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Piemonte Parchi diventa mensile
Nel 1999 la bella rivista edita dall'Assessorato Parchi della Regione Piemonte uscirà con cadenza mensile (10 numeri l'annodi cui due doppi). Piemonte Parchi è nata nel 1983 come strumento di informazione e divulgazione naturalistica a sostegno delle aree protette che la Regione Piemonte proprio in quegli anni stava istituendo. Con 50.000 copie di tiratura, la rivista, inviata gratuitamente a scuole, enti e privati, ha svolto un importante ruolo di diffusione della cultura naturalistica illustrando le aree protette istituite e fornendo informazioni sulle attività e le iniziative, avvalendosi della collaborazione di esperti nei vari campi naturalistici ed ambientali. Fin dall'inizio la rivista ha puntato su una veste grafica gradevole ed una cura per la scelta delle immagini che la rendevano immediatamente fruibile, e forse anche per questa sua facilità di lettura ha potuto contribuire così tanto alla "causa" della protezione della natura e non solo in Piemonte. Dal 1993, causa necessità di razionalizzare le risorse negli Enti pubblici, la rivista viene messa in abbonamento ai privati, mentre continua ad essere gratuita per scuole, musei ed Enti pubblici. Oggi Piemonte Parchi, in forza di un contratto di collaborazione editoriale con un imprenditore privato, Diffusioni Grafiche, affronta la sfida ed il notevole impegno dell'uscita mensile. Alla redazione ed agli editori i migliori auguri di Environnement.

Alpi ed energia: quale futuro?
La direttiva europea 96/92/CE concernente norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica modificherà profondamente il mercato elettrico. Quali saranno le conseguenze per le Alpi? Questo è stato sostanzialmente il tema guida del convegno annuale della Cipra lnternational, tenutosi nel 1998 a Locarno nei giorni 23 e 24 ottobre. La direttiva prevede la fine dei monopoli residui e la progressiva liberalizzazione dei mercati dell'elettricità nei paesi membri dell'Unione.
Cosa accadrà sulle Alpi, visto che sono le naturali depositarie della produzione di energia idroelettrica? Al riguardo, si può ipotizzare che, un po' in ragione degli alti costi, un po' per lo sfruttamento già elevato in atto, ben difficilmente verranno costruiti nuovi grandi impianti. Diverso potrebbe essere il discorso per le piccole centrali di produzione, anche se, comunque, le regole della concorrenza uguali per tutti fanno ipotizzare uno scenario ben diverso dall'attuale in cui in paesi come l'Italia forte è la convenienza a costruire questi impianti perché molto alta è la remunerazione del kwh prodotto.

Ambiente e finanza, binomio possibile.
Si è svolto il 29 ottobre scorso a Milano il convegno "Strumenti finanziari per l'ambiente", organizzato dalla Banca Popolare di Milano, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente. L'incontro, cui hanno partecipato diversi esponenti del mondo finanziario e assicurativo, assume una particolare importanza in quanto non si è quasi parlato di ambiente sotto il profilo di valore culturale ma soprattutto dandone e riconoscendone una forte valenza economica. L'ambiente infatti è un capitale e come tale necessita accurati investimenti e oculate valutazioni del rischio. Ecco quindi che l'ambiente diventa un ambito in cui banche e assicurazioni esercitano la loro attività attraverso numerosi strumenti, che vanno dal "fondi verdi" specializzati nel sostegno agli investimenti nel settore dell'innovazione ambientale, agli incentivi alle imprese che adottano tecnologie pulite, al "project finance" per interventi mirati alla riqualificazione dei siti degradati, per citarne solo alcuni. Dal convegno infine è emersa la necessità di una legislazione e di sostegni pubblici adeguati, per rendere maggiormente efficaci i servizi finanziari messi in atto.




EMILIA ROMAGNA: L'AULA SI SPOSTA NEI CAMPI
E' stato ufficialmente inaugurato l'11 novembre scorso il progetto Educazione all'Ambiente del Gruppo Ricerca Tecnologie Appropriate di Cesena (Forli), cui partecipano anche i Ministeri dell'Ambiente e della Pubblica Istruzione. Nato con l'intento di soddisfare e promuovere l'educazione ambientale proprio con azioni concrete, il progetto fa sì che i ragazzi prendano coscienza dell'importanza della biodiversità, accrescano lo spirito civico e la partecipazione, comprendano i fenomeni naturali e i cicli biologici, tutto ciò attraverso nuovi meccanismi di apprendimento. L'iniziativa è attuata in collaborazione con un'azienda agricola biologica nei pressi di Cesena, che mette a disposizione dei ragazzi gli spazi necessari per la realizzazione dei lavori, in particolare un orto biologico, un'arnia didattica, una serra fredda, una stazione di compostaggio, un giardino naturale e uno di piante officinali, una siepe di pianura, uno stagno e un arboreto. Ma la novità di questo progetto, che lo fa contraddistinguere dalle varie scuole nelle fattorie finora sperimentate, sta nel fatto che non è mero agriturismo bensì lavoro educativo basato sui comportamenti. Non si tratta cioè di vedere come "funziona" la natura ma di viverla dal di dentro. Sono i bambini in prima persona a mettere in atto la cultura ambientale che, poi, un domani, sarà loro propria.
L'iniziativa, inoltre, è aperta a tutt'Italia, nel senso che qualunque scuola abbia interesse a partecipare, sia attraverso la messa in atto di progetti comuni, sia soggiornando per qualche giomo nell'aziendaclasse, può farlo mettendosi in contatto con il Centro per l'Educazione all'Ambiente - GRIA-CIN, Cesena 5 C.P. 78-47023 CESENA (FO), tel 0547-23018, E-mail: zavalloni@iol.it
 


   
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