Développement durable
"Un laboratorio alpino per l'applicazione concreta dei principi dello sviluppo sostenibile": così è definito l'Espace Mont-Blanc nei programmi della Conferenza Transfrontaliera.
TURISMO DOLCE NELL'ESPACE MONT-BLANC
di Maurizio Broglio
Qui sopra: Il rifugio del Lac Blanc, nella riserva naturale delle Aiguilles Rouges sul versante francese dell'Espace Mont-Blanc.Il richiamo turistico del Monte Bianco e delle valli che lo circondano sui tre versanti (francese, italiano e svizzero) è grandissimo fin dai secoli passati; le pendici del grande massiccio sono uno dei luoghi in cui è nato il turismo: sicuramente quello invernale ma, sulla spinta della conquista delle vette ancora inviolate da parte dei primi alpinisti-scienziati nel '700 e nell'800, anche quello estivo. Chamonix e Courmayeur sono diventati luoghi di villeggiatura molto prima che il turismo diventasse accessibile alle masse.
Le modificazioni nel modo di concepire il turismo verificatesi nella seconda parte del '900, con una enorme diffusione della pratica degli sport invernali e in generale con una possibilità di muoversi da parte di numeri sempre maggiori di persone ha portato ad uno sviluppo straordinario di tutte le attività connesse alla ricezione e alla pratica delle attività turistiche.
La grande frequentazione della zona del Monte Bianco tuttavia porta con sé, oltre al benessere, anche un notevole impatto su di un ambiente limitato e delicato: una situazione ideale, dunque, per sperimentare concretamente i modi in cui il turismo, anziché alterare, possa conciliarsi con la salvaguardia di ambienti naturali fragili e preziosi ma anche con la cultura e le attività economiche tradizionali.
La Conferenza Transfrontaliera Mont-Blanc ha individuato nel turismo uno dei grandi temi di cui occuparsi prendendo come linea direttrice generale quella di incentivare il più possibile attività dolci e di basso impatto in armonia con la moderna concezione di sviluppo sostenibile.

TURISMO INVERNALE
Il Monte Bianco visto dai laghi del RuitorI domaines skiables dei tre versanti sono stati presi in considerazione attraverso la promozione di studi e riflessioni sulla situazione attuale, sulle tendenze evolutive, sui rischi per l'ambiente. Lo studio "Milieux sensibles" promosso dalla Conferenza Transfrontaliera ha rilevato, nei luoghi caratterizzati da sfruttamento turistico pesante, vari fattori di rischio e minaccia. I principali sono stati individuati nella possibilità di alterazione o distruzione dei suoli e delle formazioni vegetali causata sia dalla costruzione di strutture (piste, parcheggi) sia dall'innevamento artificiale; nell'introduzione di specie vegetali non appartenenti alla flora locale a scopo di rivegetazione; nella creazione di flussi eccessivi di persone sia motorizzate (automobili, motoslitte) sia a piedi (sci, racchette da neve); nella generica possibilità di inquinamento; nel disturbo alla fauna ed in particolar modo all'avifauna; nella degradazione del paesaggio estivo causato dalle installazioni e dalla gestione delle attività invernali.
A fronte di questa analisi la Conferenza si è data diversi obiettivi così sintetizzabili: ripristino degli equilibri naturali e della stabilità idrogeologica; conservazione e ripristino della biodiversità e dei valori ambientali e paesaggistici; riduzione del traffico e dei fattori di inquinamento; mantenimento dell'agricoltura in tutte le situazioni in cui è possibile.

TURISMO ESTIVO
In linea di massima il turismo estivo ha una minor richiesta di impianti e quindi di interventi pesanti sull'ambiente; anch'esso però non è del tutto privo di inconvenienti, soprattutto quando a praticarlo sono in tanti. Gli intasamenti automobilistici delle valli Veny e Ferret nelle domeniche di agosto, oggi parzialmente risolti attraverso l'attuazione del "numero chiuso", sono noti a molti. Inoltre anche il semplice calpestio, quando eccessivo, può rappresentare un grave danno per l'ambiente. Chi ha percorso anche solo parte del frequentatissimo Tour du Mont-Blanc avrà certamente notato il sentiero a tratti eroso e scavato al pari di una trincea. La Conferenza Transfrontaliera, nell'ottica di incentivare un turismo di basso impatto, ha promosso l'escursionismo su itinerari possibilmente alternativi al Tour du Mont-Blanc provvedendo al ripristino e alla valorizzazione di alcuni percorsi, alla posa di segnaletica uguale sui tre versanti, alla realizzazione di una serie di opuscoli; attualmente è in fase di realizzazione una guida in cui vengono descritti cinquanta itinerari a tema sui tre versanti dell'Espace Mont-Blanc.

COORDINAMENTO E PARTECIPAZIONE
Alcuni dei progetti della Conferenza Transfrontaliera Mont-Blanc hanno ottenuto un riconoscimento europeo e sono stati cofinanziati nell'ambito di programmi comunitari come Interreg e Life. È il caso, per quanto riguarda le realizzazioni nel campo della promozione di un "turismo sostenibile", del progetto transfrontaliero per la valorizzazione dei sentieri a tema e, in ambito valdostano, del programma volto a qualificare la fruizione delle valli Veny e Ferret di Courmayeur.
In questi progetti la Conferenza privilegia la ricerca del coinvolgimento di tutti gli attori interessati affinché l'attuazione delle iniziative abbia il massimo di ricadute a livello locale.

 

SCHEMA DI SVILUPPO SOSTENIBILE DELL'ESPACE MONT BLANC
Tra i prossimi impegni della Conferenza Transfrontaliera figura la predisposizione dello Schema di Sviluppo Sostenibile del territorio del Monte Bianco: uno strumento di programmazione e pianificazione delle attività sul territorio la cui elaborazione è stata richiesta alla Conferenza dai Ministeri dell'Ambiente francese, italiano e svizzero. Lo schema sarà costituito a partire dagli studi di settore condotti sui temi dei milieux sensibles, dei trasporti, del turismo, dell'agricoltura di montagna e dovrà essere integrato con normative e orientamenti emanati a livello locale, nazionale e internazionale in materia di pianificazione territoriale e di sviluppo sostenibile in ambito alpino. Esso sarà ispirato a dei principi organizzativi generali tra cui spicca il coinvolgimento degli attori locali, e conterrà in dettaglio obiettivi; temi prioritari; definizione dei criteri ambientali, economici e sociali; condizioni per la messa in opera e programmi d'azione in riferimento alla gestione del territorio dell'Espace Mont-Blanc.


   
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