COVID. GIMBE: LIEVE FLESSIONE NUOVI CASI (-3,7%) E INTENSIVE (-1,4%) -5-

10:00 - 27/01/2022 


(DIRE) Roma, 27 gen. - Proposta di aggiornamento delle misure di isolamento dei lavoratori dei servizi essenziali con la proposta di riduzione dei giorni di isolamento (pari a 3 giorni dall'inizio dei sintomi e ulteriori 3 giorni obbligo mascherina Ffp2, favorendo l'auto-sorveglianza): proposta non accettabile, perché non esistono evidenze scientifiche per supportare il termine dell'isolamento per i positivi- indipendentemente dal loro status vaccinale- dopo 3 giorni dalla comparsa dei sintomi, senza accertarne la negatività con tampone antigenico o molecolare.

Revisione e superamento dell'attuale sistema di sorveglianza nelle scuole, procedendo alla sospensione della didattica in presenza solo per i soggetti sintomatici; sospensione del contact tracing e mantenimento dell'auto-sorveglianza: proposta non accettabile, in quanto l'elemento discriminante ai fini della quarantena in caso di tampone negativo dovrebbe essere rappresentato dallo status vaccinale e non dalla presenza/assenza di sintomi Covid-19. Inoltre, in caso di positività al tampone, lo studente deve essere isolato, indipendentemente dallo status vaccinale.

Revisione della classificazione dei ricoveri Covid, tenuto conto che al momento tutti i pazienti ricoverati, anche per altre patologie, se positivi, vengono conteggiati come ricoverati per le conseguenze da Covid. Una proposta non accettabile e rischiosa per varie motivazioni:

CLINICHE: la Covid-19 è una malattia multisistemica che colpisce numerosi organi e apparati e definire lo status di 'asintomaticità' è molto complesso, specialmente nei pazienti anziani con patologie multiple; inoltre, la positività al Sars-CoV-2 può peggiorare la prognosi di pazienti ricoverati per altre motivazioni, anche in relazione all'evoluzione della patologia/condizione che ha motivato il ricovero e alle procedure diagnostico-terapeutiche attuate.

ORGANIZZATIVE: la gestione di tutti i pazienti Sars-CoV-2 positivi, indipendentemente dalla presenza di sintomi correlati alla Covid-19, richiede procedure e spazi dedicati, oltre alla sanificazione degli ambienti. Di conseguenza, risulta molto difficile riorganizzare in tempi brevi la gestione degli 'asintomatici' senza risorse aggiuntive, in particolare locali e personale.

MEDICO-LEGALI E AMMINISTRATIVE: la responsabilità di assegnare il paziente ricoverato ad una delle due categorie, con tutte le difficoltà e le discrezionalità del caso, è affidata al personale medico e alle aziende sanitarie.

RISVOLTI PRATICI: eliminando il sistema dei colori, di fatto, si tratterebbe solo di una rendicontazione separata, potenzialmente utile a fini epidemiologici e alla futura riorganizzazione dei servizi ospedalieri. Ma la riclassificazione dei pazienti ospedalizzati, in ogni caso, non può derogare dagli standard internazionali definiti dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall'European centre for disease prevention and control (Ecdc).


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