazione con la Communauté française de Belgique, si è svolto, a dicembre, in occasione della manifestazione “Noir in Festival”, lo stage “Jeunes critiques européens”, che ha visto riuniti dei giovani belgi, francesi e valdostani intorno al critico F. Sabouraud. Inoltre, tre giovani valdostani si sono recati, ad ottobre, al Festival International de Namur, per partecipare alla Classe di cinema. Cinque giovani hanno poi partecipato al Prix Jeunes Auteurs 2004, centrato quest’anno sul tema della poesia. E’ da segnalare un netto miglioramento della qualità di scrittura dei nostri candidati.
  • Con l’Associazione artisti valdostani sono state organizzate le consuete conferenze di Maggio e Ottobre Arte.
  • Nell’ambito della gestione dei castelli e dei siti archeologici aperti al pubblico, il numero di biglietti d’ingresso gratuiti e a pagamento, da gennaio a fine ottobre, è stato di 220.982, per un incasso di 457.610 euro.
Le mostre
Nell’estate 2004, il Servizio attività espositive ha allestito 20 mostre nelle biblioteche, Aiat o comuni della regione, nonché in strutture esterne. Il Servizio ha collaborato col Brel per allestire 6 esposizioni in vari comuni e con gli Uffici di rappresentanza di Roma, Parigi, Bruxelles. Nella sede di Parigi è stata presentata una selezione di artisti valdostani contemporanei: Ledda, De Giorgis, Bertola, Biancardi e Nex.

Fra le mostre presso le sedi regionali ricordiamo:

Museo archeologico regionale
Cristalli e minerali della Valle d’Aosta (12 giugno - 24 ottobre 2004). La mostra, organizzata in collaborazione con il Gruppo mineralogico valdostano “Les Amis di Berio” e il Museo regionale di scienze naturali di Saint-Pierre, ha presentato più di 300 tra cristalli e minerali del territorio valdostano.

Centro Saint-Benin
André Derain e il classicismo (20 dicembre 2003 - 21 marzo 2004). La rassegna ha inteso sottolineare l’importanza di Derain (1880-1954) nell’arte del XX secolo. Il percorso espositivo comprendeva dipinti, sculture, disegni e confronti con artisti italiani.
La scultura dipinta (3 aprile – 31 ottobre 2004). La mostra nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Torino Musei, il Musée Savoisien di Châmbery, il Musée-Château di Annecy e la regione Valle d’Aosta. L’iniziativa ha tracciato l’evoluzione della scultura medievale nei territori degli antichi Stati sabaudi, accostando opere provenienti da Chambéry, Annecy e dal Museo torinese a sculture conservate in Valle, databili dal XIII agli inizi del XVI sec.

Chiesa di San Lorenzo
Daniella Bertola. Il fascino segreto dell’intaglio (13 dicembre 2003 – 28 marzo 2004). Daniella Bertola coltiva la passione per la scultura e l’intaglio su legno e cuoio. La mostra ha presentato una rassegna delle sue opere. Dentro il cuore… l’innocenza. Aldo Patrocle, Pietro Perret, Amedeo Chapellu (7 aprile - 11 luglio 2004) e Dentro il cuore… la forza. François Cerise (16 luglio - 31 ottobre 2004). Le due mostre appartengono alla rassegna dedicata all’artigianato valdostano. La prima è una collettiva che raduna 120 sculture in legno degli artigiani più anziani. La seconda è dedicata ad un grande maestro, che non ha mai esposto al di fuori della Fiera di Sant’Orso.

Biblioteca regionale
Abitare il tempo. Photographies de Ronc, Bionaz, Brocherel, Fusanotti (29 gennaio – 16 marzo 2004). La mostra, ideata dal Brel, ha presentato fotografie realizzate tra il 1890 e il 1920 in Valle d’Aosta.
Saliscendi. Sport invernali in Valle d’Aosta (15 maggio – 19 settembre 2004). L’esposizione, realizzata dal fotografo F. De Souza, analizza per immagini le discipline della neve che ruotano intorno all’Asiva, il comitato valdostano degli sport invernali.

Castello di Ussel
Tatà, pouette, borioule… (26 giugno – 17 ottobre 2004). La mostra ci guida in un viaggio nell’infanzia in Valle d’Aosta tra fine ‘800 e la prima metà del ‘900. Le cornailles, simbolo della cultura ludica valdostana, sono state presentate accanto ad animali con le ruote (tatà), bambole (pouette), trottole (borioule) e altri giocattoli artigianali, appartenenti alla collezione di Pierino Daudry, acquistata dall’Amministrazione regionale.

Beni architettonici e storico artistici
Mostre
E’ stato rinnovato l’allestimento del Cabinet des Gravures del Castello reale di Sarre con l’esposizione Ritratti di regine. Margherita, Elena e Maria José di Savoia: ritratti, incisioni, litografie, fotografie per la memoria ufficiale e privata, dedicata all’iconografia delle sovrane italiane. Il filo conduttore è il legame con la montagna ed in particolare con la Valle d’Aosta, dove le sovrane hanno soggiornato in ripetute occasioni. Sempre al piano terreno sono state inserite due postazioni per la consultazione informatizzata delle collezioni del castello.

