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		 Aumentano soprattutto al Nord. Prato resta la provincia al top
		
          
          Aumentano soprattutto al Nord. Prato resta la provincia al top
        
12:24 - 31/10/2025 

(ANSA) - ROMA, 31 OTT - Imprese di stranieri crescono. A fine giugno 2025 sono 678mila, l'1,7% in più di giugno 2024. Nei primi sei mesi dell'anno le iscrizioni hanno sfiorato le 37mila unità (-267 rispetto al 2024) mentre 20.754 (-804) sono state le cessazioni. Il saldo positivo supera le 16mila imprese. A mostrarlo è il report semestrale realizzato nell'ambito del progetto Futurae - Programma imprese migranti, nato dalla collaborazione tra ministero del Lavoro e Unioncamere e finanziato dal Fondo nazionale per le politiche migratorie. Secondo il report curato da InfoCamere, a trainare l'imprenditoria straniera nel primo semestre 2025 sono state le costruzioni e l'agricoltura (+3,2% e +3,7% su base annua), che rappresentano rispettivamente il 25% e il 3% del totale. Il commercio resta il settore più rappresentativo con 275mila imprese e segna un lieve recupero (+0,1%). In crescita anche l'industria manifatturiera (+1,1%), dove operano oltre 50mila imprese straniere. La crescita è generata soprattutto dalle società di capitale, che nell'ultimo anno sono aumentate dell'11,4%, superando quota 147mila, a fronte di una tenuta delle imprese individuali, che rappresentano tuttavia il 72% del totale. Gli imprenditori stranieri scelgono soprattutto il Nord Ovest, dove si concentra il 32% delle imprese straniere in Italia. Le regioni nord occidentali mostrano infatti la crescita più sostenuta su base annua (+3,6%), superiore a quella del Nord Est (+2,8%). Lieve calo invece nel Mezzogiorno (-0,5%) e sostanziale stabilità al Centro (+0,3%), che detengono rispettivamente la maggiore e la minore incidenza della componente straniera sul totale delle imprese. Prato si conferma la provincia con la maggior incidenza di imprese straniere (32,7%), seguita da Trieste (20%). Imperia (18,2%) prende il terzo posto sostituendosi a Firenze (18,1%). All'estremo opposto, Barletta-Andria-Trani è la provincia con la minore incidenza. Analizzando le sole imprese individuali, emerge che Marocco, Romania e Cina sono i principali Paesi di provenienza. (ANSA).








