Evançon
Attraverso il ripristino edilizio del forte, si è voluto integrare l'offerta turistica del comprensorio, rilanciando un prodotto che può interessare una larga fascia di utenza.
IL RECUPERO DEL FORTE DI MACHABY
di YURI COSTABLOZ
Consigliere comunale di Arnad
Il cortile internoSalendo la mulattiera, che attraversa un bosco di castagni secolari, si raggiunge in poco tempo l'antico villaggio di Machaby, situato a monte della parete rocciosa denominata Courma di Machaby. La località è molto conosciuta in quanto è caratterizzata dal suo Santuario dedicato alla Madonna delle Nevi, meta costante di pellegrinaggi e visite. Inoltre, è frequentata da tempo da appassionati scalatori, che si cimentano in percorsi di arrampicata sulla palestra di roccia di Arnad, una tra le più famose di tutto l'arco alpino. Numerose sono le vie di arrampicata che dal fondo valle si inerpicano sulla la parete rocciosa, raggiungendo così la Courma.
In un'ampia conca a margine dell'abitato, troviamo il forte “Tenenza Lucini” recentemente adibito ad ostello della gioventù. La costruzione risalente presumibilmente tra il XVII° e XVIII° secolo è stata realizzata quale fortificazione per la sicurezza del forte di Bard. Nel XVIII° secolo furono adattate ad uso militare alcune strade tra le quali anche quelle che collegano Arnad a Machaby e Machaby a La Cou. Strade utilizzate dalle armate di Napoleone che giunsero nel giugno del 1800 per porre l'assedio al forte di Bard. Successivamente, la fortificazione di Machaby fu utilizzata quale punto logistico per i campi estivi del Battaglione Alpini Aosta. Cessato tale utilizzo la costruzione venne abbandonata e subì un progressivo e costante degrado, incrementato da atti di vandalismo e da furti che hanno interessato parti di rifinitura. L'amministrazione comunale è proprietaria dell'edificio dal febbraio del 1968, quando fu acquisito dai beni dello stato.
La zona notteAl fine di recuperare un edificio in avanzato stato di degrado, ridotto a rudere e aggredito dalla vegetazione spontanea anche di alto fusto, sia all'interno che all'esterno, l'amministrazione comunale ha presentato un progetto per la creazione di un ostello della gioventù. Il progetto, finanziato dai fondi Fospi della regione (fondo speciale programmi di investimenti), vede la partecipazione del comune per una quota pari al 20% del costo dell'opera.
Gli scopi e l'utilità dell'opera sono individuati nel recupero di un patrimonio edilizio e culturale che, in assenza di un tempestivo intervento di ripristino, sarebbe andato irrimediabilmente perduto. L'area interessata, di particolare pregio ambientale, e in particolare il Forte di Machaby, in sei secoli di storia che vanno dal periodo antecedente il regno di Carlo Emanuele III di Savoia sino ai tempi moderni, attraversando il periodo dell'invasione Napoleonica, risulta essere una testimonianza storica di raro interesse culturale. Il percorso che da Arnad collega Machaby e prosegue fino al Forte di Bard costituisce un itinerario formativo ancora inesplorato di grande valore per le caratteristiche costruttive e le località attraversate, intrise di eventi storici. L'amministrazione Comunale, attraverso il ripristino edilizio del forte, ha voluto integrare l'offerta turistica del comprensorio, rilanciando un prodotto che può interessare una larga fascia di utenza. Nel progetto è stato inoltre previsto l'adeguamento della segnaletica che completa l'offerta andando a soddisfare il bisogno di conoscenza del territorio circostante, fruibile anche da utenza diversa da quella che frequenterà il complesso. Pertanto, l'ostello della gioventù porterà un nuovo tassello all'offerta turistica del comune soddisfacendo una domanda turistica sempre più pressante orientata alla ricerca di impiego di tempo libero in luoghi diversi dall'offerta tradizionale. La località e le sue peculiari caratteristiche naturali ed antropologiche, ricche di un passato rimasto quasi intatto nel tempo, rispondono in modo efficace ed accattivante a tale domanda turistica.
La facciata del forte prima dei lavoriI lavori iniziati nell'inverno 2005- 2006 si sono conclusi nel corso del 2010 e nel mese di ottobre è stata inaugurata la nuova struttura permettendo così alla popolazione di vedere il risultato di questo lavoro di recupero e restauro. I lavori hanno mantenuto fedelmente la struttura dell'edificio originario, mantenendo altresì le aperture esistenti con ricostruzione delle finiture preesistenti. La struttura turistico-recettiva è destinata ad ostello della gioventù con una capienza di 56 ospiti oltre al personale e gli addetti alla gestione. Le sale comuni e di servizio completano l'impianto. In dettaglio al piano interrato troviamo le cantine, dispense e depositi. Al piano terreno troviamo una zona comune, l'alloggio del conduttore, i servizi igienici, l'atrio di ingresso, la cucina, una camera per il personale, due sale da pranzo comunicanti, un soggiorno ed il locale caldaia. Al centro della struttura, il cortile interno risulta protetto da una struttura in policarbonato che permette così di utilizzare lo spazio anche in caso di intemperie. Al primo piano sono state ricavate le camere per gli ospiti e i servizi comuni, oltre a due camere per gli accompagnatori con annesso servizio.
La facciata a lavori ultimatiInteressante l'aspetto energetico dell'edificio, in quanto è dotato di moderni impianti tecnologici che permetteranno un razionale utilizzo delle fonti rinnovabili che coprono il fabbisogno energetico della struttura fino al 90% di quello richiesto. In particolare, il fabbricato è dotato di impianto geotermico costituito da scambiatori di calore, che sfruttano l'energia termica presente nel sottosuolo o nell'acqua ad una profondità di 100 metri. Inoltre, vi è un impianto a pannelli solari che integra l'impianto per la produzione di acqua calda sanitaria. Le acque piovane sono recuperate attraverso apposito impianto, e successivamente utilizzate per il consumo quotidiano costituito dagli scarichi del WC e per il lavaggio dei panni. Questi accorgimenti tecnici integrati ai normali sistemi di produzione energetica permettono di avere un edificio rispettoso dell'ambiente circostante. L'amministrazione sta predisponendo il bando per la gestione dell'edificio, che permetterà così di avviare questa nuova attività recettiva sul territorio della bassa valle, con possibilità di fruizione da parte di varie utenze che potranno passare una vacanza in modo alternativo alla scoperta delle bellezze del nostro territorio, con particolare attenzione all'aspetto naturalistico e storico del sito. Si auspica, inoltre, che la gestione sia attenta a proporre attività diversificate che permettano nel contempo di valorizzare le peculiarità storico, culturali ed enogastronomiche del nostro territorio. La posizione dell'edificio permetterà, infatti, di praticare numerose attività quali arrampicata e passeggiate in montagna alla scoperta dei sentieri che si inerpicano sul pendio, permettendo di visitare zone del nostro comune un po' meno conosciute.
   
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