TERRITORIO
Ferrovia: progetti per il futuro e per il passato. L'idea di un museo diffuso
TRENO E AMBIENTE
di Marcello Dondeynaz
Pré Saint-Didier: treno storico trainato da locomotiva a vapore gruppo FS 740 affiancato da automotrice ALN 663.I1 treno, probabilmente come nessun altro mezzo di trasporto, ha accompagnato ed è diventato parte integrante di una moltitudine di vite, vissute e perse, sul fronte di guerra così come nella miniera di ferro o di carbone, sul percorso di scuola o su quello del lavoro, sulla via dell'emigrazione o su quella del campo di concentramento, sulla rotta della partecipazione ad una manifestazione o ad un incontro d'amore.
L'impronta stessa sul territorio della strada ferrata appare, allo stesso tempo, dura e parte costituente del paesaggio e dell'ambiente attraversato, parte di una storia tesa verso il progresso.
Ancora oggi quando si tratta di rappresentare un treno, l'immaginazione corre alla locomotiva a vapore, al mostro buono della tecnologia, domato dall'uomo che deve, anzi, accudirlo e rifocillarlo continuamente. Il treno a vapore meraviglia e fa tenerezza, fa festa e allegria, invita a riscoprire il gusto della compagnia e perfino del saluto che ci si scambia lungo il percorso.
In Valle d'Aosta, ad agosto, da alcuni anni, ha fatto la ricomparsa il treno a vapore e la sua suggestione è tanto più forte perché l'evocazione del passato è stata resa possibile dall'impegno profuso nel tentativo di migliorare il servizio ferroviario oggi e di rinnovarlo radicalmente per il futuro.
Praticamente, per oltre un secolo, dall'arrivo del treno inaugurale alla stazione di Aosta il 4 luglio 1886, la ferrovia Aosta/Chivasso è rimasta immutata nelle sue caratteristiche strutturali perdendo via via terreno nei confronti dell'automobile e del trasporto delle merci su gomma. I treni diretti impiegano due ore per percorrere i 120 chilometri di ferrovia che separano Aosta da Torino, davvero inammissibile per il servizio di trasporto che dovrebbe garantire il collegamento più comodo e veloce della regione con il resto del paese. Negli ultimi anni si è ridato un ruolo alla ferrovia, si è incrementato il numero delle corse, si sono migliorati gli orari, sono stati realizzati parcheggi di interscambio nelle stazioni, stanno effettuando lavori sul versanti della sicurezza e dell'automazione. Ora sono indispensabili interventi pesanti sull'infrastruttura per rendere possibile la fluidificazione del traffici e la diminuzione dei tempi di percorrenza: l'elettrificazione, la realizzazione di interventi per rendere possibile l'ingresso contemporaneo i due treni in stazione e per consentire l'incrocio dinamico in linea. Per l'Aosta/Pré-Saint-Didier i progetti mirano a trasformare completamene il servizio in un esercizio di tipo tramviario che, utilizzando l'attuale piano del ferro, preveda nuove fermate e l'impiego cadenzato dì elettromotrici di maggiore potenza e flessibilità.
Rimessa locomotive e automotrice ALN 663 1005 Siamo in presenza di progetti e programmi di ampio respiro che quasi in modo connaturato hanno suscitato il bisogno di recuperare il valore economico e sociale che la ferrovia ha rappresentato per la Valle d'Aosta, in primo luogo nel processo di trasformazione industriale. L'idea portante, emersa all'interno del gruppo di lavoro appositamente costituito dall'Amministrazione regionale per la valorizzazioni museografica del patrimonio ferroviario, è quella della creazione di un museo diffuso su scala regionale, ecomuseo.
Nell'ottica individuata il Museo Minerario esistente dovrebbe diventare sempre di più il centro di coordinamento e di propulsione di sistema museale basato sulla valorizzazione del patrimonio documentaristico diffuso sul territorio e la creazione a livello decentrato di più percorsi museali.
L'obiettivo è di indagare, studiare e recuperare aspetti importanti dello sviluppo tecnologico, scientifico e sociale ai fini del consolidamento di una identità collettiva, dell'accrescimento delle capacità di innovazione e della costruzione di nuove opportunità di fruizione turistica e culturale del territorio.
L'integrazione della scienza e della tecnologia con l'archeologia, la storia, l'arte e la natura dovrà costituire il riferimento costante di una azione che dovrà porre particolare attenzione agli aspetti didattici e anche ludici.
