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>>>ANSA/Bilanci di previsione, Comuni più virtuosi ma non al Sud
Solo il 30% in Sicilia, il 96% in Emilia Romagna e Valle d'Aosta
16:37 - 29/04/2024
(ANSA) - ROMA, 29 APR - I Comuni sono diventati più
virtuosi nella presentazione dei bilanci di previsione e
quest'anno l'84% ha assolto all'impegno entro la data di
scadenza, una netta rottura rispetto al passato che però non ha
riguardato tutto il Paese con un 'divario siderale tra nord e
sud' che vede contrapposti casi come quello siciliano, dove solo
30 comuni su 100 risultano aver approvato e trasmesso il
bilancio, e la percentuale del 96% della Valle d'Aosta e
l'Emilia Romagna. A fotografare la situazione il Centro studi
Enti locali.
Nel 2023, spiega il Centro, un decreto ministeriale, ha
riscritto il calendario delle scadenze contabili e anche se è
comunque stata necessaria una proroga al 15 marzo quest'anno ben
4.695 comuni, il 59% del totale, hanno iniziato l'anno corrente
con un bilancio di previsione già approvato e non si sono
avvalsi del tempo aggiuntivo concesso dal Viminale.
All'appello mancano quelli di 1.268 comuni quasi tutti di
piccole dimensioni: 9 su 10 hanno meno di 10mila abitanti e il
64% è al sud e nelle isole.
Nel nord Italia, nel suo complesso, risulta essere stato già
trasmesso al Mef il 92% dei preventivi. In particolare, spiccano
per efficienza: Emilia Romagna e Valle d'Aosta (entrambe a quota
96%) e Trentino Alto Adige e Veneto (95%). Ottimi anche i
risultati registrati in: Lombardia (93%), Friuli Venezia Giulia
(90%) e Piemonte (89%). Chiude il cerchio la Liguria, con l'85%
di comuni adempienti.
Scendendo verso sud la percentuale decresce gradualmente,
restando comunque buona al centro, dove mediamente sono stati
già approvati e trasmessi 89 bilanci su 100. A trainare verso
l'alto questo gruppo sono soprattutto Toscana (95%), Marche e
Umbria (93%). Più indietro i comuni laziali, fermi a quota 81%.
Meno rosea, ma comunque in netto miglioramento rispetto al
passato, la situazione del Mezzogiorno dove i comuni più
tempestivi sono stati 6 su 10. In particolare, le 3 regioni in
assoluto più distanti dalla media nazionale sono - nell'ordine -
la Sicilia, la Calabria e la Campania. Nella banca dati gestita
dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, alla data del 24
aprile, risultano essere stati acquisiti soltanto 117 bilanci di
previsione di comuni siciliani su 391, meno di uno su tre. Al di
là dello Stretto ne sono stati trasmessi 236 su 404 (58% del
totale), in Campania il 67% dei preventivi sono stati approvati
nei tempi. Prima della classe, per quanto riguarda il meridione,
è la Basilicata (92% di bilanci approvati), seguita a breve
distanza dalla Sardegna (885) e dalla Puglia (86%). Chiudono il
cerchio l'Abruzzo e il Molise, rispettivamente con l'80% e il
77% di comuni che hanno già inviato al Ministero il proprio
preventivo.
Secondo il Centro Studi Enti Locali questi dati, nel loro
insieme, testimoniano un effetto tangibile prodotto dalla nuova
programmazione ma preoccupa la distanza abissale che continua a
caratterizzare i risultati ottenuti da enti di territori
diversi.
Il processo di riforma della contabilità e
dell'ordinamento degli enti locali, i cui cantieri sono aperti,
dovrà necessariamente tenere conto anche delle criticità
finanziarie e organizzative, ormai strutturali ed endemiche, di
alcuni territori e individuare delle soluzioni efficaci per far
sì che queste distanze siano colmate. (ANSA).