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Le lezioni riprenderanno dall'8/9 in poi. C'è tema caro libri
10:38 - 01/09/2025 


(ANSA) - ROMA, 01 SET - Inizia ufficialmente l'anno scolastico per 7 milioni di studenti e 1 milione di persone tra docenti e personale scolastico anche se le lezioni vere e proprie prenderanno l'avvio dall'8 settembre - le prime si svolgeranno nella provincia autonoma di Bolzano - via via poi due giorni dopo nella provincia autonoma di Trento, in Piemonte, Veneto e Valle d'Aosta; l'11 settembre toccherà rientrare tra i banchi agli studenti e docenti del Friuli Venezia-Giulia; il 12 settembre a quelli della Lombardia. La maggior parte delle giunte regionali hanno invece deciso che la scuola prenderà il via lunedì 15 settembre: hanno fissato questa data Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria. Gli ultimi a rientrare in classe, il 16 settembre, saranno gli alunni e insegnanti di Puglia e Calabria. Il ministero dell'Istruzione assicura che entro settembre di quest'anno 41.901 nuovi docenti entreranno in ruolo, pari al 76,8% dei posti disponibili a livello nazionale, il 30% in più rispetto allo scorso anno (erano il 47,6%). Dopo le immissioni in ruolo su posto comune la copertura dell'organico è pari al 97,3%, rispetto al 94% dell'anno scolastico 2024/2025. Un'attenzione particolare è riservata al sostegno: i docenti assunti sono 7.820, per un totale di circa 121.879 insegnanti di ruolo e una copertura di organico al 95,2% (erano l'89% prima di queste nuove assunzioni). Secondo i maggiori sindacati, invece, l'anno scolastico vedrà lavorare nelle scuole oltre 250mila supplenti, la piaga del precariato, insomma, non è sanata.
 "Il Governo Meloni, con il duo Valditara-Bernini, è il Governo che più di altri ha aumentato il numero dei precari nei settori della conoscenza, non solo senza prevedere adeguati processi di stabilizzazione ma addirittura introducendo interventi penalizzanti (il preruolo della Bernini) o perfino iniqui (la maxi-sanatoria dei titoli esteri per i precari di sostegno)", attacca la segretaria generale della Flc Cgil, Gianna Fracassi. C'è poi sempre attuale il tema del caro libri: per l'Unione nazionale dei consumatori i prezzi di libri e corredo scolastico hanno subito una impennata dal 2021: penne +24,2%, quaderni +20,3%, libri +14,4%. "Il Governo deve intervenire immediatamente contro il caro scuola con un decreto che elimini ogni vincolo agli sconti sui libri scolastici, modificando la Legge 27 luglio 2011, n. 128, che nel 2020, per fare un favore ai librai, è stata ulteriormente peggiorata, danneggiando le famiglie e vietando alle grandi catene di supermercato e alle piattaforme digitali di poter fare sconti sui libri scolastici superiori al 15% del prezzo di copertina, anche sotto forma di buoni spesa", afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. (ANSA).


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