COVID. REZZA: DIFFICILE DIRE COSA ASPETTARCI, OGGI SUPERATI I 4.000 CASI

18:25 - 26/10/2021 


(DIRE) Roma, 26 ott. - "Abbiamo fatto di tutto per contenere l'arrivo di questo virus, ma da subito, quando comprendemmo che il periodo di contagiosità rientrava anche nell'incubazione, capimmo che non si sarebbe potuto contenere la diffusione di questo patogeno. Ad oggi, cosa aspettarci? Difficile fare scenari, anche se già in queste ore abbiamo superato i 4.000 casi e non succedeva da tanto. Non ci aspettiamo di andare incontro all'immunità di comunità, ma siamo in una situazione migliore rispetto ad altri Paesi. Tuttavia, se anche il vaccino ci protegge, è ormai evidente che non contiene la diffusione. Questo perché è cambiato l'R con 0, che è difficile da misurare perchè la variante Delta determina un R0 tra 3 e 6, ovvero il numero di soggetti che il virus è in grado di infettare. Abbiamo però il vaccino contro la forma grave e il decesso, e per questa ragione siamo in una condizione totalmente diversa rispetto allo scorso anno e abbiamo ragione di credere che verremo a capo di questa pandemia continuando con il vaccino e le precauzioni, continuando a convivere con il virus". A dirlo è Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, partecipando alla prima edizione del Premio 'Recti eques, paladini italiani della salute', promosso nell'ambito del progetto editoriale Rde, a Roma in Campidoglio.


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