PIANO ARIA
Il traffico è una delle fonti di inquinamento dell’aria per la produzione di monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto (NOx), composti organici volatili (NMVOC) e polveri sottili (PM10 ).
INQUINAMENTO DA TRAFFICO
di Fabrizia Joly
Sfogliando le statistiche tratte dalla pubblicazione ACI “Autoritratto ACI 2005” emerge che la Valle d’Aosta è la regione con il maggior numero di veicoli per 100 abitanti (111,09 veicoli/popolazione!). Infatti, la Valle d’Aosta è la regione con il maggior rinnovo del parco veicolare d’Italia avendo il minor numero di veicoli Euro 0 circolanti e di conseguenza il maggior numero di veicoli Euro 3 e Euro 4.
Oltre a ciò, come si può evincere dalle cartine rappresentate a fianco, Aosta è la provincia con il maggior incremento del parco veicolare d’Italia.
È noto ormai a tutti che gran parte dell’inquinamento dell’aria è causato dal traffico, pochi, però, conoscono quali sono i principali inquinanti emessi in atmosfera dalla propria auto.

Gli inquinanti derivati dalla circolazione dei veicoli sono soprattutto monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto (NOx), composti organici volatili (NMVOC) e polveri sottili (PM10 ).
Essi dipendono principalmente:
• dal tipo di carburante (benzina, gasolio, GPL);
• dal tipo di veicolo (motociclo, autovettura, veicolo commerciale leggero o pesante, autobus…);
• dalla velocità media di percorrenza o dal tipo di strada percorsa (urbana, extraurbana, autostrada);
• dalla cilindrata del motore per i veicoli passeggeri e dalla portata nel caso di veicoli commerciali;
• dall’età del veicolo, o più precisamente dall’anno di costruzione.

Dal 1991 la comunità europea ha emanato una serie di direttive sull’emissione di inquinanti da parte dei veicoli. In base a queste direttive sono state individuate quattro categorie di appartenenza per gli autoveicoli e tre categorie per i motocicli e ciclomotori.
Le categorie per gli autoveicoli destinati al trasporto di persione e di merci sono:

pre-EURO 1: indica i veicoli “non catalizzati” a benzina e i veicoli “non ecodiesel”;
EURO 1: impone l’adozione della “marmitta catalitica”;
EURO 2;
EURO 3;
EURO 4.

Mentre le categorie per i motocicli e i ciclomotori sono:

EURO 1;
EURO 2;
EURO 3.


Principali inquinanti derivanti dal traffico in Valle d’Aosta

I grafici riportati a lato indicano la variazione di emissione dei vari inquinanti secondo la “normativa Euro” di riferimento. I dati sono tratti dall’inventario regionale delle emissioni in atmosfera (aggiornato al 2004).
L’inventario di emissioni è una stima quantitativa degli inquinanti introdotti nell’atmosfera da sorgenti naturali e/o da attività antropiche, considerando la loro ripartizione territoriale, la loro evoluzione nel tempo ed una caratterizzazione puntuale delle sorgenti più significative. Si parla di una stima in quanto le variabili coinvolte sono così numerose che non è possibile condurre un calcolo preciso.
Per i veicoli a benzina i valori si riferiscono ad auto a benzina con una cilindrata che va dai 1400 cc ai 2000 cc in un tratto urbano.
Per i veicoli diesel i valori si riferiscono ad auto con una cilindrata inferiore a 2000 cc in un tratto urbano.

Attraverso la modellistica è stato possibile calcolare le emissioni dovute al traffico e riferirle ad ogni porzione del territorio regionale (con maglie di 500 m di lato).
Sulla cartina raffigurata nella pagina accanto, è rappresentata la distribuzione spaziale delle emissioni di ossido di azoto.
La cartina evidenzia come le aree a maggior pressione siano quelle del solco della valle principale dove sono concentrati i più grandi nuclei abitativi e le principali arterie viarie.

Sai che EURO è la tua auto?

A partire dal 1996 le carte di circolazione riportano gli estremi anche delle direttive riguardanti le emissioni, nella parte dedicata alla descrizione delle caratteristiche tecniche del veicolo.
Inoltre dal novembre 1999 le carte di circolazione stampate sul “modello unificato europeo” (con in alto a sinistra la sigla I circondata da 12 stelle) reca chiaramente indicata al rigo V.9 della “parte tecnica” la sigla della direttiva secondo la quale, per quanto riguarda le emissioni, è stato omologato il veicolo.
Sarà quindi sufficiente controllare se almeno una delle sigle in essa citate corrisponde alle direttive riportate nella tabella a fianco, per sapere a quale “Euro-norma” appartiene.
Per i veicoli nuovi di fabbrica immatricolati tra il 1993 e il 1996 può accadere che sulla carta di circolazione non sia riportata l'annotazione relativa alla direttiva europea di riferimento: in questo caso il veicolo è sicuramente EURO 1.
   
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