Aosta
L’ intervista al sindaco di Aosta Bruno Giordano introduce questo numero monografico dedicato al capoluogo della regione autonoma Valle d’Aosta.
INTRODUZIONE
intervista a cura di STEFANIA LUSITO

La città di Aosta si caratterizza per lo sviluppo morfologico tale da presentare ambienti dalle caratteristiche diverse tra loro. Quali ritiene siano, in ottica ambientale, i punti di forza del territorio urbano?
Aosta presenta una parte pianeggiante e una porzione di territorio collinare. La compresenza di queste realtà è già, di per sé, un punto di forza. Al centro che ospita testimonianze storiche dalla bellezza indiscussa (e alle quali l’Amministrazione comunale attribuisce un’elevata importanza in termini di promozione del territorio) nonché aree verdi concepite e curate per trovare un momento di relax, si affiancano le frazioni, nelle quali la vita scorre ancora secondo i ritmi dell’agricoltura e dell’allevamento, pratiche in cui affonda le sue radici la cultura valdostana. Un mondo assolutamente a portata di mano di residenti e visitatori, anche grazie a una rete di sentieri efficiente e ben mantenuta. Non può poi essere trascurato, in un’analisi del genere, ciò che consideriamo il nostro comprensorio naturale, a soli venti minuti dalla città grazie ad un’agevole telecabina, rappresentato da Pila. Un luogo che, d’inverno, mette a disposizione un domaine skiable qualificato e, nelle stagioni non innevate, permette un’esperienza naturalistica di tutto rispetto. Nell’insieme, ritengo che la possibilità di godere di un “bouquet” del genere, sufficientemente variegato, costituisca un valore aggiunto, che siamo lieti di offrire.

Quali sono stati, in questi anni, i problemi di carattere ambientale che si sono presentati?
L’episodio più vicino nel tempo è costituito dall’alluvione del 2000, con le conseguenze che tutti ricordiamo nel quartiere Dora. Tale evento ha imposto di trarre una lezione, da più punti di vista. Per quanto riguarda le opere pubbliche, il Comune, oltre a destinare risorse specifiche per il ripristino dei danni, ha rivisto alcune progettazioni (in particolare per opere in aree suscettibili di esondazione, come il parco Saumont). Sul piano della capacità di reazione, invece, siamo stati chiamati a sviluppare sempre di più e meglio l’apparato comunale di Protezione Civile. Sul territorio erano già presenti esperienze importanti, come quelle rappresentate dai vari distaccamenti dei Vigili del Fuoco volontari, ma l’Amministrazione comunale ha dovuto approfondire la capacità di interpretare il ruolo di coordinamento nel caso di emergenza. Nella scorsa legislatura è quindi cominciato un percorso, passato tra l’altro per l’adozione del regolamento del Servizio, cui ho inteso, nell’assumere le funzioni di Sindaco, impartire un’ulteriore accelerazione, sia in termini direttivi, non delegando ad altri questa materia, sia in fatto di capacità operativa, accorpando la Protezione Civile alla Polizia Locale, per una capacità di risposta sempre più elevata sul territorio.

A lato, i dati essenziali del Comune di Aosta.Il territorio del Comune di Aosta è meno direttamente coinvolto da rischi naturali rispetto al territorio di montagna. È tuttavia importante effettuare un’accurata pianificazione territoriale che tenga anche conto di altri fattori di rischio.
Per quanto riguarda Aosta, oltre al rischio di esondazione di corsi d’acqua, di cui ho già detto, vanno tenuti in debita considerazione anche i rischi derivanti dalla presenza industriale. Proprio in questo periodo siamo parte attiva, insieme alla Regione, nell’informazione alla popolazione rispetto al Piano di emergenza della società “Cogne Acciai Speciali”. Il documento, che descrive puntualmente gli scenari di rischio e le azioni da porre in essere in caso di emergenza, è scaricabile dal nostro sito e può essere oggetto di osservazioni da parte della cittadinanza. Ritengo che procedure del genere, imperniate sulla partecipazione e sulla massima trasparenza, siano alla base di una maturazione collettiva che è imprescindibile in questo settore, perché le calamità si affrontano efficacemente se tutti sono esattamente informati sul da farsi. Aggiungo, inoltre, che nella stessa ottica di trasparenza è stata recentemente emanata dal Comune un’ordinanza relativa all’amianto. Constatata la presenza, in Aosta, di coperture in eternit, per conoscere il loro stato di conservazione e valutare quindi eventuali rischi per la salute pubblica, abbiamo lanciato il censimento delle stesse. La soluzione a qualsiasi questione può essere individuata solo approfondendola.
Esulando per un attimo dalla tematica ambientale, non è scorretto dire che Aosta sta vivendo una stagione molto particolare…
È esatto. Per la città si annunciano grandi cambiamenti, sui quali è peraltro incentrato il programma di legislatura nella cui attuazione siamo impegnati. La sinergia con l’Amministrazione regionale, che ha scelto di investire risorse ingenti sul territorio cittadino (oltre centotrenta milioni di Euro, per l’esattezza), consentirà l’attuazione di opere che modificheranno profondamente non solo la fisionomia, ma anche il tessuto sociale cittadino. Penso, ad esempio, alla trasformazione della caserma “Testafochi” in campus universitario, che porterà giovani in città, con una presenza i cui effetti saranno importanti anche per la freschezza culturale da loro rappresentata. Penso, ancora, all’ampliamento dell’Ospedale ‘Parini’, che farà di quell’area della città un polo d’eccellenza sanitaria, ove ricevere cure secondo standard elevati. Penso, infine, alla realizzazione del teleriscaldamento, una scelta di coscienza ambientale, che consentirà una riduzione delle emissioni inquinanti e che consentirà risparmi importanti, rispetto ai costi dei combustibili. Contestualmente a quest’opera, resta poi assolutamente in essere il progetto del “People Mover”, ovvero un sistema di trasporto a fune sotterraneo che consentirà una disincentivazione del traffico nel centro cittadino.