Pubblicazioni
La visita del castello di Sarre si avvale di una guida al percorso di visita, Castello di Sarre. Museo e dimora reale, che, illustrando le sale del museo, ne traccia la storia fino alla destinazione museale. Il castello di Fénis è stato dotato di apparati didattici corredati da una guida breve: Castello di Fénis. Catalogo degli arredi, che ripercorre la storia del castello e illustra il recente riallestimento. La visita del castello di Cly è oggi arricchita da un dépliant che ne illustra le fasi storiche costruttive, alla luce dei recenti scavi archeologici.

Restauri
La croce astile in argento dorato della Collegiata dei santi Pietro e Orso di Aosta è stata oggetto di un complesso restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. La croce, splendido esemplare di suppellettile sacra, risale alla prima metà del Quattrocento e viene attribuita alla mano di Jean de Malines, orafo di origine fiamminga, protagonista assoluto della scena artistica valdostana sullo scorcio del Medioevo.
Nell’ambito del concorso “Il Gioco del Lotto per l’arte e per lo sport”, sono stati individuati tre interventi di restauro finanziati dai proventi derivanti dall’ iniziativa: il restauro della scultura lignea quattrocentesca raffigurante San Cristoforo - chiesa parrocchiale di Santo Stefano di Aosta; il recupero del dipinto murale quattrocentesco raffigurante La Madonna in trono col Bambino tra i Santi Caterina e Francesco - facciata della chiesa conventuale di San Giuseppe, ad Aosta; il ripristino della seicentesca decorazione a stucco che orna la cappella del castello di Quart.
Il personale del laboratorio di restauro del Servizio beni storico- artistici ha concluso l’intervento dei dipinti murali gravemente danneggiati, collocati nell’abside della chiesa parrocchiale di Sarre, eseguiti nella prima metà del XV secolo, ed attributi al pittore Giacomino d’Ivrea.



Iniziativa di eccellenza

Nuovo allestimento del Museo archeologico regionale
Il 15 ottobre 2004 ha segnato la riapertura e il nuovo allestimento del Museo archeologico regionale, creato nel 1991 nella sede dell’excaserma Challant, già Monastero della Visitazione.
Dieci anni prima era stata inaugurata a Saint-Pierre, al Castello Sarriod de la Tour, la grandiosa Mostra « Archeologica in Valle d’Aosta » e prima ancora esisteva ad Aosta, dal 1929, il Regio Museo Archeologico, diretto dal canonico Justin Boson, in via Linty.
Il nuovo allestimento delle sale del Museo archeologico regionale si articola su un percorso tematico-cronologico compreso tra la fase antica del mesolitico (7000-6000 a.C.) e il VII secolo d.C., accompagnato da citazioni che aprono spunti di riflessione sulla continuità del Tempo.
E’ inedita l’esposizione delle tavolette assire che il canonico Justin Boson (1883-1954) aveva raccolte durante la sua attività di direttore del Regio Museo Archeologico, concesse in prestito per l’occasione dalla Collegiata di Sant’Orso.
Una suggestione delle ricche testimonianze preistoriche della regione è rappresentata dai rinvenimenti delle stele antropomorfe provenienti dallo scavo di Saint-Martin-de-Corléans, ad Aosta; due sono esposte presso il Museo.
La romanizzazione prende le mosse dal plastico di Augusta Praetoria, con la ricostruzione dei principali monumenti della città con i dati archeologici degli scavi condotti fino agli anni Novanta, per proseguire con l’ausilio di due postazioni video, alla scoperta del territorio, della via consolare delle Gallie fino all’insediamento dei castelli medievali.
Ad introduzione della sezione sul culto dei morti è il corredo funerario trovato a Saint-Christophe: l’urna funeraria e gli oggetti di corredo salvati dalla dispersione e conservati, per l’interessamento del canonico Pierre-Louis Vescoz, presso il piccolo museo della « Flore Valdôtaine », passarono successivamente al Reale Museo Archeologico. In età romana il rito predominante è quello dell’incinerazione, dal II secolo affiancato a quello ad inumazione, che diventerà esclusivo nelle epoche successive e caratterizzerà l’epoca cristiana.
L’originale ricostruzione del letto funerario esposto nella sala dedicata alle sepolture è stata ipotizzata, sulla base dei pochi confronti esistenti con altri letti analoghi, attraverso il ricollocamento dei frammenti ossei recuperati in occasione dello scavo di una tomba presso la chiesa fuori mura di San Rocco. Si tratta di un manufatto di enorme importanza archeologica che offre un’interessante tipologia di sepoltura risalente alla prima metà del I sec. d.C.
Nella stessa sala sono esposti due frammenti di sarcofagi ricomposti con la disposizione risalente al momento del loro rinvenimento avvenuto nel XVIII secolo.
Tra i reperti trovano collocazione lo straordinario Balteo in bronzo, il busto di Giove Dolicheno e lamine votive in argento, campanelle rituali e così via.
Una sezione particolare è quella dedicata all’otium e alle metafore: pedine di pasta vitrea sono ricollocate su di una scacchiera, mentre una piccola statua in ambra con la caricatura di un moscoforo potrebbe essere un prezioso dono.
    Asessorato istruzione e cultura
  Dipartimento sovraintendenza agli studi
  Dipartimento cultura

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