Episodio 5

 

C’ERA UNA VOLTA GRANDEPIETRA

Nella terra dei GranLastra.



 

 

 


 

 

«Guarda che meraviglia il cielo stellato, figlia mia! Le cime innevate risplendono nell’oscurità!». MEGALIE aveva voluto con sé la figlia MEGALISE per confortarla e ascoltare le sue confidenze prima della partenza. Il giorno dopo, infatti, la giovane avrebbe dovuto partire col marito per raggiungere la sua nuova dimora in quanto moglie dell’erede dei GranLastra.

«Guarda, MEGALISE!», le disse la madre cingendole le spalle, «una stella cadente verso nord! Sicuramente lassù, nella tua nuova terra, i tuoi desideri si avvereranno! E poi GRANSAX ti adora… ma… che c’è?».

MEGALISE si rannicchiò contro il petto della madre: «Oh mamma, non so… sono felicissima di partire! Sono entusiasta, curiosa… mi sembra di essere tornata sassolina! Ma, ecco, ho anche tanta paura. Non sono mai andata così lontano senza di voi e questa volta sarà per sempre!».

«Non preoccuparti! Sei in gamba, sei bellissima e intelligente! E poi c’è una cosa che ancora non sai: domattina partiremo con te! Tuo padre e io ti accompagneremo dal capo GROSPIERRE e ci fermeremo finché la stagione lo consentirà!.

MEGALISE scoppiò in lacrime dalla gioia e abbracciò la mamma; con loro sarebbe stata meno triste nell’affrontare il viaggio.

 

«Forza, finite di sistemare quei bagagli! E fate attenzione, SacraPietra! Ci sono oggetti delicati e preziosi!». Il vocione tonante di MEGALIÒ riecheggiava nel villaggio. «Devo sempre stare attento a tutto, io!» borbottava in un continuo e nervoso andirivieni.

«Capo MEGALIÒ, siamo pronti!», lo avvisò il fidato MEGALITO, compagno di innumerevoli avventure.

E così, dopo l’ennesimo controllo e le raccomandazioni a GIUSTAPIETRA, lasciato come suo supplente, finalmente MEGALIÒ montò sul carro. Ora non si poteva più tornare indietro. La sua unica amata figlia doveva trasferirsi! Certo, un’unione nata sotto i migliori auspici che avrebbe portato grande vantaggio ai GrandePietra, ma… era la sua unica figlia! MEGALIE intercettò lo sguardo preoccupato del marito: «Coraggio! Se la caverà! Sarà amata da tutti, non dubitare… dopotutto è una GrandePietra

 

La carovana iniziò a prendere quota. Il fondovalle ormai non si vedeva più, avvolto da uno spesso manto di foschia. Le montagne si innalzavano tutto intorno quasi a voler sfidare l’immensità del cielo. Un paesaggio mozzafiato che MEGALISE non si stancava mai di guardare per imprimerselo il più possibile nella mente e nel cuore.

«GRANSAX!», esordì improvvisamente MEGALIÒ, «Vedi quel sentiero che sale tra le rocce a sinistra? Conduce alle miniere di rame, altra risorsa molto importante, tanto per noi quanto per voi!».

«Assolutamente sì, MEGALIÒ, infatti sai bene che i GranLastra sono soliti indossare splendidi girocolli in rame! Amiamo moltissimo questo materiale ed è uno dei nostri motivi di vanto!».

«Eh, caro il mio amato genero… eccome se lo so! Per non parlare dei magnifici strumenti in pietra verde levigata: semplicemente favolosi! Oltre ad essere molto resistenti, sono proprio belli da vedere e da mostrare! Una produzione che ci accomuna da sempre del resto».

 

Curva dopo curva, la strada si faceva sempre più impervia, ma il panorama ripagava della fatica. MEGALIÒ si sentiva fiero e orgoglioso di governare una terra simile: certo severa, ma al contempo generosa. Acque, pascoli, foreste, campi, cave, miniere… arrivando alle cime degli dei e a valichi importanti.

Nell’ultimo tratto, ripido e scosceso, anche le bestie arrancavano a fatica! MEGALISE non nascondeva una certa paura per i passaggi più esposti, mentre GRANSAX, a quelle quote, si sentiva perfettamente a suo agio: «Ah, mi sembra quasi di iniziare a sentire l’aria di casa!» disse gonfiando il petto e allargando le spalle. Stavano per raggiungere il confine con la terra dei GranLastra: c’era voluta quasi una giornata intera per salire fin lassù, dove un grande lago trasparente si apriva in mezzo a una distesa di rocce riflettendo picchi e guglie dalle forme inusuali.

 

«Ci siamo quasi!», esultò GRANSAX, «Ci accamperemo nel pianoro all’inizio della discesa».

Nell’avvicinarsi al valico, il giovane notò la presenza di un gruppo di armati. Aguzzò la vista: erano soldati GranLastra!

«Ben arrivato, cugino!»

«FORTPIERRE,! Che sorpresa!». L’imponente ragazzone si fece avanti tra le guardie. «Siamo venuti ad accogliervi sul confine per scortarvi fino al villaggio. Domani, quando staremo per raggiungere il fondovalle, un messaggero partirà per avvisare tutti in modo che siate accolti nel migliore dei modi.»

MEGALISE non riusciva a dormire. Il giorno dopo sarebbe entrata trionfalmente a GranLastra!

 

La carovana si rimise in marcia non appena fu giorno. GRANSAX si era vestito di tutto punto, felice di rivedere i suoi genitori, rientrati pochi giorni dopo le nozze. MEGALISE lo guardava rapita: le sembrava più bello che mai, ancor più affascinante coi pugnali alla cintola e il grande arco che gli attraversava il petto.

 

La discesa fu piacevole e tranquilla. La voce del loro arrivo si era sparsa nella valle e in molti si accalcavano lungo la via per vederli passare, curiosi di vedere la principessa MEGALISE, la cui bellezza era già leggendaria.

 

Ecco, finalmente il grande villaggio di GranLastra era in vista. «Ci siamo MEGALISE! Ormai non manca molto!» le disse GRANSAX abbracciandola.

Il vociare della folla riempiva l’aria; la carovana si fermò all’ingresso dell’abitato. Da lì i neosposi e i suoceri GrandePietra avrebbero continuato a piedi scortati dalla guardia: la strada era coperta di fiori. Tutti ammiravano la raffinatezza e l’eleganza dei GrandePietra; GRANSAX e MEGALISE erano una bellissima coppia!

 

Il capo GROSPIERRE e la moglie, LASTRABELLA, li attendevano davanti alla loro dimora. L’imponenza del capo GranLastra era resa ancor più evidente da uno splendente copricapo decorato a raggiera (MEGALISE non aveva mai visto nulla di simile e MEGALIÒ pensò immediatamente che doveva procurarsene uno!).

MEGALIE, invece, si complimentò con LASTRABELLA per il ricercato abito a losanghe intrecciate e per la cintura con elaborati occhielli.

«Benvenuti carissimi!», esordì GROSPIERRE, «la vostra presenza ci riempie il cuore di gioia. L’unione dei nostri figli segna l’inizio di un nuovo periodo di pace e prosperità che suggellerà per sempre lo stretto legame tra i nostri popoli. GrandePietra e GranLastra: gli indiscussi signori delle Terre Alte!»

 

 

La sposa Megalise, Costanza 3 anni e mezzo La sposa Megalise, Costanza 3 anni e mezzo




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