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Con 25 voti a favore e otto astensioni
09:04 - 27/11/2025

(ANSA) - AOSTA, 27 NOV - Con 25 voti a favore e otto astensioni (FdI, Lega VdA, La Renaissance, AdC), il Consiglio ha approvato una risoluzione depositata dal gruppo Alleanza Verdi e Sinistra (ed emendata in accordo con l'Assessore alle politiche sociali), che invita il Governo regionale a sensibilizzare i Parlamentari valdostani nell'adoperarsi in Parlamento per sostenere la celere e trasversale approvazione di una legge che rafforzi la tutela della libertà e dell'integrità sessuale, introducendo esplicitamente il principio del consenso libero e attuale, quale elemento costitutivo del reato di violenza sessuale, in linea con la Convenzione di Istanbul del 2011. "Il Consiglio - ha osservato Chiara Minelli (Avs) - nella giornata di ieri ha celebrato la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: i vari interventi hanno evidenziato la necessità di andare oltre il momento simbolico, sostenendo iniziative concrete contro la violenza di genere. Nello stesso giorno la Camera ha approvato all'unanimità il disegno di legge che introduce nel Codice penale il reato di femminicidio come fattispecie giuridica a sé stante: un traguardo importante e condiviso. La scorsa settimana, sempre all'unanimità, è stata approvata anche la legge che modifica l'art. 609-bis del Codice penale, inserendo in modo esplicito il consenso libero e attuale come elemento centrale nel reato di violenza sessuale; il testo è ora in attesa dell'esame del Senato, dove però l'iter ha subito uno stop per ulteriori approfondimenti. Vi è l'urgenza di una rapida approvazione bipartisan della norma: quindi chiediamo anche al Presidente del Consiglio di trasmettere rapidamente la risoluzione ai Parlamentari valdostani". L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha evidenziato che "la proposta di legge nazionale modifica integralmente l'articolo del codice penale, introducendo in modo esplicito che qualsiasi atto sessuale compiuto senza il 'consenso libero e attuale' della persona coinvolta costituisce violenza sessuale. Il testo approvato alla Camera mantiene l'impianto tradizionale del reato ma rafforza la tutela inserendo il principio del consenso come elemento centrale della fattispecie e la 'particolare vulnerabilità' tra le condizioni che rendono invalido il consenso. La riforma recepisce gli standard della Convenzione di Istanbul, secondo cui la violenza sessuale non richiede più la prova di violenza fisica o minaccia, ma si fonda sull'assenza di un consenso libero, attuale e contestuale all'atto. Il dossier della Camera evidenzia che il nuovo impianto è coerente con la giurisprudenza europea e italiana, che già valorizza la centralità del consenso e la revocabilità in ogni momento". (ANSA).