Ecco, il traffico, un tema che sovente emerge nelle discussioni sui problemi di Aosta…
Non si può negare che una “questione traffico” esista ad Aosta, ma è altrettanto vero che, da essa, si può uscire solo con delle risposte concrete, che l’Amministrazione è peraltro impegnata a fornire. La prima è costituita dalla disincentivazione del ricorso al mezzo privato. Molti, ancora troppi, cittadini non conoscono a fondo le opportunità offerte dalla rete dei servizi di trasporto pubblico, che è capillare e presenta frequenze ampiamente fruibili. A ciò vanno aggiunti pure i servizi a chiamata, come “Allo Bus” e “Allo Nuit”, ancor più flessibili e studiati per incontrare sempre più le esigenze dell’utenza. A tutto ciò si affiancano quindi le varie novità in materia di sosta che l’Amministrazione sta introducendo, sia in termini di modalità di pagamento, che di nuove “zone blu”. Effetti benefici sulla circolazione sono inoltre attesi dalla prossima attivazione del sistema di indirizzamento alla sosta, così da dirigere l’automobilista, attraverso appositi pannelli elettronici, verso le aree che presentano effettiva disponibilità di posti liberi, rendendo ancora più ordinato il traffico. Insomma, quanto è possibile fare, da un punto di vista strutturale per decongestionare la viabilità cittadina è stato attivato, considerando anche come sia ormai conclusa la fase di elaborazione del Piano Generale del Traffico Urbano, che costituirà, una volta adottato definitivamente, uno strumento importante, partendo da una “fotografia” reale della mobilità cittadina. Occorre, tuttavia, anche un passo in avanti comportamentale, perché la tutela ambientale della città non può essere pertinenza esclusiva del Comune, ma deve appartenere a un bagaglio di valori dell’intera cittadinanza.

Oltre a tutto ciò, quali sono le altri previsioni del programma di governo, in tema di ambiente?
Mi permetto di dire che Aosta non parte certo da zero in questo importante settore. Il sistema di gestione ambientale della nostra città ha ottenuto, in passato, la Certificazione di conformità “ISO 14001”, standard che intendiamo mantenere in fatto di sostenibilità.
Per arrivare a conseguire questo obiettivo, sarà importante sviluppare l’impegno in alcuni ambiti specifici. Su tutti va sottolineato il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, che ha visto nell’introduzione del sistema “porta a porta” una svolta non indifferente, dalla quale sono giunte le risposte attese in termini di incremento delle percentuali di differenziazione. Siamo ora prossimi alla gara d’appalto di questo servizio, che introduce alcune modificazioni derivanti dalle osservazioni di questi primi anni, così da assicurare una performance sempre migliore. Inoltre, il progetto “Cityporto”, anch’esso prossimo alla sua attuazione, contribuirà a rendere più agevole, funzionale ed ecologico il sistema di carico e scarico delle merci nel centro cittadino, andando anch’esso nella direzione di una sostenibilità sempre più elevata.
Per quanto riguarda, infine, il servizio idrico integrato, vale a dire l’attività di gestione, manutenzione e controllo dell’acquedotto e degli impianti fognari, andranno mantenuti e consolidati i livelli delle prestazioni offerte, oggi di qualità anche grazie alla realizzazione del sistema di telecontrollo, che permette di monitorare tutti gli impianti, nonché le stazioni metereologiche e i punti di sfioro presenti sulla rete fognaria e sul canale ‘Mère des Rives’. Di rilievo, in questo settore, vi è anche l’adesione di Aosta, deliberata dal Consiglio comunale nello scorso novembre nel quadro di un processo regionale di riorganizzazione, al sotto-ambito denominato “Piana di Aosta – Monte Emilius”, chiamato a gestire il servizio idrico integrato in tredici comuni oltre al capoluogo regionale, per un totale di circa 65.000 abitanti. La nostra città avrà un ruolo da capofila e sarà chiamata a condurre queste comunità al superamento del modello basato sulle singole gestioni comunali, con un’assunzione di responsabilità non indifferente, ma anche con un riconoscimento di competenza che è per noi motivo d’orgoglio.
Non vanno poi dimenticate le iniziative di formazione, specie a favore delle generazioni più giovani. Ne abbiamo già organizzate anche nelle scuole, in particolare sul tema dei rifiuti, perché è solo investendo sul domani che esso potrà essere davvero migliore.

   
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