RISERVA NATURALE
Il comune di Fontainemore ha avviato un progetto per uno sviluppo turistico del suo territorio centrato sulla natura e sui prodotti tipici.
MONT MARS MON FUTUR
di Giorgio Caniglia
Il centro visitatori della riserva naturale.In tutto l'arco alpino ed in particolare nella Valle d'Aosta è ormai diffusa la consapevolezza che riuscirà a rimanere sul mercato turistico solo chi saprà offrire qualità. È improbabile che in questo settore nei prossimi decenni vi sia un forte sviluppo quantitativo. La vera sfida che molti hanno colto, o dovranno cogliere, sta nel ridurre gli impatti del turismo per poter nuovamente garantire al turista silenzio, genuinità, cordialità, paesaggi intatti. La maggior parte dei turisti, oggi, non è più disposta a ritrovare in montagna la stessa confusione che la assilla tutto l'anno in città.
È a questo scenario che il Comune di Fontainemore ha fatto riferimento nel pensare e progettare lo sviluppo turistico del suo territorio. Un territorio, peraltro, collocato in una valle ad alta vocazione turistica con località prestigiose, ma contrassegnato da un lento esodo dei suoi abitanti soprattutto delle giovani generazioni.
Mont Mars Mon Futur è stato il nome dato a questo progetto che vede nella riserva del Mont Mars l'elemento preminente su cui puntare per far conoscere questo territorio e caratterizzare la proposta; ma che vede nel contempo altre significative iniziative: sempre coerenti con l'idea di un turismo centrato sulla natura e sui prodotti tipici.
Quella del Mont Mars è la più estesa riserva naturale regionale della Valle d'Aosta (vedi l'articolo di Francesco Prinetti su ENVIRONNEMENT n. 3); istituita nel 1993 per volere del Comune di Fontainemore e dell'Amministrazione Regionale, si estende per quasi 400 ettari sul versante sinistro della bassa valle del Lys alla testata del vallone solcato dal torrente Pacoulla. Il suo confine superiore è la cresta spartiacque tra Valle d'Aosta e Biellese con la cima del Mont Mars a 2600 m. Il punto più basso è a 1670 m. Particolarmente interessanti sono gli ambienti umidi creati dai numerosi laghetti.
Oltre che per il valore paesaggistico, questa riserva si caratterizza per la notevole varietà della flora per merito dei suoi diversi ambienti.
Nella parte bassa della riserva, sono presenti le latifoglie miste ai lanci; nelle zone più umide, gli abeti bianchi e gli ontani verdi; nelle zone dei pascoli, l'amica montana, la genziana porporina, la nigritella; nei pendii ripidi e soleggiati, il giglio di monte. Nelle vicinanze del Lé Lounc, il doronico austriaco ed il semprevivo a fiori grandi tra i più caratteristici della zona; galleggianti nel laghetto, il ranuncolo acquatico ed il coltellaccio natante. Tra rocce e pietraie, la felcetta crespa, la campanula incisa; dove cambia il substrato roccioso, la stella alpina e l'astro alpino.
Molti i sentieri che si possono percorrere: tra tutti il più famoso - oltre che bello ed interessante dal punto di vista naturalistico - è quello che viene percorso da quasi 500 anni, ogni 5 anni, dai pellegrini nella processione al Santuario della Madonna nera di Oropa. Il sentiero nella riserva passa dal Lé dou Vargno e giunge ai 2259 m. del Col da Barma; molto più impegnativa la processione che si ripeterà quest'anno il 29 e 30 luglio. Partirà a mezzanotte dalla cappella del Pillaz, una delle frazioni alte di Fontainemore, e raggiungerà il Col da Barma alle prime luci dell'alba, giungendo alle 12 al Santuario, per ritornare il giorno dopo sullo stesso percorso.
