L’esposizione offre ai visitatori una visione dei più bei paesaggi dell’Espace Mont-Blanc attraverso l’occhio di diversi specialisti dell’ambiente e non solo.
UNA MOSTRA SULLA LETTURA DEL PAESAGGIO
di ISABELLA VANACORE FALCO
Direttrice del Museo Regionale di Scienze Naturali
La mostra viaggio nei paesaggi dell’Espace Mont-Blanc, ideata e coordinata dal Museo Regionale di Scienze Naturali della Valle d’Aosta in collaborazione con il Centre de la Nature Montagnarde di Sallanches, la Fondation Tissières di Martigny e la Fondazione Montagna sicura di Courmayeur, è stata la prima ad essere inaugurata tra quelle previste.
All’ingresso è collocato un grande plastico dell’Espace Mont-Blanc, che presenta al visitatore il territorio di riferimento, strutturata in modo da consentire una visione dall’alto.
L’esposizione offre ai visitatori una visione dei più bei paesaggi dell’area transfrontaliera attraverso l’occhio di diversi specialisti dell’ambiente e non solo.
Sono stati selezionati 12 panorami e di questi si è analizzata ogni singola componente mediante lo sguardo e lo studio di differenti esperti del settore, realizzando un viaggio virtuale alla scoperta delle peculiarità paesaggistiche e naturalistiche della regione.
Le forme e i volumi dei rilievi montuosi sono oggetto dell’attenzione del geologo, le modifiche effettuate dall’uomo sullo scenario naturale sono interpretate dal geografo attraverso l’analisi delle aree antropizzate e delle infrastrutture ed infine le informazioni sulla componente biologica del paesaggio, l’insieme di fauna e vegetazione, sono tratteggiate dall’occhio del naturalista.
Un quarto punto di vista, non previsto in origine, è quello dell’artista che interpreta il paesaggio con genialità non convenzionale.
L’interpretazione dei concetti proposti dal gruppo di lavoro è stata egregiamente tradotta dagli architetti in tre strutture: le “macchine evocative”. Installazioni realizzate con materiali per quanto possibile naturali come il cartone alveolato e il ferro. In ogni macchina sono esposte le fotografie dei paesaggi selezionati, le cartografie identificative del luogo e le topografie, gli zoom di analisi specialistica e alcuni reperti naturalistici provenienti dalle collezioni del Museo.
La messa in scena dei concetti, le immagini e i testi selezionali e realizzati dai tecnici si è impreziosita con le opere di Pieter Von Balthasar, un artista contemporaneo che ha reinterpretato i paesaggi creando bacheche di legno e vetro che ospitano simbolici protettori o protettrici dell’ambiente, contornati da materiali naturali come minerali, rocce, corna, muschi e licheni. Egli ha inoltre realizzato alcuni giochi per i bambini in visita alla mostra.
Il percorso espositivo è integrato da tre punti di approfondimento, su supporti che ricordano le paline segnaletiche della sentieristica valdostana e che offrono trentasei ulteriori immagini dell’area indagata.
Sono presenti inoltre due installazioni video: la prima - interattiva – con ventisette paesaggi supplementari dell’Espace Mont-Blanc, analizzati secondo lo stesso criterio dei paesaggi presenti nelle macchine evocative, l’altra ospita il documentario, dedicato ai ghiacciai, realizzato da Fondazione Montagna sicura.
Una ulteriore sezione completa la mostra: il mondo del collezionista, frutto della donazione ricevuta dal Comune di Morgex nel 2009 dal dott. Ennio Strosselli, appassionato di minerali e fossili.
La mostra è rimasta a Morgex fino al 23 settembre per partire poi alla volta di Martigny e di Sallanches.
A completamento del lavoro realizzato, nel mese di settembre 2012 è stato pubblicato un volume dedicato ai paesaggi esposti nella mostra che può essere richiesto gratuitamente al Museo Regionale di Scienze Naturali.
 



UN CENTRO ESPOSITIVO IN QUOTA: LA CASERMETTA AL COL DE LA SEIGNE

Nell’ambito dell’attività “Réseau d’expositions”, la Fondazione Montagna sicura di Courmayeur ha organizzato, presso la Casermetta dell’Espace Mont-Blanc al Col de la Seigne, interventi di sensibilizzazione per introdurre gli escursionisti alla comprensione del territorio.
Durante la stagione estiva 2012 hanno riscosso grande successo i dieci ateliers tematici finalizzati alla valorizzazione del ricco patrimonio ambientale e naturalistico che caratterizza la regione transfrontaliera. Tra le novità la possibilità di salire alla Casermetta per partecipare alle iniziative, accompagnati gratuitamente da una guida escursionistica.
Gli allestimenti espositivi sono arricchiti da pannelli illustrativi, materiali didattici, video multimediali, carte topografiche ed un apprezzato plastico 3D del massiccio del Monte Bianco.

Stagione estiva 2012, i numeri della Casermetta:
• Apertura: 25 giugno 2012.
• Chiusura: 17 settembre 2012.
• Visitatori luglio 2012: 3.724 - media giornaliera di 120 persone (80 nel 2011).
• Nazionalità più rappresentate, in ordine di presenza: Francia, Stati Uniti e Giappone. 
 




 

 
 
   
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