Aosta
L’erogazione dell’acqua potabile è una realtà piuttosto complessa che merita di essere approfondita per capire cosa sottende.
L’ACQUEDOTTO DI AOSTA
di MARCO FRAMARIN
Dirigente Servizio Idrico Integrato del Comune di Aosta

Un particolare dell’interno dell’acquedotto.Aprire l’acqua per riempire un bicchiere e berla. Un gesto che migliaia di abitanti di Aosta compiono quotidianamente in modo pressoché meccanico. Pochi riflettono, tuttavia, su quanto, dal punto di vista tecnico, lo renda possibile. La rete di distribuzione idrica del capoluogo regionale è una realtà complessa, fatta di centotrenta chilometri di condotte e di una portata di circa trecento litri al secondo. Una realtà in cui, oltre a meccanismi idraulici consueti, intervengono moderne tecnologie, come quelle cui fa ricorso il telecontrollo, utilizzato per il monitoraggio continuo, dagli uffici di via Parigi n. 196, della rete. Una realtà che merita di essere approfondita, per capire meglio cosa sottende all’erogazione dell’acqua potabile.
 

Un po’ di storia

L’acquedotto municipale di Aosta nasce nel 1887, sfruttando il subalveo del torrente Buthier, in località Saumont. Quell’acqua conteneva, tuttavia, delle impurità e fu necessario cercare una risorsa alternativa, individuata nella sorgente di Entrebin. L’opera di captazione, inaugurata nel 1930, si rivelò però meno produttiva di quanto ipotizzato e fu quindi necessario rimettere in funzione il vecchio impianto di Saumont. Quest’ultimo venne comunque dismesso non appena si rivelò possibile iniziare lo sfruttamento della falda freatica alimentata dal bacino della Dora Baltea, con l’inaugurazione, nel 1934, del pozzo in località “Giardini pubblici”.
 

L’attualità

Quell’innovazione nelle modalità di approvvigionamento idrico segnò la “svolta” sulla quale è stata imbastita l’implementazione della rete in funzione oggi. Sostanzialmente, sul territorio è presente un sistema che comprende vasche di carico alimentate da sistemi di pompaggio in successione. Ciò è dovuto al fatto che le alimentazioni principali si trovano nella parte bassa della città e che la conformazione geografica del territorio è particolare, visto che le utenze da servire spaziano dai 550 metri sul livello del mare del capoluogo ai 1200 metri delle zone collinari. La rete è pertanto organizzata in zone indipendenti (ovest, centro, est, Excenex- Arpuilles e Porossan), rispondenti a molteplici “schemi distributivi” dell’acqua (da immaginare quali sottoinsiemi dell’impianto complessivo). Ultimamente, la continuità dell’erogazione dell’Acquedotto della Comunità Montana Grand Combin nei serbatoi di Arpuilles e Porossan ha consentito di ripristinare quello che dovrebbe essere il normale funzionamento di un acquedotto, da monte verso valle, diminuendo il suo costo energetico e mantenendo i pompaggi in successione per le situazioni di emergenza.
 

Bibian

Si tratta della parte d’impianto dalla quale viene servita la porzione maggiormente significativa della città di Aosta (oltre a contribuire al rifornimento di alcuni degli schemi esterni che vedremo in seguito). Essa è dominata altimetricamente dal serbatoio Bibian, alimentato dal sistema dei pozzi Cogne n. 3, Cogne n. 19, Giardini, Solarolo, Ex-Prato Fiera, Ex-Birreria che pescano la risorsa idrica in falda (a profondità oscillanti tra i 30 e i 50 metri). Dal punto di vista del funzionamento del sistema, l’acqua viene pompata direttamente in rete dai pozzi attivi, secondo una configurazione imposta dal livello idrico nella vasca di Bibian e comandata dal sistema di telecontrollo installato negli uffici dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Aosta.
 

Montfléury – Pont d’Avisod – Pléod

Questa componente dell’acquedotto cittadino è imperniata sul pozzo Montfléury che pompa direttamente l’acqua in rete, mentre una parte della portata raggiunge la vasca di Pont d’Avisod. Essa può fornire, in caso di necessità, la risorsa idrica anche alla zona di Pléod.
 

