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Il ministro richiama a interventi concreti. Domani cabina di regia
11:03 - 11/12/2025

(ANSA) - ROMA, 11 DIC - "Se le Regioni chiedono di posticipare il Fondo sviluppo e coesione perché dicono di non riuscire a spendere nel 2025 e nel 2026, allora devono presentare proposte logiche. In caso contrario procederò al definanziamento dell'Fsc e lo redistribuiremo alle Regioni più virtuose. Le norme si rispettano". Così il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e per il Pnrr, Tommaso Foti, oggi all'Assemblea nazionale di Coldiretti a Roma, ricordando anche che la riprogrammazione avviene in autonomia con Bruxelles. Al centro del suo intervento: una cabina di regia con tutte le Regioni per riprogrammare le risorse europee assegnate, coesione e industria 4.0. "Domani avrò una cabina di regia con tutti i presidenti di Regione, perché nel mese di giugno è stata data loro la possibilità di riprogrammare le risorse assegnate. La riprogrammazione comunicata finora dalle Regioni è francamente poco esaltante - ha dichiarato- si sono limitate, con la calcolatrice, ad arrivare al minimo del 10%, necessario per non perdere le spese da rendicontare entro il 31 dicembre 2025, poi diventato 31 dicembre 2026, evitando così di perdere fondi, ma senza fare nulla di più, senza affrontare priorità reali come housing sociale e risorsa idrica". Sul fronte 4.0, pur non essendo materia di sua competenza diretta, Foti ha assicurato che tornerà a sollecitare il ministro Giorgetti: "Il mio ministero è senza portafoglio ma ha portato 9 miliardi tra Pnrr, Fsc e altro. Credo di essermi guadagnato un po' di credito: un riconoscimento al settore è dovuto". Il ministro ha poi ricordato che martedì parteciperà al Consiglio Affari Generali a Bruxelles, dove proseguirà l'esame del quadro finanziario pluriennale. "La posizione del governo italiano, già espressa dal ministro Lollobrigida ad Agrifish, resta invariata: mettere la Pac in un fondo unico e anonimo è un grande errore. La Politica agricola deve restare davvero comune, non differenziata Stato per Stato". Infine, Foti ha affrontato il dossier Mercosur, atteso al Consiglio europeo del 18-19 dicembre: "Manteniamo la nostra riserva. La reciprocità delle norme, soprattutto sanitarie, va garantita". Il ministro ha confermato anche la candidatura dell'Italia a ospitare la futura Autorità europea delle Dogane: "È un atto forte e chiaro. L'Italia, in materia doganale, non ha nulla da imparare dagli altri 26 Stati membri", ha concluso. (ANSA).
