L'AMBIENTE COME RISORSA
Gli inviti a risparmiare l'acqua sono ormai diventati quotidiani. Il termine risparmiare racchiude perĂ² significati diversi, ciascuno dei quali porta ad azioni differenti.
RISPARMIO IDRICO INTEGRATO
di Raffaele Rocco
I ghiacciai costituiscono un’importante riserva idrica. In foto, il ghiacciaio del Miage.Negli ultimi anni anche in Valle d'Aosta sono emersi segnali di possibili conflitti di uso delle acque. Fenomeni di inquinamento e sviluppo antropico hanno evidenziato necessità spesso contrastanti tra loro e le risorse non sembrano più sufficienti per soddisfare il fabbisogno.
La realtà storica valdostana descrive una situazione nella quale la crescita della domanda di acqua, conseguente ad un progressivo aumento dell'antropizzazione del territorio, si è tradotta in una stratificazione nel tempo di punti di captazione e di scarico dei reflui, con un inevitabile depauperamento quali-quantitativo della risorsa. Al momento, risultano sempre più evidenti i segnali di possibili conflitti tra utilizzatori diversi, il sovradimensionamento di alcuni prelievi, non più giustificati dagli attuali meccanismi produttivi, ed il ricorso in alcune aree alle risorse idriche sotterranee.
Tutti ricordano l'estate del 2003, quando particolari condizioni meteorologiche hanno determinato una forte riduzione degli apporti pluviometrici tramite le piogge e le nevicate e le elevate temperature estive hanno aumentato notevolmente la richiesta di acqua per usi diversi. Quell'anno si parlò diffusamente di siccità, cioè del manifestarsi un fenomeno climatico temporaneo e/o periodico.
In altri casi, si ha una mancanza di acqua o per guasti alle condutture, per problemi di inquinamento, per ragioni varie, oppure perché la disponibilità idrica non riesce a coprire tutte le richieste.
Le acque di un torrente in Val d’Ayas.Casi diversi, quindi, determinati da cause varie, in generale, collegabili con l'azione dell'uomo e con la gestione delle risorse idriche o dell'ambiente, nel caso dei fenomeni derivanti dal cambiamento climatico.
Gli inviti a risparmiare l'acqua sono ormai diventati quotidiani. Il termine risparmiare racchiude però significati diversi, ciascuno dei quali porta ad azioni differenti: limitare l'uso, consumare con parsimonia, evitare di…, conservare...
La disponibilità di risorse idriche a livello regionale è teoricamente sufficiente a coprire qualunque richiesta attraverso specifiche reti infrastrutturali di trasporto e di utilizzo, che permettono di rendere disponibili tali risorse sulla quasi totalità del territorio regionale.
Il Piano regionale di tutela delle acque, approvato nel febbraio del 2006, ha definito azioni di governo delle risorse idriche volte a garantire il giusto equilibrio tra il soddisfacimento del fabbisogno idrico per lo sviluppo economico e sociale e la tutela dello stato ecologico naturale.
L'obiettivo fissato è quello di garantire un'adeguata disponibilità idrica, cioè in quantità tali da soddisfare il fabbisogno degli esseri umani e degli ecosistemi, non attraverso la sola ricerca di nuove fonti di approvvigionamento, bensì anche attraverso l'attuazione di politiche ispirate al risparmio, al riutilizzo e all'uso razionale, che globalmente possono aumentare le disponibilità teoriche.
Il settore del consumo umano è, per la sua importanza e specificità, quello per il quale la normativa sulla qualità è più dettagliata e vincolante, oltre che essere in continua evoluzione verso limiti sempre più rigorosi. La richiesta civile, oltre a registrare un costante aumento dal punto di vista quantitativo, diventa, infatti, sempre più esigente da un punto di vista qualitativo, con una conseguente e sempre maggiore difficoltà nel far fronte al fabbisogno.
Nel settore dell'agricoltura le esigenze idriche sono strettamente connesse con i tipi di colture e soprattutto con le modalità di irrigazione adottate - a scorrimento o a pioggia. L'attuale trasformazione dei sistemi di irrigazione, determinata in particolare dall'evoluzione economica e tecnologica in atto nel settore, è orientata al risparmio idrico e quindi da supportare e incentivare. Rimangono, però, aperte le questioni di ordine culturale derivanti dalla necessità di contemporanea evoluzione amministrativa dei diritti di derivazione, riconosciuti per quantitativi di acqua maggiori di quelli oggi necessari, che sono invece ritenuti dai detentori dei diritti come acquisizioni immutabili.
Tra gli altri usi la produzione di energia elettrica rappresenta sicuramente quello più idroesigente per le modifiche che introduce nel reticolo idrografico, ma è anche quello a più elevato ritorno economico, risultando quindi strategico per l'economia valdostana.
In rapida crescita risultano infine le richieste per l'innevamento programmato delle piste di sci, altro settore importante dell'economia regionale, che si collocano tuttavia temporalmente nel periodo di minore disponibilità idrica, in inverno.
Il Piano regionale di tutela delle acque ha quindi individuato come prioritari:

