Coerenza con i principi dello sviluppo sostenibile
L’anno trascorso registra, oltre ad un’intensa e diversificata serie di interventi,
che direttamente o per ricaduta riguardano tutti gli aspetti
della nostra società, alcune significative iniziative avviate per rilanciare
una nuova programmazione e l’adozione di alcuni strumenti necessari
in settori particolarmente delicati quali l’ambiente e la sicurezza
del territorio.
La legge sulle opere di rilevante interesse regionale e la completata rielaborazione
della legge n. 12 del 1996, costituiscono due importanti
tappe per razionalizzare gli investimenti nonché l’elaborazione progettuale,
l’affidamento e la realizzazione delle opere pubbliche.
Anche nell’ambito della politica per la casa, oltre a potenziare il sostegno
per l’affitto venendo incontro ad una esigenza delle fasce più deboli,
si è attivato un gruppo di lavoro per la revisione del quadro normativo
del settore in modo da rispondere celermente e propriamente
alle esigenze abitative sempre più pressanti.
Il nostro territorio totalmente montano, comporta una visione complessiva
delle problematiche da affrontare che esigono, spesso, azioni
interdisciplinari e valutazioni congiunte. Il sistema fisico-territoriale e
ambientale della regione, infatti, frutto di una secolare evoluzione dovuta
a processi naturali e ad interventi umani, presenta un elevato grado
di fragilità e vulnerabilità di fronte all’antropizzazione e allo sviluppo
degli insediamenti e delle attività economiche e sociali. Ciononostante,
ha continuato a permanere uno stretto legame tra comunità e
territorio, che si caratterizza nella capacità di abitare e presidiare spazi
delicati e instabili quali quelli di montagna.
Partendo da questa constatazione, sono state elaborate le linee guida
per la difesa del suolo, con le quali sono definite in modo coordinato
le strategie per la messa in sicurezza delle infrastrutture e degli insediamenti
urbani. Con questo documento si valorizzano le esperienze
maturate e l’ottimo lavoro eseguito, non ultimo per stabilizzare i dissesti
idrogeologici che l’alluvione del 2000 ha esasperato o evidenziato.
Parallelamente, l’approvazione del Piano integrato di azione ambientale
si prefigge l’obiettivo di rilanciare complessivamente questo
settore, partendo dalle criticità dei diversi ambiti. Si perfeziona così il
quadro programmatico delle iniziative nel settore ambientale, in modo
complementare agli impegnativi interventi realizzati e in corso di realizzazione,
come ad esempio quelli per assicurare l’utilizzo di acque
qualitativamente idonee ai vari usi e la loro corretta restituzione nei
corpi idrici; ovvero nell’applicazione della legge regionale n. 1 del 2004
che promuove la riqualificazione ambientale.
L’avvio della Cabina di regia ha rappresentato il punto di partenza per
accelerare il processo di adeguamento dei Piani regolatori generali comunali
al Piano territoriale paesistico.
Da quanto detto si comprende come il quadro delle attività svolte sia
coerente con i principi dello sviluppo sostenibile. In questo modo le
opere pubbliche, ben lungi dal confliggere con l’ambiente, anche per
la loro richiesta e verificata compatibilità ambientale, seguita con attenzione
dall’Assessorato attraverso l’apposito Servizio, diventano sovente
miglioramento della vivibilità e della qualità ambientale.
ALBERTO CERISE
Assessore al Territorio, Ambiente e Opere pubbliche |