Tumori femminili

Tumore della mammella

Il test impiegato per lo screening del tumore della mammella è la mammografia, ovvero una radiografia delle mammelle. L'esame si esegue appoggiando le mammelle una per volta su un piano, dove vengono leggermente compresse e radiografate in senso orizzontale e in senso verticale. L’esame di solito non è doloroso e non è associato ad alcun rischio per la salute, dato che le dosi di radiazioni emesse sono molto basse.

 

Tumore della cervice uterina

Il test impiegato per lo screening del tumore della cervice uterina è il Pap test. Consiste in un prelievo, tramite una spatola e uno spazzolino, di alcune cellule di sfaldamento dal collo dell'utero, che muoiono e si staccano nel corso del normale processo di ricambio dei tessuti. Le cellule vengono strisciate su un vetrino, successivamente colorato e analizzato al microscopio alla ricerca di eventuali cellule anormali. Il Pap test è detto anche striscio vaginale oncologico, per differenziarlo dallo striscio batteriologico, che non è un test di screening ma serve per verificare la presenza di eventuali infezioni.

 

SCREENING TUMORI FEMMINILI

INIZIATIVE:

Programma regionale di screening dei tumori femminili.

Con deliberazione di Giunta regionale n. 1889 del 18/12/2015 l'Assessorato sanità, salute e politiche sociali ha fatto approvare le nuove linee guida relative al programma regionale di screening oncologico dei tumori femminili per la diagnosi precoce del carcinoma della mammella  e della cervice uterina.

Per quanto riguarda la diagnosi precoce del carcinoma della cervice uterinale, le nuove disposizioni prevedono il passaggio dall’organizzazione attuale che prevede il pap test come test primario di screening, a una nuova organizzazione che prevede il test HPV DNA come test primario di screening.

Il 1°dicembre 2016 è decollato il programma di screening che adotta il test HPV-DNA. Questo interesserà le donne da 30 a 64 anni, a cadenza quinquennale, mentre le donne da 25 a 29 anni continueranno ad eseguire il pap-test a cadenza triennale. Verrà adottato il protocollo raccomandato nel rapporto HTA sullo screening con HPV come test primario ed adottato da Osservatorio Nazionale Screening e Ministero della salute. Il passaggio sarà progressivo: le donne che vengono invitate per l’ultima volta a screening cervicale sono tutte invitate a test HPV. Tutte le rimanenti dai 30 anni di età, il 40% saranno invitate ad HPV il 1° anno, 50% il 2° anno, 60% il terzo anno. L’assegnazione sarà casuale. Le adesioni spontanee saranno automaticamente inviate ad HPV. Sono in corso nel frattempo serate divulgative alla popolazione e corsi di formazione agli operatori.

Per quanto riguarda lo screening per la diagnosi precoce del carcinoma della mammella , le nuove disposizioni prevedono di estendere il programma di screening alle fasce di età 45-49 anni, con periodicità annuale, e 70-74 anni, con periodicità biennale, inoltre si prevede il prolungamento del follow up delle donne operate per carcinoma al seno dai 5 ai 10 anni. L’avvio del nuovo programma per i tumori della mammella avverrà a gennaio 2017. (blocco delle possibilità di prenotazione con impegnativa del Medico curante per le donne in fascia di età coperta dallo Screening). Per le donne non protette dallo screening (under 45 anni) con rischio eredo-familiare verrà introdotto un questionario per indirizzarle al percorso diagnostico nel caso di conferma del sospetto di rischio elevato (analisi genetica).

 



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