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L’Istituto Mosso ospita la Scuola Internazionale di Alta Formazione per la Montagna.

Dal 25 Luglio al 6 Agosto 2008 l’Istituto Scientifico Angelo Mosso al Col d’Olen (2901 m slm), recentemente ristrutturato grazie ad un progetto INTERREG IIIA Italia-Svizzera che ha visto la partecipazione della Regione Autonoma Valle d’Aosta e della Regione Piemonte, ha ospitato la Scuola Internazionale di alta Formazione per la Montagna. L’iniziativa è nata dal Di.Va.P.R.A.-LNSA della Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, con il patrocinio della FAOAlleanza per la montagna, dell’UNESCO e di enti locali piemontesi e valdostani, fra cui il Comune di Gressoney-La-Trinité. Il tema trattato nel corso di questa prima edizione della Scuola è stato quello degli effetti del cambiamento climatico sulla montagna, con particolare riferimento agli ambienti d’alta quota. I docenti, provenienti da Istituti di ricerca nazionali ed internazionali, quali ad esempio l’Institut of Arctic and Alpine Research del Colorado, l’Istituto Federale per lo Studio della Neve e delle Valanghe di Davos e l’Università BOKU di Vienna, hanno trattato diversi temi legati ai cambiamenti climatici, con considerazioni di carattere tecnico, economico e sociale. I destinatari del corso sono stati tecnici laureati provenienti da regioni montane svantaggiate di paesi in via di sviluppo. Le domande di partecipazione sono
state più di duecento, tra le quali sono stati selezionati 25 allievi, provenienti da paesi quali: Nepal, Angola, Argentina, Bhutan, Bolivia, Costa d'Avorio, Cuba, India, Iran, Giamaica, Nigeria, Pakistan, Uganda, Cile, Mongolia, Colombia, Equador e Kyrghyzstan. Cinque posti, grazie al sostegno dell’Agenzia del Lavoro di Aosta (FSE), sono stati destinati a giovani laureati valdostani. L’attività didattica ha previsto sia lezioni teoriche in aula, come quella tenuta dai tecnici dell’ARPAValle d’Aosta sui cambiamenti cimatici e la criosfera, sia esercitazioni in pieno campo, con la visita ad esempio della Fondazione Montagna Sicura di Courmayeur e dell’Ecomuseo sulla montagna di Gressoney-La- Trinité. La Scuola ha carattere permanente, con l’obiettivo di trattare altri aspetti della montagna, quali lo sviluppo economico, la sicurezza
alimentare, l’agricoltura di montagna ed il turismo. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito del
Di.Va.P.R.A.-LNSA di Gressoney La Trinité (www.lnsa.unito.it) ed il sito della scuola (www.ipromo.unito.it.).


Concorso CIPRA cc.alps: 160 progetti in corsa per 100.000 Euro.

Il concorso alpino cc.alps ha suscitato una vasta risonanza. Alla scadenza del 31 luglio sono pervenuti 160 interventi sul clima presentati da privati e organizzazioni di tutti gli otto paesi alpini. I premi saranno consegnati il 6 novembre a Berna nell’ambito del seminario autunnale della fiera dell’energia e dell’edilizia.
Erano richieste le migliori proposte sul clima per lo spazio alpino. Nell’ambito del suo progetto cc.alps, la CIPRA, Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi, raccoglie e premia in questo modo le idee modello che sono già state messe in pratica. Il progetto e i premi per una somma complessiva di 100.000 Euro sono finanziati dalla MAVA, fondazione svizzera per la natura. 67 contributi provengono dall’Austria, più di 30 dall’Italia e altrettanti dalla Francia. Grande partecipazione c’è stata anche da parte della Svizzera e della Germania con 26 contributi ciascuna, mentre dalla Slovenia sono pervenute 18 candidature. Molti contributi riguardano interventi a carattere transfrontaliero. Il concorso si rivolgeva a interventi di tutela del clima o di adattamento alle conseguenze del cambiamento climatico, che conciliassero interessi ecologici,
sociali ed economici. La molteplicità delle candidature mostra come nello spazio alpino esista già una vasta gamma di provvedimenti sostenibili per il clima e uno degli scopi principali di cc.alps è appunto quello di collegarli in rete, diffondendo idee e contatti. Ecco perché tutti i contributi sono stati pubblicati su www.cipra.org/cc.alps. Della giuria internazionale incaricata di assegnare i premi fanno parte, fra gli altri, esperti dalla Fondazione MAVA, dell’Istituto svizzero di Ricerca per la Foresta, la Neve e il Paesaggio (FNP) e dell’Agenzia per energia e ambiente della regione francese Rhône-Alpes. La giuria internazionale assegnerà premi principali di 20.000 e premi secondari di 10.000 Euro. Gli interventi verranno valutati in base al contributo dato alla tutela del clima e all’adattamento alle conseguenze del cambiamento climatico. Elementi decisivi saranno inoltre gli effetti ecologici, sociali ed economici, il contributo alla sensibilizzazione
e la trasferibilità.
   
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