SOCIALE. UNA GENERAZIONE DI NUOVI POVERI ADULTI TORNANO A VIVERE DA 'MAMMA'

05:00 - 24/02/2022 


(DIRE) Roma, 24 feb. - Secondo una recente indagine svolta dagli istituti mUp Reasearch e Nortstat sono oltre 450.000 gli adulti che nel 2021 sono tornati a vivere a casa dei genitori. Il fenomeno e' dovuto in gran parte alle separazioni. Adulti che, costretti a lasciare la casa familiare (assegnata al genitore collocatario dei figli, quasi sempre la donna), dovendo continuare a pagare il mutuo e a mantenere i figli, si trovano improvvisamente, nonostante stipendi a volte più che dignitosi, a sprofondare in uno stato di indigenza.

Impossibilitati a prendere in affitto un'altra casa ritornano a vivere dagli anziani genitori. Questa nuova convivenza forzata e' spesso causa di ulteriori problemi e disagi; ci si ritrova in una stessa abitazione, con esigenze ed abitudini diverse a dover condividere una quotidianità fatta di problemi economici, di salute e che spesso sfocia in aggressività e violenza dei figli adulti nei confronti dei genitori anziani conviventi.

Come afferma l'avvocato Matteo Santini, presidente nazionale degli Avvocati divorzisti, "il fenomeno rappresenta la fotografia di una società dove le nuove generazioni, per la prima volta nell'epoca contemporanea, vivono in una condizione economica peggiore rispetto alle precedenti generazioni. A volte sono i genitori anziani che debbono intervenire per aiutare i figli adulti a mantenersi e a mantenere i loro figli. Non tutti però hanno la fortuna di avere ancora i genitori o una casa in cui tornare".

"Stanno nascendo in tutto il territorio nazionale le case famiglia dei genitori separati. Si tratta quasi sempre di padri- spiega ancora l'avvocato Santini- che ridotti sul lastrico da una separazione si vedono costretti a vivere presso case che vengono loro concesse in uso quasi gratuito da cooperative , enti o associazioni. All'interno di queste abitazioni si crea una vera e propria comunità dove ognuno contribuisce alle necessità del gruppo secondo un sistema di suddivisione dei compiti (cucina , pulizie , spesa , ecc)".

"Anche queste sono forme di famiglia tutelate dalla Costituzione- afferma Matteo Santini- si tratta di formazioni sociali che nascono da situazioni emergenziali e transitorie, formazioni che sono anche espressione della solidarietà sociale che dovrebbe contraddistinguere un Paese moderno. Ciò' che piu' preoccupa ovviamente e' il motivo che ne determina la nascita".


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