AVVENIMENTI
Abbiamo incontrato i rappresentanti del Parco piĆ¹ alto d'Europa, che confina con la Valle d'Aosta proprio nel massiccio del Monte Rosa, suo punto di massima elevazione.
PARCO NATURALE ALTA VALSESIA
di Francesco Prinetti
Nella limpida luce di fine settembre, il massiccio del Rosa emerge grande, solitario e bianchissimo dalla cerchia di basse colline scure. È alla nostra sinistra lungo l'autostrada per Milano; sembra lì a due passi quando, attraversato il Sesia, ce lo troviamo di fronte fino a Romagnano. La Valsesia inizia proprio quando il Monte Rosa scompare dietro le prime colline boscose. Ricomparirà nei pressi di Alagna, maestoso ed incombente, dopo oltre sessanta chilometri di una valle verdissima, a tratti ampia e luminosa, punteggiata di cittadine, borghi e villaggi bianchissimi. Le grandi case espongono logge, archi e porticati che danno leggerezza al paesaggio. Varallo, a metà strada, è la capitale della valle, cittadina vivace, ricca di interessi culturali e di vita civile, gradevole nell'urbanistica e sontuosa nell'architettura e nei complessi monumentali. Qui si diparte il primo gruppo di valli laterali, dove su boschi e pascoli si stende un fazzoletto di Parco: Fobello e Rimella. Qui, in due stanzette di una villa riccamente decorata dai celebri artisti valsesiani, ha sede il Parco Naturale Alta Valsesia.
Riconosco ormai la simpatica atmosfera di una direzione di Parco: pavimento e pareti in legno chiaro, scaffali di dossiers e di libri colorati, cartine e foto naturalistiche alle pareti, piume, comi, gusci rosicchiati, profumo di boschi e di montagna. Ci accolgono anche qui personaggi solidi e dinamici, poche arie e molto impegno, grande disponibilità a raccontare giocosamente successi e insuccessi.

Uno dei pannelli del sentiero glaciologico.I fondi sono sempre più scarsi, la burocrazia imperversa, la "volontà politica" è latitante? Banalità sulle quali non è il caso di soffermarsi. Contare sulle proprie forze e sul proprio spirito di iniziativa: questa è l'unica ricetta valida. Le forze non mancano. La formazione universitaria di alcuni guardia parco e del loro coordinatore fornisce alla squadra una competenza formidabile. I1 personale amministrativo snocciola i dati sulla gestione scientifica della fauna come se non facesse altro tutto il giorno. Le doti artistiche di un'altra guardia permettono la produzione in proprio di pannelli e disegni, l'impaginazione di testi e brochures. Sul banco e nei loro stands alle fiere locali sono in vendita calendari e libri di favole fatti in proprio, poster e soprattutto ombrelli griffati dal Parco, molto utili ed apprezzati. Operatori economici della zona e associazioni varie vengono interpellati come sponsors, alcuni rispondono. Si realizzano quaderni per gli interventi nelle scuole, dépliants per sentieri guidati, pannelli per il percorso glaciologico. Nessun lamento per la scarsità del personale, per l'assenza di un direttore. Altro che le litanie propinateci da giornali e TV: "lo Stato non ha ancora provveduto", "attendiamo il contributo regionale"...

LE ATTIVITA' ISTITUZIONALI E SCIENTIFICHE

Oltre a svolgere la normale attività istituzionale di sorveglianza, che alle alte quote si riduce sensibilmente in inverno, lavoriamo sulla gestione della fauna con catture e marcatura di ungulati e censimenti periodici della popolazione faunistica. Partecipiamo inoltre al Progetto Gipeto. Abbiamo lavorato alla reintroduzione del cervo.

ALTRE ATTIVITÀ SUL TERRITORIO

Il centro abitato di Rima.In primavera siamo attivi nelle scuole elementari e medie della valle con proiezioni ed uscite.
Sotto la guida di un nostro guardia parco, abbiamo realizzato un sentiero glaciologico con 8 grandi pannelli ai piedi del Rosa. Altri sentieri autoguidati utilizzano piccoli cartelli con numeri facendo riferimento ad una brochure. Un locale ad Alagna è utilizzato come centro-visita provvisorio e come base e ricovero per le uscite di educazione ambientale. Due rifugi di proprietà sono stati attrezzati con fonti energetiche integrate solare-idroelettrico e dati in gestione. Altro grande immobile è dato in gestione per campi-natura.

