ASSESSORE BILANCIO, FINANZE E PATRIMONIO

Ego Perron

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Ego PerronIl 2015 si è collocato ancora in un contesto economico-finanziario particolarmente difficile e, in questa fase di crisi, in un clima generale di sfiducia e di sempre maggiore diffidenza verso la politica e le istituzioni. Uno degli obiettivi cui, come Amministrazione regionale, abbiamo cercato di tendere è il mantenere un legame di rispetto e di fiducia con i cittadini e con la comunità, cercando di intensificare l’azione di razionalizzazione e di contenimento della spesa, a favore della salvaguardia di un adeguato livello di servizi, a tutela della collettività valdostana senza ulteriori gravami fiscali su famiglie e imprese.

Tre gli assi sui quali si è declinata l’attività nel corso del 2015: efficienza dei processi, sostegno delle entrate, sostegno allo sviluppo e dell’occupazione.

In quest’ottica si è lavorato per dare un nuovo modello di organizzazione alla macchina amministrativa, per continuare a dare risposte concrete alle aspettative della gente, pur nella consapevolezza che occorre continuare a contribuire alla riduzione del debito pubblico, ma con l’auspicio che questa nuova riorganizzazione faccia rivivere i valori dell’autogoverno ed in particolare quello dell’Autonomia.

A sostegno degli investimenti da parte delle piccole e medie imprese, è stato attivato un indebitamento con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per un importo iniziale di 40 milioni di euro. Si è trattato di un complesso lavoro di relazione con la BEI, un lavoro che ha permesso di compiere  un’importante azione a sostegno del sistema economico regionale, dando certezza e solidità agli investitori, con risorse a condizioni di tasso certe e fisse.

Particolarmente rilevante è stato il raggiungimento dell’accordo firmato con lo Stato a luglio 2015 che ha previsto un ampliamento di 60 milioni di euro del tetto di spesa per il 2015 e la regolazione delle controversie e i rapporti finanziari pendenti, nonché il trasferimento di 120 milioni di euro da destinare, in parte, al pagamento degli oneri per il servizio ferroviario del periodo 2011-2015.

L’attività dell’Assessorato Bilancio, finanze e patrimonio è innanzitutto un’attività di servizio e supporto alle diverse strutture. Un’attività che nelle condizioni di difficoltà economica assume un ruolo effettivamente cruciale. L’elaborazione dei bilanci di previsione, del rendiconto del disegno di legge di assestamento, l’elaborazione del bilancio di gestione, il monitoraggio della cassa, i pareri di copertura finanziaria su tutti i provvedimenti legislativi, i controlli di regolarità contabile su tutti gli atti dell’amministrazione, la processazione di tutti gli incassi e dei pagamenti, il monitoraggio del patto di stabilità, lo svolgimento di interfaccia con la sezione regionale della Corte dei Conti, hanno rappresentato nel 2015 una vera e propria sfida che abbiamo vinto.

Il bilancio regionale per l’anno 2016 pareggia nell’importo complessivo di euro un miliardo e 358 milioni  di euro  (compresivi delle contabilità speciali e le partite di giro). Le risorse al netto del contributo per il risanamento della finanza pubblica e del rimborso dei prestiti sono pari a 942 milioni di euro. Con questo bilancio la Regione ha ripreso ad investire. Investimenti finalizzati alla ripresa economica, con interventi non solo concentrati in grandi opere ma distribuiti sul territorio. E credo si possa dire che è il primo messaggio positivo e di prospettiva per il prossimo anno.

Questa è la chiave di volta per reagire ad una situazione economica recessiva: riprendere ad investire. Lo dobbiamo fare tutti: lo devono fare le imprese e le famiglie, ma per attivare questo circolo virtuoso la prima che deve agire è l’amministrazione regionale, per il ruolo evidente di stimolo, di propulsione, di traino che questa ha all’interno del sistema economico, ma più in generale, all’interno del sistema Valle d’Aosta e di tutta la comunità che rappresenta.

Una realtà socio-economica che necessita quindi di investimenti e le cui linee strategiche e di orientamento hanno come obiettivo primario il reperire fondi per proseguire le attività già avviate, ma soprattutto creare nuove progettualità e aprire percorsi per permettere nuovi interventi concreti che siano volti ad un reale rilancio finalizzato allo sviluppo di un’economia che, diversamente, proseguirebbe la sua dinamica involutiva e di contrazione.

Quindi investimenti, in vari settori, che siano da volano non soltanto per l’edilizia ma per tutte le attività strategiche della Valle d’Aosta: penso in prima battuta al turismo. Turismo che è infatti la sintesi e lo sviluppo di tante realtà economiche e culturali della nostra regione. Turismo che include nella sua accezione più ampia i beni culturali e ambientali, ma che passa attraverso la valorizzazione e il sostegno delle tante professioni che fanno del loro lavoro l’accoglienza e la promozione delle bellezze e delle peculiarità del nostro patrimonio. Un patrimonio che possiamo mantenere e potenziare attraverso investimenti, volti alla cura e alla tutela del territorio. Investimenti che si concentrano nel mondo agricolo, ma anche nelle varie operazioni di salvaguardia e di sicurezza del suolo. Investimenti che non trascurano  l’industria, che attraverso la garanzia di interventi regionali mirati deve trovare una sua eccellenza e una propria sostenibilità, attraverso la ricerca e l’innovazione.

Abbiamo però voluto mantenere quell’investimento che riteniamo fondamentale e che ci distingue da tante altre realtà nazionali: l’investimento a favore della nostra comunità, di tutti i Valdostani, partendo dai giovani. Gli interventi contemplano le nostre scuole, per un sistema scolastico attento anche ai più deboli e che sappia dare le basi a tutti i ragazzi per la loro formazione, per renderli cittadini capaci di costruirsi da soli il proprio percorso di vita e di lavoro. Al tempo stesso, favorire un’attenta cura ai nostri anziani, per una rete di servizi accessibili anche nei piccoli centri di montagna, per una sanità sempre all’altezza dei servizi erogati a tutti e su tutto il territorio. Tutto questo significa sicurezza sociale. A tutto questo abbiamo lavorato e per tutto questo proseguiremo il nostro impegno. E tutto questo ancora ci contraddistingue, come modello di autogoverno volto alla gestione di un sistema efficace e efficiente, da sempre finalizzato al mantenimento di uno stretto contatto con il proprio territorio.