LAVORO. NATIVI DIGITALI COSA CERCANO IN UN IMPIEGO? AUTONOMIA, STIPENDIO, LEADERSHIP -2-

05:00 - 27/05/2022 


(DIRE) Roma, 27 mag. - La ricerca 'The Born Digital Effect', condotta da Coleman Parks Research e Oxford Analytica, analizzando le risposte di 1000 leader d'azienda e 2.000 lavoratori, racconta uno spaccato che deve far riflettere le aziende. Il 58% dei leader d'azienda pensa ancora che i lavoratori più giovani preferiscano lavorare in ufficio. Al contrario, il 90% dei nativi digitali auspica un modello di lavoro ibrido se non completamente da remoto. In particolare, i valori cui i nativi digitali fanno principalmente riferimento, per decidere se lavorare o meno in un determinato contesto aziendale sono 3: autonomia, o la possibilità di operare in un ambiente a elevato tasso di fiducia (83%), il riconoscimento economico delle proprie performance (81%), la presenza di una leadership forte e visibile (79%).

"Per attrarre i nativi digitali in azienda, quindi sarà importante creare il giusto clima di lavoro, stimolante e motivante, oltre che tecnologicamente avanzato, per consentire un lavoro agile da remoto. La retribuzione dovrà essere un altro aspetto da non tralasciare, perché le alternative offerte dal business online sono molto attrattive per i giovani e spesso richiedono molto meno tempo da dedicare per incamerare lo stesso valore di uno stipendio medio- conclude la sua analisi Antonio Panìco- Il costo del lavoro dovrà essere seriamente affrontato; le imprese devono fare lobbing, portando all'attenzione della politica questo problema reale, perché per poter pagare di più vanno rivisti i suoi costi, troppo onerosi nel nostro paese. La mala gestione delle imprese è il terzo fattore da considerare: un ambiente ben strutturato, con un leadership forte e chiara, sarà sicuramente più attrattivo di un luogo di lavoro in balia della confusione e dell'incertezza".


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