Zona Est

Tale definizione include la regione Beauregard e la parte bassa della frazione di Porossan. Il serbatoio situato in loc. Busseyaz, della capacità di 1.000 mc, che assicura la distribuzione dell’acqua nella zona, è alimentato dalla rete cittadina tramite una stazione di pompaggio che si trova in via Signori di Quart. Anche la stazione di via Pasquettaz può intervenire per rifornire le stesse zone, nel caso in cui il telecontrollo lo richieda.
 

Borgnon

Ad approvvigionare questo serbatoio ed il distretto corrispondente è l’acqua proveniente dalla sorgente di Entrebin e dall’Acquedotto della C. M. Grand Combin, passando dal serbatoio di Talapé. In caso di necessità, è attivabile il sollevamento dal serbatoio di Bibian. La “Vasca alta”, così viene chiamata, serve la parte più elevata della città di Aosta (a monte del serbatoio di Bibian), compresa la zona di Collignon. Inoltre, viene utilizzata per fornire acqua alla zona di Saraillon e Les Fourches.
 

Talapé

La vasca del serbatoio ivi situato viene alimentata normalmente dal serbatoio di Entrebin che raccoglie le acque dell’omonima sorgente e una parte della portata assicurata dall’Acquedotto della Comunità Montana Grand Combin. Anche in questo caso esiste la possibilità che il sollevamento da Borgnon intervenga in caso di bisogno.
 

Excenex - Arpuilles – Entrebin

L’acquedotto della C. M. Grand Combin assicura l’alimentazione più importante al serbatoio di Arpuilles, che in caso di necessità può ricevere l’acqua della sola sorgente di Entrebin oppure l’acqua proveniente dalla sequenza dei sollevamenti Bibian- Borgnon-Talapé-Entrebin). Il serbatoio di Arpuilles viene utilizzato per servire tutta la zona a valle (Arpuilles-capoluogo, Entrebin, Vignoles, Champailler nonché Pléod), ma anche per fornire acqua, rilanciandola verso l’alto, alle frazioni di Seyssinod, Gioannet, Laravoire, Ossan ed Excenex, il cui serbatoio è posto a quota 1200 m s.l.m.
 

Pléod

È l’ultimo serbatoio realizzato in ordine di tempo (2005) e serve per fornire la risorsa idrica nella zona omonima ricevendo l’apporto necessario dalla rete di distribuzione che fa capo al serbatoio di Arpuilles. In caso di bisogno, viene anche attivata la stazione di pompaggio annessa al serbatoio di Pont d’Avisod.
 

Porossan

La frazione riceve acqua, in via esclusiva, dall’acquedotto della comunità montana “Grand Combin”, attraverso il quale viene rifornito il serbatoio in località Tramail.
 

La qualità dell’acqua

L’Amministrazione comunale provvede (mediante gli autocontrolli periodici previsti dalla normativa) ad analisi mensili dell’acqua della propria rete in 25 punti variamente distribuiti sul territorio che comprendono obbligatoriamente tutti i punti di alimentazione e stoccaggio ed alcuni punti lungo la rete di distribuzione. La buona qualità della fornitura è stata certificata anche da fonti qualificate esterne al Comune. In particolare, nell’ambito della campagna “Bevi l’acqua di casa”, la rivista indipendente “Altroconsumo” ha effettuato, nel maggio 2009, analisi su campioni degli acquedotti di varie città italiane, tra le quali Aosta. Di assoluta validità i risultati riscontrati. In evidenza, su tutti i valori monitorati, l’assoluta assenza di clorito, di ferro e piombo e di tricloroetilene. Acqua che, per concludere, può essere erogata e consumata nella massima tranquillità.

   
Pagina a cura dell'Assessorato territorio, ambiente e opere pubbliche © 2024 Regione Autonoma Valle d'Aosta
Condizioni di utilizzo | Crediti | Contatti | Segnala un errore