Développement durable
L'azienda ha ottenuto, prima in Valle d'Aosta, la certificazione ambientale del proprio sistema secondo la norma UNI-EN-ISO14001, nel febbraio 2000.
L'ESPERIENZA DELLA TECDIS
di Marco Broglio
La Tecdis S.p.A. di Châtillon, operante nel settore dell'elettronica, progetta, produce e commercializza display a cristalli liquidi.
Con oltre 400 dipendenti e 120 miliardi di fatturato annuo, lo stabilimento Tecdis costituisce una delle più rilevanti realtà industriali della Valle d'Aosta.
I display Tecdis sono per la quasi totalità esportati sui mercati europeo e nordamericano e destinati ai più grandi produttori di elettronica.
I principali campi di applicazione sono la telefonia, le apparecchiature per ufficio, la strumentazione scientifica, i quadri di bordo per auto.
L'attività della Tecdis è stata impostata nella seconda metà degli anni 80, in un periodo in cui le problematiche ambientali cominciavano ad avere rilevanza nelle scelte generali di programmazione dello sviluppo.
In un'area a forte vocazione turistica come la Valle d'Aosta, l'importanza economica dell'impresa doveva necessariamente armonizzarsi con le esigenze dell'ambiente e della collettività nelle quali l'impresa stessa sarebbe stata inserita.
La scelta del tipo di processo industriale è stata, perciò, fortemente influenzata da valutazioni di impatto ambientale ed è caduta sulla tecnologia di fabbricazione dei display a cristalli liquidi, che, per le limitate necessità di impiego di sostanze chimiche e risorse energetiche, risponde egregiamente alle suddette esigenze.
La progettazione e realizzazione dello stabilimento, eseguite con criteri di avanguardia, ha consentito, sin dall'avviamento, di ridurre al minimo il livello di impatto ambientale e di confinarlo, con una corretta gestione degli impianti, sempre ben al di sotto dei limiti definiti dalla legge o dalle specifiche autorizzazioni governative.
Questa situazione di rapporto con l'ambiente, di per sé originariamente favorevole e ben mantenuta, abbinatata alle sempre più frequenti sollecitazioni di carattere ecologico, provenienti dalla clientela estera più qualificata, è evoluta in modo naturale nella ricerca, da parte della Tecdis, di una ufficializzazione della propria posizione in campo ambientale.
L'esperienza derivante dalla certificazione del sistema di Assicurazione Qualità, secondo le normative ISO 9000, ottenuta sin dal 1993, ha indotto l'azienda ad adattare e modellare il proprio sistema di gestione ambientale sulla norma UNI-EN-ISO14001 "Sistemi di gestione ambientale, requisiti e guida per l'uso", strutturalmente simile alla citata ISO 9000.
Tale normativa, come indicato nella Guida per i verificatori ambientali del Regolamento CEE1836/93 sull'adesione volontaria delle imprese del settore industriale al Sistema Comunitario di Ecogestione e Audit (EMAS - Environmental Management and Audit Scheme), rappresenta la norma tecnica per eccellenza, nella costituzione di un sistema di gestione ambientale.
La Tecdis ha ottenuto, prima azienda in Valle d'Aosta, la certificazione del proprio sistema, secondo la norma UNI-EN-ISO14001, nel febbraio 2000.
La certificazione, che, ricordiamo ancora, è volontaria, cambia sostanzialmente l'approccio dell'impresa al rapporto con l'ambiente.
Con la certificazione l'azienda si impegna a minimizzare i propri impatti ambientali e ad assumere comportamenti più responsabili e trasparenti nei confronti della collettività, evolvendo dalla condizione di semplice e doverosa ottemperanza alla legislazione vigente, ad una situazione di impegno per un costante e ragionevole miglioramento delle proprie prestazioni ambientali.
L'applicazione della normativa si realizza nella definizione e formalizzazione di una appropriata politica ambientale e della sua pratica attuazione, tramite l'emissione di un manuale di gestione ambientale e di disposizioni organizzative, procedure, registrazioni.
L'adeguatezza e l'efficacia del sistema adottato è oggetto, su richiesta dell'azienda, della verifica ispettiva da parte di un ente verificatore esterno, accreditato e indipendente.
Il buon esito di detta verifica ispettiva consente di ottenere la certificazione ufficiale del proprio sistema di gestione ambientale, che dovrà comunque essere mantenuto, migliorato, adattato ad eventuali mutamenti della realtà aziendale e sottoposto a periodici controlli da parte dell'ente certificatore
La Tecdis a ChatillonPrima di sostenere l'audit di certificazione, la Tecdis ha impiegato oltre un anno nella revisione del proprio sistema di gestione ambientatale, nella verifica operativa delle procedure e istruzioni operative e nella raccolta delle registrazione secondo le modulistiche progressivamente definite.
