LA FRAGILITA’ E IL DISAGIO ECONOMICO

Per la fragilità derivante dalla dipendenza patologica, è stato avviato, in collaborazione con l’Azienda Usl e il mondo della cooperazione sociale, un progetto denominato A cavallo della vita: una seconda opportunità per rimanere in sella la cui finalità è creare le condizioni perché soggetti con trascorsi di dipendenza alcolica e sostanze illegali possano acquisire competenze tecniche relative al mondo dell’equitazione e della cura degli animali, in un ambiente salutare e di grande valore relazionale.

 

L’aumentata entità del gioco d’azzardo, unita al rischio di impoverimento e di disagio familiare e sociale che ne derivano, ha richiesto, da parte della politica sanitaria regionale, l’avvio di un’azione sinergica delle istituzioni, nel loro complesso, per contrastare con efficacia il fenomeno. È stata quindi attivata un’équipe specializzata per il trattamento delle dipendenze da gioco d’azzardo all’interno del Servizio Dipendenze (Ser.d.) dell’Azienda Usl. Rispetto ad alcuni anni fa si assiste oggi a un abbassamento dell’età media delle persone assistite che, da 52 anni è scesa a 45 anni. È prevista l’accoglienza, il collegamento con i familiari, il controllo sul denaro - che è il veicolo fondamentale del gioco d’azzardo - e, in caso di necessità, anche il trattamento farmacologico.

 

La riorganizzazione, effettuata nel 2012, del Servizio di Psicologia dell’Azienda Usl, con un’organizzazione centralizzata e un unico punto per la ricezione della domanda, si rivolge principalmente alle fasce deboli di popolazione, non solo quindi le persone disabili, ma anche quelle con forte disagio sociale, le famiglie con gravi compromissioni relazionali e con minori a forte rischio evolutivo. La nuova organizzazione intende razionalizzare e ottimizzare le relazioni già in essere con i diversi servizi riabilitativi presenti sul territorio e prevede, oltre alla ricezione unica della domanda di assistenza, un CUP-Psicologia, la definizione di liste di attesa diversificate per tipologia di intervento, ma unificate per tutto l’ambito regionale, la proposizione di un triage che diversifichi qualitativamente e quantitativamente i disagi psichici e/o i disturbi psichici, prese in carico differenziate, e articolate su sedi diverse, a seconda del bisogno.

 

In ambito sociale e con riferimento alla povertà economica, il 2012 è stato l'ultimo anno di sperimentazione degli interventi introdotti, dal 2010, dalla legge regionale 23 dicembre 2009, n. 52 Interventi regionali per l'accesso al credito sociale. Dall'entrata in vigore, il numero delle domande presentate e accolte per i diversi interventi di accesso al credito (al 30 novembre 2012) è stato di 365, per un importo complessivo delle erogazioni effettuate nel triennio 2010-2012 di 1 milione 210 mila 446,26 euro, di cui: 887 mila 54 euro per 213 programmi di microcredito; 30 mila euro per la realizzazione di 2 progetti di cooperazione di rilevanza sociale o ambientale; 72 mila 398 euro per 39 interventi di prestito sociale d'onore con restituzione in denaro; 220 mila 993 euro per 111 interventi di prestito sociale d'onore, con restituzione attraverso l'impiego di parte del proprio tempo libero in servizi a ricaduta sociale sul territorio regionale.

 

In merito all’erogazione dell’anticipazione dell’assegno di mantenimento, ai sensi dell’art. 9 della legge regionale 23 luglio 2010, n. 23, nel 2012 sono tate presentate 13 richieste di cui 9 sono state prime domande, segno di un disagio che cresce a cui è stato necessario dare risposta, per una spesa complessiva di 38 mila 118 euro.

 

Nell’ambito dell’assistenza economica, le misure di contenimento della spesa pubblica più recenti hanno costretto l'Assessorato, dopo un'attenta analisi della situazione e una proiezione del trend di incremento delle domande, al reperimento di ulteriori fondi, per un ammontare complessivo di 1 milione 900 mila euro, che si aggiungono ai 2 milioni 550 mila euro già stanziati in bilancio a inizio d'anno; ciò al fine di rivedere l'ammontare dei contributi concessi alternativi all'istituzionalizzazione dei soggetti non autosufficienti. Il provvedimento riduce del 30 per cento gli importi massimi concessi alle famiglie di persone non autosufficienti che assumono assistenti personali, portandoli da 1.000 a 700 euro euro mensili nei casi di situazioni economiche collocabili nella fascia IRSEE più bassa e del 50 per cento per assegni di cura e di buon vicinato. Tale misura permette, unitamente a un assegno di invalidità e a un’indennità di accompagnamento, di raggiungere un complessivo aiuto di oltre 1.200 euro per le persone in maggiori difficoltà economiche come incentivo a mantenere un familiare non autosufficienti a domicilio.
Ove possibile, le varie forme di assistenza economica sono state erogate in un’ottica di presa in carico globale della persona e con progetti individualizzati ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 1552 del 1 luglio 2011. Al 31 ottobre sono state prese in esame 862 domande per contributi integrativi al minimo vitale, straordinari e contributi per prestazioni sanitarie, delle quali, 388 di integrazione al minimo vitale, per una spesa complessiva liquidata pari a 700 mila euro.

