- Homepage
- Notizie del giorno
- Notizia
Notizia
Firmato il protocollo d'intesa. Oltre 18mila farmacie al centro del progetto
12:09 - 11/12/2025

(ANSA) - ROMA, 11 DIC - Solo il 53% delle donne nella fascia d'età 50-69 anni si sottopone alla mammografia per la diagnosi precoce del tumore del seno. Il dato, che evidenzia una scarsa partecipazione a fronte dell'alto rischio (questa neoplasia colpisce una donna su 8), è alla base del protocollo d'intesa siglato oggi a Roma tra l'Associazione nazionale donne operate al seno (Andos onlus) e Federfarma, che avvia la campagna di sensibilizzazione "Screening oncologici: 5 buoni motivi per fare prevenzione", dal claim "Lo screening oncologico pubblico è gratuito, accessibile, vicino, sicuro, di qualità. Ti servono altri motivi per aderire? Chiedi al tuo farmacista". L'iniziativa, che ha l'obiettivo di spingere donne e uomini a sottoporsi agli esami di prevenzione secondaria (seno, colon-retto e cervice uterina), vede le farmacie come attori centrali. Sono 18.200 quelle coinvolte, dove i cittadini potranno trovare materiale informativo e chiedere indicazioni sulle modalità di accesso agli screening offerti gratuitamente dalle strutture sanitarie pubbliche, in alcuni casi tramite le farmacie stesse, come nel caso dello screening del tumore del colon-retto. Le due realtà evidenziano come vi sia un forte legame tra il ritardo diagnostico per il tumore del colon retto e il peggioramento delle prognosi, mentre il tumore della cervice uterina potrebbe essere eradicato grazie agli screening e alle vaccinazioni anti-Hpv. "I tassi d'adesione ai tre screening gratuiti sono ancora insoddisfacenti - sottolinea Flori Degrassi, presidente nazionale Andos, evidenziando l'importante divario Nord-Sud -. Vi sono stati, negli ultimissimi anni, miglioramenti soprattutto in alcune Regioni dove i dati di accesso erano molto bassi", spiega, ma è necessario fare campagna. Le farmacie "rappresentano presidi sanitari di prossimità di cui i cittadini si fidano", e "sono anche il luogo dove possiamo raggiungere le donne più vulnerabili come, per esempio, quelle d'origine straniera". Le barriere alla partecipazione sono molteplici: difficoltà organizzative, ma anche vulnerabilità, istruzione, condizioni economiche, Paese di provenienza, stili di vita. "La sinergia con le associazioni pazienti e i medici è fondamentale per costruire una solida rete sul territorio, in grado non solo di curare ma anche di fare prevenzione e promuovere una maggiore consapevolezza - afferma Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale -. La recente legge in materia di Semplificazione ha riconosciuto e ampliato il ruolo delle farmacie anche nel campo dei test e degli screening così che la popolazione possa accedere più agevolmente ad una vasta gamma di prestazioni". (ANSA).
