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Longobardi (Uil Fpl), circa 22mila episodi di violenza nel 2024
11:29 - 01/09/2025

(ANSA) - ROMA, 01 SET - "Un vero e proprio bollettino di guerra e che coinvolge ormai tutte le regioni italiane: purtroppo, anche in questa estate, gli operatori sanitari e sociosanitari continuino a subire aggressioni in tutta Italia, e nl 2024 sono stati circa 22mila gli operatori sanitari e sociosanitari vittime di aggressioni, ma sappiamo che il numero reale č molto pių alto". Cosė Rita Longobardi, Segretaria Generale della Uil Fpl, secondo cui "servono presidi fissi di polizia negli ospedali, strumenti concreti di prevenzione, pių formazione e soprattutto rispetto verso chi esercita una professione". Secondo il sindacato, tante violenze non vengono denunciate, per paura di ritorsioni o perché ormai, purtroppo, insulti e minacce vengono interiorizzati come parte del lavoro. "Solo per citare alcuni episodi recenti: a giugno, in Piemonte, presso l'Ospedale S. Giovanni Bosco un infermiere č stato spintonato con violenza al triage, riportando 10 giorni di prognosi; a luglio in Lombardia, all'Ospedale Carlo Poma, due operatori sono stati aggrediti fisicamente - prosegue- a Trento, al Ps S. Chiara, un operatore del 118 č stato preso a pugni da un paziente; a Trieste, al Csm Maddalena, operatori sono stati assaliti con sedie, ferendo un'infermiera; in Liguria, a Villa Scassi, un infermiere č stato vittima di violenza da parte di una persona in evidente stato di alterazione alcolica; in Puglia, a Bari, un operatore del 118 ha riportato 10 giorni di prognosi dopo essere stato aggredito in ambulanza". Sul fronte normativo, negli ultimi anni non sono mancate nuove leggi: dalla 113/2020 alla 56/2023, fino alla 171/2024, che ha introdotto ulteriori misure contro le violenze agli operatori. "Ma tutto ciō non basta - continua la segretaria - Č necessario tornare a investire con decisione nel Servizio sanitario nazionale pubblico, evitando logiche che rischiano di indebolirlo a favore del privato. E serve inoltre un supporto psicologico costante per gli operatori che subiscono aggressioni, perché le conseguenze non sono solo fisiche ma spesso si traducono in traumi emotivi e ricadute psicologiche profonde". Ricordando infine la campagna Uil Fpl 'Zero morti sul lavoro' e prendendo spunto dal messaggio del Presidente Mattarella durante la commemorazione dei 60 anni della tragedia della diga di Mattmark, "il lavoro deve essere equo e sicuro", ha poi aggiunto: "continueremo a batterci". (ANSA).