PROBLEMI E CONFLITTI

Confini
In alcuni tratti il confine è di difficile sorveglianza e possono sorgere contestazioni coni cacciatori.
Zone abitate. L'unica zona stabilmente abitata, la frazione Roi di Fobello, si trova in un ampliamento recente del Parco, isolato dal corpo principale. 11 Piano d'Area del Parco, approvato dalla Regione Piemonte, pone vincoli all'edilizia che non sempre sono ben accetti dai proprietari. I contributi compensativi previsti dalla Regione non sono mai arrivati. Alcuni abbandoni di alpeggio sono stati imputati alle regole del Parco.
Vandalismo
Con nostro grande stupore, abbiamo riscontrato furti e scassi anche su baite in alta quota, per motivi incomprensibili.

I PROGETTI

Guida del Parco e Carta
Sarà una guida di itinerari scelti con criterio, in modo da indirizzare la frequentazione nel modo giusto. Con oltre 50.000 presenze al mese nel periodo estivo siamo vicini al limite critico se si ammucchiano tutti negli stessi posti. La seconda parte della guida sarà costituita da schede tematiche, a cui faranno
riferimento i singoli itinerari della prima parte. Redazione, illustrazioni, grafica ed impaginazione sono a nostra cura. Per la stampa stiamo esaminando vari preventivi.
Annessa alla guida ci sarà una carta del Parco e delle zone circostanti. La vogliamo alla scala 1:25000 su una base grafica non troppo inferiore a quella delle carte svizzere, che purtroppo non coprono tutto il territorio necessario. Tutto ciò rappresenta un impegno economico ancora molto alto per i nostri mezzi. Però un turismo intelligente come vogliamo noi non può fare a meno di una buona carta e di una guida che corrisponda alla nostra filosofia.

Centro visita
È stata acquisita e ristrutturata una casa walser a Carcoforo, a 10 minuti dalla carrozzabile su bel sentiero. Vi verrà allestito un museo naturalistico e sistemato un plastico del Parco, anch'esso in allestimento.
Giardino botanico
In sostituzione di un percorso floristico ora franato, stiamo progettando un giardino botanico con specie locali. Sorgerà ad Alagna poco oltre la fine della strada asfaltata.
Percorso per portatori di handicap All'interno del Parco, a Fobello, abbiamo individuato un sentiero piano di grande interesse ambientale, raggiungibile alle due estremità da strada carrozzabile. Progettiamo di attrezzarlo perché possa accogliere persone non in grado di camminare e, perché no, anche da mamme con passeggini.

 

IL PARCO IN CIFRE
POSIZIONE GEOGRAFICA: Provincia di Vercelli. Versante SE del Gruppo del Monte Rosa. Testata della valle del Sesia e di quattro suoi affluenti di sinistra.
Accesso: da Milano, Torino o Biella si punta su Romagnano Sesia o su Borgosesia; di qui si segue la Valsesia fino a Varallo (Fobello, Rimella) a Balmuccia (Rima, Carcoforo) o ad Alagna.
Superficie: 65 km2 divisa in un corpo principale (Alagna, Rima, Rimasco e Carcoforo) e due appezzamenti più ridotti verso est (Fobello e Rimella).
ALTITUDINE: dallo sbocco del vallone di Roi (Fobello) 950 m alla punta Gnifetti (Gruppo del Monte Rosa) 4559 m.
ABITANTI STABILI: una ventina nella frazione Roi di Fobello.
AMBIENTI NATURALI: tipici dell'alta montagna alpina (rocce, ghiacciai, morene, macereto, pascoli e boschi).
PATRIMONIO CULTURALE: civiltà walser (architettura, urbanistica, struttura del territorio); attività minerarie.
SEDE DEL PARCO: Corso Roma 5,13019 Varallo Sesia. tel. 0163.54680
PERSONALE: 2 amministrativi, 2 istruttori di vigilanza e 7 guardia parco.
 

   
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