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11:01 - 11/12/2025 


(ANSA) - ROMA, 11 DIC - Nella raccolta differenziata l'Emilia-Romagna è la regione che mostra il maggiore incremento, pari a 1,7 punti rispetto ai valori del 2023. Superano l'obiettivo del 65% anche Marche (71,8%), Valle d'Aosta (71,7%), Umbria (69,6%), Piemonte (68,9%), Toscana (68,1%), Basilicata (66,3%) e Abruzzo (65,7%). Nel complesso, più del 72% dei comuni ha conseguito una percentuale di raccolta differenziata superiore al 65%. Nell'ultimo anno, l'89,7% dei comuni intercetta oltre la metà dei propri rifiuti urbani in modo differenziato. Tra le città con oltre 200.000 abitanti dopo le prime quattro ci sono Firenze (60,7%), Messina (58,6%), Torino e Verona (57,4%). Più indietro, seppure in crescita, Genova (49,8%), Roma (48%), Bari (46%) e Napoli (44,4%). Il recupero dell'organico avviene soprattutto negli impianti integrati anaerobico/aerobico (58,5% dei quantitativi trattati), seguiti dal compostaggio (34%) e dalla sola digestione anaerobica (7,5%). Il totale trattato biologicamente raggiunge circa 7,2 milioni di tonnellate, in aumento del 3,9% rispetto al 2023. Diminuiscono i rifiuti urbani complessivamente smaltiti in discarica che rappresentano il 14,8% dei rifiuti prodotti (in termini quantitativi, oltre 4,4 milioni di tonnellate, in calo del 3,7% rispetto al 2023). L'Europa monitora con attenzione il flusso degli imballaggi, per i quali sono previsti obiettivi di riciclaggio molto ambiziosi al 2025 e 2030. Tutti i materiali di imballaggio hanno già raggiunto i target 2025: anche la plastica supera per la prima volta l'obiettivo, arrivando al 51,1% rispetto al 50% previsto. Nel 2024 è stato esportato il 4,3% dei rifiuti urbani prodotti, 1,3 milioni di tonnellate, a fronte di 216mila tonnellate di rifiuti importati. Campania, Lazio e Lombardia sono le regioni che esportano i maggiori quantitativi. Danimarca, Paesi Bassi, e Austria sono i Paesi cui destiniamo più rifiuti urbani. (ANSA).


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