Fra le proposte operative più rilevanti, segnalo lo sviluppo della sede espositiva di Cogne con la prospettiva dell'accesso e della visita, con il trenino, della miniera in località Costa del Pino. Un percorso di visita che collegasse Aosta e Cogne attraverso la telecabina Aosta/Pian Praz, la ferrovia del Orine, consentendo al visitatore di giungere nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, e l'ascesa alla miniera di Costa del Pino realizzerebbe il più grande comprensorio museale europeo dell'ambiente, delle risorse naturali e minerali e dell'industria.
Altre proposte riguardano il recupero museale dell'intera area della stazione di Pré-Saint-Didier, la salvaguardia delle caratteristiche architettoniche delle stazioni lungo la tratta Aosta/Pré-Saint-Didier e la creazione di una sede espositiva ad Aosta. Siti e percorsi che si integrerebbero con i progetti perseguiti dal Museo Minerario regionale riguardanti la creazione di una sede espositiva ad Aosta dedicata all'industria siderurgica (Museo Ansaldo-Cogne-Girod) con annessa area dedicata alle mostre e alle manifestazioni (Spazio Cogne), la già citata sede espositiva di Cogne denominata "Museo minerario alpino" e il museo all'aperto in Comune di Saint-Marcel denominato "Museo minerario di Chuc e Servette". Un capitolo a sé meritano i rotabili e i materiali ferroviari. Le locomotive ed i convogli che si muovono, che ruotano appunto, costituiscono la parte viva del museo ed il mezzo principale non solo per collegare in rete le diverse sedi museali ma anche per promuovere la conoscenza del territorio e dell'ambiente attraverso l'effettuazione di treni speciali per attività di carattere culturale quali visite organizzate di siti archeologici oppure di carattere ricreativo quali i treni turistici con trasporto bici, l'effettuazione di treni evento per la partecipazione a manifestazioni di grande richiamo (Fiera di Sant'Orso), treni natura, treni promozionali, treni mostra itinerante.
L'obiettivo è di disporre di almeno due convogli storici in ordine di marcia che abbiano circolato in Valle d'Aosta, l'uno con automotrici diesel e l'altro con una locomotiva a vapore, possibilmente del gruppo F.S. 640, di cui una ha stazionato inattiva in Valle d'Aosta per circa 10 anni. Tra i materiali per esposizione di tipo statico due sono le priorità individuate: la locomotiva elettrica E400 ed una collezione privata di oggetti provenienti in buona parte dalla linea Chivasso/Aosta tale da consentire la ricostruzione completa di diversi locali di stazione (Ufficio capo stazione titolare, Ufficio movimento, Ufficio gestioni, lampisteria e magazzino squadra armamento). La locomotiva elettrica del gruppo F.S. E400 fu costruita in tre soli esemplari dalla Savigliano nel 1928 appositamente per la linea Aosta/Pré-Saint-Didier: una delle E400 si trova al museo nazionale delle F.S. di Pietrarsa (NA) mentre gli altri due esemplari sono in esercizio presso la ferrovia Casalecchio Vignola. Vanno riportati nella loro sede di origine. Inoltre in territorio valdostano sono presenti un carro spazzaneve, un carro bagagliaio, dei carri mercé ed altri materiali di sicuro interesse che richiedono di essere salvaguardati e custoditi.
Un'ultima suggestione riguarda la creazione di un centro di documentazione specializzato che potrebbe, da un lato, raccogliere studi e progetti dei trafori ferroviari attraverso la Valle d'Aosta e, dall'altro, documentare le produzioni artistiche, letterarie e musicali ispirate alla ferrovia. Uno dei primi film proiettati in pubblico rappresenta proprio un treno (L'arrivée du traini en gare de la Ciotat dei fratelli Lumière, nel dicembre del 1895), molti avranno in mente altri titoli, romanzi, dipinti, poesie e canzoni, spesso di grande impatto emotivo ed evocativo. Un museo vivo non può che fondere strettamente sviluppo della tecnica e sviluppo della società, la storia delle macchine con quella delle persone e del loro territorio.
 

CITAZIONI
Valdôtain, vat par tè lloure un dzor de bonneur ...
Valdostano, un giorno di felicità brilla per te...

Tot se deut intre sé: fame pi de misere!
Ognuno dice tra sé: "Mai più miseria!"

DA: "LO TZEMIN DE FER" J. B. CERLOGNE





E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano
che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano;
ruggendo si lasciava indietro
distanze che parevano infinite,
sembrava avesse dentro un potere tremendo
la stessa forza della dinamite.





Ma intanto corre corre corre la locomotiva
e sibila il vapore, e sembra quasi cosa viva
e sembra dire ai contadini curvi
il fischio che si spande in aria
fratello non temere
che corro al mio dovere
trionfi la giustizia proletaria.

DA: "LA LOCOMOTIVA" F. GUCCINI
 

   
Pagina a cura dell'Assessorato territorio, ambiente e opere pubbliche © 2024 Regione Autonoma Valle d'Aosta
Condizioni di utilizzo | Crediti | Contatti | Segnala un errore