>>>ANSA/ Scialpinista francese muore cadendo sul Gran Paradiso

Saliva verso l'Herbétet, "era stanco ma voleva arrivare"
19:13 - 26/04/2024 


(di Thierry Pronesti) (ANSA) - AOSTA, 26 APR - Nessuno l'ha visto precipitare. Il suo corpo è rotolato in un ripido canale del massiccio del Gran Paradiso: una caduta che non gli ha lasciato scampo. Poi tutt'attorno è tornato il silenzio della neve. Benoit Bordat aveva 47 anni e arrivava da Annemasse, in Francia. Ieri, da solo, è partito dal villaggio di Tignet, nella Valsavarenche, per una uscita di scialpinismo. Ma una scivolata l'ha tradito. "È la prima volta che faccio questa gita, vorrei arrivare in cima, non ci sono mai andato". Così si è confidato a metà mattinata ad altri due scialpinisti, più veloci, che lo hanno superato. Ai loro occhi era apparso stanco, ma convinto di poter raggiungere il Colle sud dell'Herbétet, a 3.300 metri di quota. Una salita di media difficoltà, con un dislivello di poco superiore ai 1.600 metri. Per ben due volte lo hanno incrociato: alle 10.30, quando tutti procedevano nella stessa direzione, e poi verso le 12, mentre i due scendevano e Bordat era ancora diretto al colle. Le condizioni della montagna erano discrete, con circa 20 centimetri di neve fresca a coprire il manto sottostante. Su cosa sia successo dopo, non ci sono certezze. L'ipotesi più accreditata è che in un passaggio più delicato abbia perso l'appoggio, cadendo e non riuscendo più a fermarsi. L'allarme per il mancato rientro è scattato intorno alle 19.30, quando un amico del quarantasettenne si è preoccupato. Da ore non aveva più sue notizie. Così dalla Centrale unica del soccorso è partita la segnalazione al Corpo forestale, che ha confermato la presenza dell'auto di Bordat ancora parcheggiata a Tignet. Intanto dall'aeroporto Corrado Gex, alle porte di Aosta, decollava l'elicottero con l'equipaggio del Soccorso alpino valdostano. Nonostante le condizioni meteo difficili, verso le 21 i tecnici sono riusciti ad avvistare il corpo. Ai piedi aveva ancora i ramponi, che gli scialpinisti, nei passaggi più complessi, indossano al posto degli sci. Una volta recuperato, il medico dell'elisoccorso non ha potuto far altro che constatare il decesso. La salma è quindi stata portata alla camera mortuaria del cimitero di Aosta e sono partiti gli accertamenti del Soccorso alpino della guardia di finanza di Entrèves. I due testimoni hanno riferito di averlo incrociato e il medico legale ha condotto un esame esterno del corpo: a provocare la morte sono stati i traumi riportati nella caduta. Nel pomeriggio sono poi arrivati dalla Francia i familiari per il riconoscimento ufficiale. Bordat non è l'unica vittima della giornata di ieri sulle montagne italiane. Uno scialpinista ventiseienne di Assago (Milano) infatti è morto dopo essere stato travolto da una valanga sulla Punta del Cevedale, nel territorio comunale di Valfurva, in Alta Valtellina. Ad assistere impotente alla tragedia il fratello e altri sette escursionisti di un'unica comitiva che, nella discesa a valle, si è divisa in due gruppi. (ANSA).




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