50° anniversario del Traforo del Monte Bianco

 

Quando è stato costruito il Tunnel del Monte Bianco, l’impresa era avveniristica, quasi titanica. Negli Anni Cinquanta era il più lungo tunnel del mondo, con i suoi 11 Km e 600 metri. La sua costruzione, pur essendo, oggi, superata da più ardite opere di ingegneria realizzate in tutto il mondo, travalica ogni primato ingegneristico, perché suggella l’amicizia fra Italia e Francia e l’unità d’intenti fra i due Paesi confinanti.

 

 

La proposta di bucare il Monte Bianco fra Italia e Francia risale a circa 200 anni fa. «Verrà il giorno in cui si scaverà sotto il Monte Bianco una via carreggiabile» scrive nel suo memoriale lo scalatore scienziato ginevrino Horace Bénédict de Saussure, dopo una scalata nel 1787.

 

 

Quasi due secoli più tardi la profezia avvera, dopo aver superato difficoltà di ogni genere. È l’inizio di una storia incredibile, una storia di frontiera, dove la collaborazione e la sinergia di due diversi Paesi riescono ad abbattere le differenze culturali, politiche e sociali, avvicinando due mondi che agli occhi dei più sembrano distanti.

 

Già nel 1814 gli abitanti del Ducato di Aosta chiedono a gran voce una galleria in grado di collegare i due versanti delle Alpi, per mettere in comunicazione la Valle d’Aosta e la Savoia. L’appello è raccolto da tecnici e politici che cominciano a interessarsi a questa opera.

 

Nel 1946 l’opera è avviata, ma con scarsi mezzi economici e poco personale. Nel 47 l’opera viene bloccata perché senza autorizzazioni. Soltanto nel 1957 viene firmato un accordo fra le due Nazioni, e lo scavo, previsto di 12 km a due corsie, largo 8 metri, sotto 2500 metri di rocce, prende forma. I protocolli tecnico-amministrativi sono suggellati nel 1957 e per la parte italiana gli scavi, affidati ufficialmente alla Condotte Acqua di Roma, cominciano nel 1959. 

Per scavare la roccia viene impiegato un mezzo chiamato Jumbo, un grosso carro, che corre su due binari e che indietreggia quando saltano le cariche esplosive sistemate in fori ricavati nella roccia da 18 martelli ad aria compressa. Si avanza di 9 metri al giorno ma i lavori non sono esenti da insidie e quando un giorno la volta crolla, il carro è distrutto. Complessivamente nel periodo di costruzione, nella parte italiana, muoiono 8 persone fra le quali 2 guide alpine, durante i rilievi del territorio, 3 operai in galleria e 3 sepolti da valanghe. 

 

 

Il 14 agosto 1962, due minatori, uno italiano e l’altro francese, si abbracciano dopo aver abbattuto l’ultimo diaframma della più lunga galleria mai realizzata fino a quel momento, scavata sotto la più alta montagna d’Europa: è nato il Traforo del Monte Bianco.

 


 

Il Traforo è inaugurato il 16 luglio 1965, dai Presidenti dei due paesi confinanti, Giuseppe Saragat e Charles De Gaulle ma il traffico comincia a scorrere tre giorni dopo, il 19 luglio. Da allora sono transitati quasi 60 milioni di veicoli.

 

 

 

 

 

Dall'Archivio storico dell'Istituto Luce, il VIDEOdell'inaugurazione del Traforo del Monte Bianco

 



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