- la riduzione dei fabbisogni, intesi come domanda di prelievo di risorse idriche dai corpi idrici superficiali e sotterranei, che deve essere posta in relazione diretta con le esigenze effettive ed irrinunciabili per quel particolare impiego. Risulta fondamentale a tali fini la modulazione del prelievo e la determinazione immediata dei quantitativi derivati che non solo consentono di controllare la portata estratta rispetto a quanto previsto dal disciplinare di concessione, ma garantiscono anche la riduzione dei prelievi a quanto effettivamente necessario, limitando gli sprechi;

- il razionale utilizzo delle risorse, inteso come l'impiego dei soli quantitativi effettivamente indispensabili con le caratteristiche di qualità strettamente necessarie per quell'uso particolare; a tale fine la manutenzione, l'adeguamento, il completamento e la nuova realizzazione di opere di captazione e di distribuzione delle acque per i diversi usi e per il trattamento delle acque reflue permettono di ridurre le perdite nei sistemi di adduzione-accumulo-distribuzione e di consegnare il giusto quantitativo di acqua là dove effettivamente serve;

- l'uso multiplo delle risorse attraverso il riciclo delle acque nei cicli produttivi e il recupero delle risorse utilizzate, ma ancora idonee dal punto di vista qualitativo per usi diversi, e l'impiego successivo per usi diversi, ma compatibili, degli stessi quantitativi derivati (quali ad esempio quello energetico e agricolo).

Per conseguire tali risultati nei prossimi mesi sarà approvato un programma di interventi nei settori dell'approvvigionamento idropotabile e del trattamento dei reflui idrici del valore complessivo di 180 milioni di euro, per permettere la concreta realizzazione di quanto previsto dal punto di vista infrastrutturale.
Per quanto riguarda i prelievi idrici è stata avviata la riorganizzazione delle derivazioni e in tutte le istruttorie per il rilascio delle autorizzazioni a prelevare acqua pubblica i principi di risparmio e razionale utilizzo costituiscono il riferimento della valutazione.
La Compagnia Valdostana delle acque ha iniziato il rilascio delle portate di deflusso minimo vitale in attuazione del piano di sperimentazione concordato con la Regione.
Si tratta di iniziative aventi caratteristiche diverse, aventi tutte un contenuto di elevata concretezza, e tutte finalizzate a garantire una gestione più efficiente del bene acqua nella nostra regione.
A tali iniziative si aggiunge anche la pubblicazione periodica del bollettino idrologico, cioè del bilancio delle risorse idriche disponibili ogni dieci giorni circa nei periodi più critici e a cadenza mensile negli altri periodi. Tale bollettino è disponibile sul sito internet della regione nella parte dedicata al territorio e ambiente, nelle pagine del Centro funzionale.
È stato così imboccato un percorso per un uso sostenibile della risorsa idrica che nei prossimi anni porterà a modificare, anche concretamente, gli usi e le abitudini, nel rispetto della tradizionale capacità di gestione delle acque che è sempre stato un patrimonio culturale importante per la nostra regione.
   
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