ENERGIA. METANO BIO E SELF-SERVICE CRESCE, "NON C'È SOLO L'ELETTRICO" -4-

13:19 - 22/09/2021 


(DIRE) Bologna, 22 set. - "Purtroppo- conferma Piazza- qualche ritardo c'è, per via dei vari direttori che si sono succeduti al ministero dei Trasporti". Sugli impianti self-service, ancora poco conosciuti seppur normati dal decreto a tema del marzo 2019, spiega per Federmetano il progettista Marco Rinaldi: "Quella verso gli impianti di distribuzione di metano self-service- assicura l'ingegnere, la cui famiglia gestisce un impianto da tanti anni- è una transizione che si può fare, anzi che dobbiamo fare. Il nuovo decreto è uno strumento flessibile e che semplifica molto la transizione per la progettazione soprattutto dei nuovi interventi. Ma con poche modifiche, inoltre, consente anche di aggiornare gli impianti esistenti, per passare dalla modalità di servizio 'servito' sul piazzale a una modalità self, avvinandosi alla classica attività di distribuzione di carburanti liquidi. È un aspetto molto importante, per andare incontro all'utenza".

Anche dal punto di vista tecnico non ci sono problemi particolari, aggiunge Rinaldi: "Si tratta di piccole migliorie che non costituiscono varianti sostanziali alla struttura dei distributori esistenti, con tutto quello che comporta. Ogni proprietario e ogni gestore, quindi, potrà valutare insieme con i propri tecnici ogni rapporto costi-benefici". Tuttora, però, sembra una 'rivoluzione' appena cominciata, poco conosciuta: "Siamo agli inizi della transizione, per questo- segnala il progettista Federmetano- i numeri sono ancora piccoli. Siamo nel vivo di un cambiamento che tutto il settore ha aspettato, tra erogatori a importo predeterminato e tanto altro. Nel giro di pochi anni la rete si aggiornerà in questa direzione. Da parte dei gestori la voglia di cambiare c'è? Certo, come in ogni passaggio che porta novità servirà un po' di pazienza, ma siamo fiduciosi".


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