RECENSIONI
RECENSIONI

Assessorato dell'Istruzione e Cultura - Direzione Politiche educative, Lo stagno alternativo - come (e perchè) far nascere e crescere un piccolo biotopo selvatico in ambito scolastico.

Si tratta di un dossier elaborato specificamente per un corso di aggiornamento per insegnanti di scuola elementare che si terrò nel maggio 2000 ad Aosta; il corso si intitola UNO STAGNO DIDATTICO (Dalla teoria alla pratica). L'opera parte dalla considerazione che uno stagno è un ambiente naturale ricco e variato e nello stesso tempo, presentando dimensioni ridotte, si presta ad un approccio didattico non troppo difficoltoso anche con dei bambini piccoli.
Una analisi della attuale situazione delle zone umide di fondovalle lungo il corso della Dora mette tuttavia in drammatica evidenza la loro quasi totale scomparsa e causa di bonifiche, arginature e interventi vari: paradossalmente le zone umide di maggior pregio naturalistico oggi presenti sul fondovalle, tra cui una protetta come Riserva Naturale, sono di origine antropica (laghi di cava rinaturalizzati).
Tutto questo non può che portare ad una rarefazione delle specie adattate agli ambienti umidi: in un capitolo dal titolo forse un po' provocatorio "più stambecchi che rane (e nessuna raganella) si fa il punto della situazione critica di estinzione già avvenuta o in procinto di verificarsi per numerose specie sia vegetali, sia di fauna cosiddetta "MINORE".
La seconda parte del dossier propone la realizzazione pratica di uno stagno fornendo tutte le notizie utili dal punto di vista delle dimensioni, dei materiali e della localizzazione.
Non manca un capitolo sull'operazione senz'altro di maggior coinvolgimento per i ragazzi: l'inserimento degli ospiti, dapprima vegetali, poi animali. La semplice presenza di acqua stagnante favorirà la comparsa spontanea di alcune specie; altre invece dovranno essere introdotte, gli anfibi ad esempio sotto forma di girini, per poterne osservare sviluppo e crescita.
Una appendice fornisce una carta d'identità di alcune specie tra le più significative con cui si viene in contatto durante l'attività. Oltre che ai partecipanti al corso il dossier verrà fornito agli insegnanti ed agli educatori che ne faranno richiesta a: Assessorato dell'Istruzione Cultura - Direzione Politiche educative - Via Crétier, 4 - 111000 Aosta.

www.netvallée.it/lagolod
Il sito ospita i risultati di un'attività di educazione ambientale nell'anno scolastico 1997/98 della classe IIA della scuola media di Châtillon. Il lavoro dunque si è articolato su due fronti: quello di studiare e descrivere una zona umida della bassa Valtournenche da un lato, quello di mettere in rete i risultati dall'altro.
L'interessante esito di questo lavoro, dal titolo l'eau de Lod - studio di un ecosistema e proposta di salvaguardia è disponibile in Italiano, francese ed inglese.
Nel sito si possono trovare, oltre ad una presentazione degli autori, le motivazioni che hanno portato alla scelta del lago di Lod, 1400 metri nel comune di Antey, come zona umida da studiare e "proteggere", nonché la descrizione delle osservazioni svolte dai ragazzi. Alcune pagine sono dedicate ad una serie di schede sulle principali specie vegetali ed animali presenti. Durante l'attività sono state anche fatte le analisi di alcuni parametri delle acque della zona umida, puntualmente riportate in una tabella. Un sito interessante da visitare sia per scoprire l'esistenza di un laghetto di media quota non particolarmente noto, sia come esempio di attività di educazione ambientale in quanto collega l'educazione ambientale e la conoscenza della natura con un tema come internet che sta diventando sempre più coinvolgente per i ragazzi.

Le risposte dei lettori
Riportiamo l'esito del sondaggio operato fra i lettori di ENVIRONNEMENT in merito agli argomenti trattati e alle modifiche apportate a partire dal n. 7.
A proposito della nuova impostazione la totalità delle risposte è risultata favorevole, così come lo è stato riguardo al tipo di linguaggio usato negli articoli pubblicati. Quanto ai temi affrontati, la preferenza è andata a quelli che trattano di natura, flora e fauna, a quelli relativi all'attività dell'Amministrazione regionale e all'educazione ambientale. Infine alcuni lettori hanno proposto di ampliare, i seguenti argomenti:

· Itinerari alpinistici, escursionistici ed enogastronomici, con approfondimenti sulla flora locale e notizie sul suo uso passato e attuale;
· Parchi, con particolare riferimento a quello del Gran Paradiso e alla sua fauna; visite e/o manifestazioni artistiche o culturali interessanti (es.: santuari valdostani)

Le pubblicazioni disponibili
1) La Marmotta in Valle d'Aosta, Grimod, Bassano, Tarello, Tipografia La Vallée - Aosta 1991
2) A naso in su e in giù - Quattro stagioni per una giovane volpe, R. Bessi, C. Seganfreddo, Tipografia Valdostana - Aosta 1992
3) Più ambiente - Vademecum ecologico, Tutino, Consiglio, Clemente, Tipografia Valdostana - Aosta 1994
4) Rapaci e inquinamento ambientale, W. Tarello, Tipografia Duc - Aosta 1995
5) Les Iles di Saint Marcel, a cura di C. Trèves e M. Bovio, Musumeci - Quart (AO) 1996
6) Rettili e anfibi della Valle d'Aosta (nuova edizione), R. Bessi, Tipografia ITLA, Aosta - 1997
7) Mont Avic - Parco naturale regionale, estratto dalla Rivista della Montagna n. 204 settembre 1997

   
Pagina a cura dell'Assessorato territorio, ambiente e opere pubbliche © 2024 Regione Autonoma Valle d'Aosta
Condizioni di utilizzo | Crediti | Contatti | Segnala un errore