Anbi, contro il dissesto serve un'alleanza per il territorio

(v. 'Più zone a pericolo frana...' delle 10.39)
13:00 - 30/07/2025 


(ANSA) - ROMA, 30 LUG - Come "costantemente segnalato" dall'Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche, l'Italia "è un Paese a crescente rischio idrogeologico: a certificarlo è ora il 4/o Rapporto Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) presentato a Roma". Lo afferma l'Anbi (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e della Acque Irrigue) che assicura come "consorzi di bonifica ed irrigazione continueranno a fare la loro parte e rilanciano la proposta di un'alleanza per il territorio con le altre forze produttive del Paese". Nel rilevare che "intervenire in prevenzione costa assai meno che riparare i danni", il presidente dell'Anbi, Francesco Vincenzi spiega che "da anni non si stanziano adeguate risorse per la salvaguardia del territorio, privilegiando gli interventi in emergenza. Di fronte all'accentuata fragilità orografica e ad una rete idraulica inadeguata all'estremizzazione degli eventi atmosferici, i dati dimostrano che c'è urgente necessità di programmare un Piano Straordinario di Manutenzione del Suolo, finanziato con almeno un miliardo di euro all'anno. Contestualmente servono misure per contrastare il progressivo abbandono delle aree interne, pari al 60% della Penisola e dove vivono oltre 13 milioni di abitanti: sono zone determinanti per la sicurezza idrogeologica degli insediamenti urbani a valle". "Per questo - aggiunge Massimo Gargano, direttore generale di Anbi - il permanere dei servizi essenziali ad una comunità non può essere valutato solo in termini di bilancio economico, ma si devono considerare quantomeno i benefici ecosistemici, garantiti dalla presenza dell'uomo sul territorio, che riteniamo debba essere il perno di un nuovo modello di sviluppo per il Paese. (ANSA).


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