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"Gli atti della nuova gara rischiano di non risultare coerenti con la complessa realtà"
12:18 - 11/12/2025 


(ANSA) - AOSTA, 11 DIC - "La nuova gara del Geie mette a rischio fino a 40 posti di lavoro e la sicurezza dell'infrastruttura". Lo denunciano in una nota l'Associazione nazionale imprese sorveglianza antincendio e le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-trasporti, Confsal e Savt esprimendo "profonda preoccupazione". "Questa infrastruttura, nodo strategico per la mobilità, l'economia e i collegamenti transfrontalieri tra Italia e Francia, vedrà ancora una volta il proprio appalto regolato dal diritto francese - si legge nella nota - con tutte le criticità che questo comporta per la tutela dei lavoratori italiani e la continuità del servizio. In tal senso, gli atti di gara rischiano di non risultare coerenti con la complessa realtà operativa che caratterizza il servizio. Da un lato, i lavori di manutenzione straordinaria sulle volte del Traforo, che potrebbero comportare chiusure totali o parziali dell'infrastruttura per un periodo compreso tra i 3 e i 15 anni, creano uno scenario di forte incertezza operativa. Dall'altro, emerge con evidenza che non si starebbero considerando adeguatamente gli effettivi costi del lavoro e le criticità correlate alla gestione della forza lavoro che dovrà essere impiegata dal nuovo appaltatore". "La stima di una possibile riduzione di organico fino al 40-50% - prosegue la nota - significherebbe lasciare senza lavoro fino a 40 degli 83 addetti altamente specializzati attualmente impiegati, con un impatto sociale devastante per il territorio. Questi lavoratori, che rappresentano un unicum nel panorama europeo della sicurezza in ambito tunnel, hanno maturato oltre vent'anni di esperienza specifica e garantiscono la sicurezza dell'infrastruttura 365 giorni l'anno". Le richieste di Anisa e dei sindacati: "In primo luogo, è essenziale garantire piena chiarezza nella futura procedura di gara. È, inoltre, fondamentale che la gara consenta proposte innovative, rendendo ammissibili elementi di valutazione delle offerte che valorizzino l'impegno degli operatori economici, italiani ed europei, ad attuare misure organizzative dirette a migliorare la sicurezza dell'infrastruttura e a gestire in modo concreto ed efficace l'impatto economico-sociale derivante dalla diminuzione delle esigenze operative di personale nella commessa. Va considerato anche l'eventuale fabbisogno "ridotto" della fase transitoria. La tutela effettiva dell'occupazione deve essere garantita attraverso clausole sociali chiare, volte all'integrale riassorbimento del personale e al mantenimento del trattamento economico-normativo meritamente oggi goduto, ivi incluse le ricadute negli anni a seguire. Sono necessari strumenti di accompagnamento alla transizione e percorsi condivisi di salvaguardia delle professionalità". (ANSA).


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