 

Nell'ambito delle misure anticrisi, come negli scorsi anni l'Assessorato ha gestito direttamente gli interventi di sostegno alle famiglie meno abbienti relativi al Bonus energia ai sensi della legge regionale n.30/2011: a fronte di circa 8 mila domande presentate, sono stati erogati contributi pari a 642 mila 300 euro ed entro la fine dell’anno saranno liquidati ulteriori 1 milione 157 mila 700 euro circa.

 

Al fine di sostenere la natalità, nel 2012sono stati assegnati quasi 2 milioni di euro per l’assegno post natale.

 

Riguardo all’emergenza abitativa, nel corso dell’anno 2012 è proseguito il lavoro integrato con il Servizio edilizia residenziale pubblica finalizzato alla creazione di una banca dati contenente tutte le tipologie di sostegno erogate dall’Amministrazione regionale a sostegno sia della locazione, sia di interventi di accoglienza urgente per famiglie in condizione di emergenza abitativa, mentre, in relazione alla tutela delle donne maltrattate, nel corso dell’anno è proseguito il coordinamento del Servizio di primo intervento per persone prive di abitazione denominato Le mura oltre le mura e del Servizio di prima accoglienza per donne maltrattate denominato Arcolaio. Nel 2012 sono stati accolti presso il servizio Le mura oltre le mura 8 nuclei familiari, oltre ai 15 già precedentemente inseriti, mentre, presso il servizio Arcolaio hanno trovato ospitalità 14 donne in situazione di maltrattamento, di cui 6 con figli minori.

 

Con attenzione ai minori è stato approvato il Protocollo di collaborazione tra la Regione Autonoma Valle d’Aosta e il Centro per la Giustizia Minorile (CGM) per la realizzazione del progetto Riparazione. Esso prevede il coordinamento dei servizi socio-sanitari e di tutte le risorse territoriali nella realizzazione di percorsi educativi, in favore dei minori e dei giovani adulti presenti sul territorio valdostano e sottoposti a procedimento penale minorile, attraverso Attività di Utilità Sociali (A.U.S.).

 

Per i bambini, invece, il Gruppo di coordinamento interistituzionale sul maltrattamento e l’abuso all’infanzia e all’adolescenza, ha realizzato un opuscolo intitolato Parole, emozioni e… ascoltiamo i bambini.Suggerimenti e indicazioni per insegnanti ed educatori sperimentato in alcune scuole del distretto 4. Scopo dell’iniziativa è sostenere gli insegnanti e gli educatori della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, nel migliorare le proprie competenze professionali in riferimento alle situazioni di disagio che si possono evidenziare nella loro pratica educativa.

A fine 2012 si conclude la sperimentazione del servizio di mediazione familiare, che ha visto in due anni l’accesso di 80 coppie, di cui il 40 per cento inviate dagli Organi Giudiziari, dagli avvocati e dagli operatori socio-sanitari territoriali. La valutazione degli esiti determinerà l’eventuale prosecuzione dell’iniziativa.

 

La Fondazione regionale Sistema Ollignan Onlus, istituita dalla legge regionale 43/2010, ha continuato a garantire l’inserimento delle persone con disabilità in un contesto lavorativo protetto sia nell’ambito del Centro agricolo, sia all’interno di attività laboratoriali maggiormente strutturate. La Valle d’Aosta, infatti, promuove e sostiene da molto tempo varie iniziative in tema di occupabilità delle persone con disabilità, alle quali è reso difficile il tradizionale accesso al mondo del lavoro. I laboratori occupazionali costituiscono un’importante risposta, siano essi rivolti a singoli o a gruppi di persone, poiché personalizzano competenze residue in un ambito di professionalità qualificato da una rete, composta di aziende private, amministrazioni pubbliche, oratori, disposta a integrare queste persone nella vita sociale e lavorativa. Nel 2012 il Comune di Champdepraz ha presentato, a tal fine, i locali che ospiteranno diverse forme di attività occupazionali rivolte a questi cittadini.

 

Laboratori occupazionali Champdepraz »

 

Il protagonismo del territorio nell’accoglienza e nell’impegno per le persone disabili è stato evidenziato nel 2012 dal trentennale di attività della Cooperativa sociale Nella di Saint-Vincent, centro diurno impegnato nell’offerta di attività educative e di socializzazione a persone con disabilità psico-fisica di età superiore a 18 anni. Presso il centro, il cui servizio è gratuito per l’utenza, sono oggi impegnati 15 maggiorenni, seguiti anche attraverso la collaborazione con le istituzioni scolastiche, da personale competente e qualificato.

 

30anni di Cooperativa Nella »

 

Per l’acquisto di ausili, attrezzature e mezzi essenziali alla locomozione sono state soddisfatte nel 2012, 113 domande, per un importo riconosciuto di 800 mila 404,46 euro. La procedura amministrativa sottesa a tali richieste è stata anche oggetto di semplificazione per quanto attiene gli adempimenti a carico dell’utenza e di riduzione dei tempi delle procedure di erogazione di provvidenze economiche.

Per quanto riguarda invece la concessione del contributo a sostegno della Vita indipendente a favore delle persone con disabilità fisiche e/o sensoriali hanno usufruito del servizio 35 persone, a cui si sono aggiunte nuove domande rispetto al 2011, per un totale di 49 pratiche aperte.