Prima di stabilire dettagliatamente la propria politica ambientale, l'azienda ha condotto un lungo e approfondito esame comprendente l'analisi storica del sito, già interessato da precedenti attività industriali e le verifiche sulla possibile persistenza di inquinamento ad esse attribuibile.
L'analisi e le verifiche hanno interessato lo stato autorizzativo nei confronti dell'Amministrazione Pubblica, l'analisi dei processi e dei materiali utilizzati, l'assegnazione delle responsabilità interne, le modalità di formazione e informazione del personale, le modalità di comunicazione interna e verso l'esterno.
La sintesi delle verifiche e delle indagini condotte ha consentito di redigere un documento, detto di "analisi ambientale iniziale" che individua gli aspetti ambientali dello stabilimento, teoricamente ipotizzabili, e permette di valutarne la significatività.
Sono stati considerati e valutati i seguenti aspetti teoricamente ipotizzabili:
· emissioni in atmosfera;
· scarichi nei corpi idrici;
· gestione dei rifiuti;
· gestione di sostanze potenzialmente pericolose;
· contaminazione del suolo;
· utilizzo delle materie prime;
· utilizzo delle risorse naturali ed energetiche;
· problemi locali e della comunità connessi all'attività aziendale;
· rumore e vibrazioni;
· amianto e PCB.
La valutazione quantitativa e di significatività ha consentito di confermare la conformità alle autorizzazioni e leggi in campo ambientale e di escludere la presenza di amianto e PCB (oli tossici talvolta utilizzati nei trasformatori elettrici e nei condensatori), di escludere contaminazioni del suolo pregresse o in corso, di considerare nullo il livello di impatto sonoro e vibrazioni sugli abitanti delle aree confinanti con lo stabilimento.
La valutazione ha infine consentito di individuare gli aspetti ambientali più significativi come la gestione dei rifiuti, le emissioni in atmosfera e gli scarichi idrici, l'immagazzinamento e manipolazione di sostanze potenzialmente pericolose, i consumi idrici ed energetici.
In base alla "analisi ambientale iniziale" è stato possibile redigere il Manuale di Gestione Ambientale, definire in modo più preciso la politica ambientale e, dove necessario, integrare o ridefinire procedure, istruzioni, modalità di registrazione e assegnazione di responsabilità.
I passi successivi sono stati di pianificazione delle attività migliorative e correttive, dei controlli di attuazione delle procedure e di effettuazione delle registrazioni.
L'esame con esito favorevole, da parte dell'ente certificatore, del manuale e del documento di analisi ambientale iniziale ha dato inizio alla parte finale dell'iter di certificazione che si è conclusa con due audit in stabilimento, indirizzati alla verifica di attuazione, funzionamento e mantenimento del sistema di gestione definito.
Dopo quasi un anno dalla certificazione e circa due anni dall'attuazione pratica del sistema di gestione ambientale, sono stati confermati i vantaggi preventivati e sono emersi altri risvolti positivi ipotizzabili ma non quantificabili all'inizio dell'operazione.
Si è percepito un miglioramento dell'immagine in quanto ad affidabilità e qualifica sul mercato in paesi dove esiste una particolare sensibilità ambientale, come, ad esempio, Germania, Olanda, Paesi Scandinavi e Stati Uniti.
Questo aspetto ha contribuito al mantenimento e all'acquisizione di quote di mercato.
La costituzione di un sistema di gestione ambientale integra inoltre, e completa, la gestione della sicurezza sul lavoro e la capacità di prevenzione e gestione delle emergenze.
Il diverso e positivo atteggiamento dell'azienda verso le tematiche di sicurezza e ambiente, tematiche di grande interesse sociale, influisce positivamente sulla motivazione del personale.
Con una gestione più strutturata delle prescrizioni di legge, si è ridotta la probabilità di incorrere in sanzioni amministrative e penali e il rapporto con gli Enti di controllo risulta più fluido.
L'analisi approfondita della situazione aziendale ha consentito inoltre una migliore organizzazione della formazione e informazione del personale sulle tematiche della sicurezza e ambiente e un aggiornamento più rapido e sicuro sull'evoluzione della legislazione.
Da un punto di vista strettamente economico le considerazioni sulle attività aziendali, richieste da una corretta gestione ambientale, hanno permesso considerevoli risparmi sull'utilizzo delle risorse idriche, una gestione più economica dei fornitori incaricati dello smaltimento rifiuti, sinergie fra reparti interni, eliminazione dell'uso di sostanze potenzialmente pericolose e costose.
Il bilancio di questo primo periodo è da considerarsi positivo ed è facilmente prevedibile che la capacità di gestire correttamente gli impatti ambientali diverrà una delle condizioni indispensabili per essere attivamente e proficuamente presenti nella prossima futura realtà industriale europea.
   
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