Gli interventi che sono stati ipotizzati all'interno della riserva per la sua valorizzazione sono di riutilizzo di edifici esistenti attraverso ristrutturazioni. Tra questi, il recupero degli edifici al Lé Lounc per ripristinare la funzione d'alpeggio; la creazione di una struttura per il turismo giovanile - tipo ostello - a fini didattici e di ricerca; la destinazione dell'edificio al lago della Barma - una volta al-peggio - a rifugio alpino. Quest'ultimo intervento si lega anche ad un importante intervento per la valorizzazione di tutta la valle di Gressoney: la realizzazione di una nuova Alta Via che collegherà Gressoney alla Valle della Dora per poi risalire sino a Champorcher; un percorso (in via di definizione) che passerà per la riserva con una possibile variante per esperti che permetterà di salire sino alla vetta del Mont Mars.
Un'iniziativa questa della nuova Alta Via di cui si riparlerà di certo: in questo modo infatti si "chiuderà" il cerchio delle Alte Vie con un percorso unico al mondo: le Grand Tour Vallée.
La riserva naturale avrà presto il suo centro visite: localizzato in località Ger, non lontano dalla strada regionale per Gressoney, verrà terminato questo è l'obiettivo alla fine di quest'anno.
Oltre che ospitare i locali a servizio della riserva, verrà dotato di una innovativa zona mostre e di una sala polifunzionale estremamente flessibile nell'utilizzo. Lo scopo del centro visite è quello, innanzitutto, di divulgare le conoscenze relative alla riserva per il pubblico più ampio; poi quello di essere il punto informativo sulla riserva e su tutte le altre occasioni per un turismo naturalistico. Attenzione particolare verrà data alle necessità del mondo della scuola con le attività dei laboratori. Ma la versatilità dell'edificio permetterà anche di ospitare convegni, spettacoli teatrali e musicali. Una struttura a disposizione di tutti i comuni della zona.
Il progetto Mont Mars Mon Futur, come si è detto, vede l'arricchimento dell'offerta, attorno all'immagine forte della riserva, con altre iniziative in sintonia con il carattere di eco-turismo. Per la stagione invernale il Comune di Fontainemore ha deciso di puntare sullo sci da fondo. Utilizzando le strade interpoderali già esistenti si può creare una concreta possibilità di praticare uno sport più in equilibrio con l'ambiente naturale. Si tratta di 5 chilometri di piste nella zona di Pian dou Coumarial che si collegano ad altre piste del Comune di Lillianes. Qui saranno realizzati i servizi di supporto alla pista da fondo: ristoro, locale sciolinatura ed un ponte in lamellare per l'attraversamento facilitato della strada carrozzabile.
La zona di Pian dou Coumarial non è inserita nella riserva ma ne costituisce il naturale prolungamento; oltre al 'percorso salute' già esistente ed alla pista da fondo è questo il territorio che vedrà lo sviluppo di servizi turistici: strutture ricettive e di ristorazione; ma anche il mantenimento e lo sviluppo dell'attività agricola.
Chambre d'hôtes, table d'hôtes, agriturismo, campeggio: sono queste le forme dell'ospitalità che verranno privilegiate, anche per la possibilità di riutilizzo dei molti fabbricati esistenti in questa zona importanti anche per il loro valore storico-ambientale e che possono vedere la partecipazione degli abitanti nella creazione di questi servizi.
Il nostro turismo ha bisogno dei contadini di montagna che curino e mantengano il paesaggio rurale; degli agricoltori che hanno riscoperto le qualità e le ricchezze della montagna, che puntano su un'alta qualità dei prodotti e che, per questo, possono ottenere prezzi più alti di quelli normali. "Meno e meglio" è il motivo conduttore per la creazione di nuovi progetti in questo ambito, dove turismo e agricoltura stabiliscono una forte cooperazione.
Il turismo valorizzerà così nella gastronomia quanto verrà prodotto localmente e permetterà agli agricoltori di mantenere e sviluppare la propria attività.
L'agricoltura "industriale" della pianura ha spopolato le montagne nel secolo passato; l'agricoltura montana di qualità può invertire la tendenza.
È per questo che nel progetto Mont Mars Mon Futur il riavvio di attività agricole dentro e fuori la riserva e la conseguente realizzazione di prodotti agricoli locali di qualità assume grande rilievo: il futuro di Fontainemore passa anche da qui.

   
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