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Dipartimento risorse naturali, corpo forestale, protezione civile e antincendio |
Proteggere la natura per viverla meglio
La Regione ha istituito, in accordo con le comunità locali, un parco
regionale (Mont-Avic), nonché una serie di riserve naturali. Queste
ultime, che hanno in genere dimensioni ridotte, permettono la
salvaguardia di ambienti di elevato valore naturalistico, quali torbiere,
aree xerotermiche, laghi alpini e stagni.
Disseminati in generale lungo i fondovalle, di facile accesso, costituiscono
veri e propri gioielli per gli amanti della natura. Coloro
che prediligono le zone umide potranno recarsi al Marais di Morgex,
piuttosto che a Les Iles nei comuni di Brissogne, Saint-Marcel,
Nus, Quart o al lago di Villa a Challand-Saint-Victor. Questi biotopi,
in collaborazione con l’Agenzia regionale per la protezione
dell’ambiente, sono continuamente monitorati nei loro parametri
fisico-chimici, al fine di preservarli da eventuali inquinamenti. Attraverso
l’attività di proprie maestranze sono oggetto di continue
manutenzioni, al fine di renderli agibili ai numerosi visitatori.
La Valle d’Aosta possiede, inoltre, un ricco patrimonio di piante monumentali,
che la Regione, con una legge del 1990, ha voluto proteggere
in virtù delle caratteristiche singolari e dell’interesse botanico,
storico, culturale, paesaggistico che presentano questi esemplari
arborei.
Questi testimoni del passato sono oggetto di interventi di dendrochirurgia
e di rivitalizzazione da parte di tecnici specializzati del
settore forestale.
Accanto ai singoli alberi sono stati altresì individuati alcuni popolamenti
forestali costituiti da piante secolari e in questo caso l’intero
bosco è oggetto di protezione.
Da oltre un ventennio l’Assessorato, tramite l’opera di suoi cantieri
forestali, in accordo con i Comuni, allestisce nuove aree attrezzate.
Nel 2004, sono state aperte al pubblico due nuove aree nei comuni
di La Salle e Issime, che si aggiungono alle 30 già esistenti.
Inoltre, vi è stata l’inaugurazione della prima aula verde nel comune
di Antey-Saint-André. L’iniziativa, che ha visto coinvolti il Corpo
forestale, il Comune e le scuole elementari del posto, si propone
di valorizzare un sito particolare con le sue specialità botaniche
e di microfauna avvicinando i bambini alla scoperta di una natura
un po’ particolare.
L’attività
Il Dipartimento si caratterizza per la vastità e complessità delle
competenze ad esso affidate. Se, da un primo approccio, queste
possono apparire in qualche modo tra loro poco attinenti, (Protezione
civile e Vigili del fuoco da una parte e quello delle Risorse
naturali e Corpo forestale dall’altra), facendo riferimento invece
all’attività di soccorso in caso di calamità, notiamo come la sinergia
tra i settori sopra indicati sia fondamentale.
Così pure è strettamente legata l’attività di previsione e prevenzione
esercitata dalla Protezione civile mediante l’attuazione di
piani di emergenza, la gestione del volontariato, le esercitazioni,
ecc., con l’attività svolta attraverso i cantieri forestali nella manutenzione
del territorio. Nel 2004, caratterizzatosi fortunatamente
da un’assenza di gravi calamità, sia naturali che artificiali,
dopo una fase di rodaggio, si è cercato di operare nel senso sopradescritto.
Antincendio e soccorso
Nel 1999, con la legge n° 7, i Vigili del fuoco transitavano nei
ruoli regionali. Se si può affermare che il passaggio delle funzioni
è da considerarsi completato, permangono stretti e proficui
i rapporti con il Ministero dell’Interno soprattutto nel campo
della formazione e aggiornamento professionale nonché in
caso di interventi immediati nel territorio limitrofo. Particolare
importanza hanno assunto i servizi antincendio presso il Traforo
del Monte Bianco, previsti da un’apposita convenzione e svolti
in collaborazione con i Vigili dell’Alta Savoia e il Servizio antincendio
presso l’aeroporto Corrado Gex. Tale ultimo Servizio,
dal 1° dicembre 2004, ha carattere continuativo nell’ambito del
potenziamento delle attività dell’aeroporto. Grande rilievo hanno
avuto, nel corso dell’anno, le attività formative che hanno
permesso agli addetti la partecipazione a corsi specialistici
(Nbcr – Saf – Ambienti confinati, ecc..). La Direzione gestisce le
attività del Corpo valdostano dei vigili del fuoco volontari costituito
da oltre settanta distaccamenti comunali per un totale di
1.600 vigili. Tale personale, costituente il nerbo del volontariato
in caso di calamità, rappresenta una struttura molto radicata
nella società valdostana che necessita logicamente di attrezzature
tecniche, dispositivi di protezione personali e corsi di
formazione. Assumono particolare rilievo le numerose esercitazioni
che hanno visto implicati vari distaccamenti a livello di
comunità montana.
Nel corso dell’anno si è proceduto al rinnovo e al potenziamento
degli autoveicoli di soccorso. In tale contesto la dotazione di
una modernissima autoscala al corpo dei vigili professionisti e
di mezzi polivalenti (Aps – auto-pompaserbatoio) ad alcuni distaccamenti
strategici, permetteranno interventi più sicuri ed
efficienti in caso di calamità.
Non va dimenticata l’intensa attività di polizia amministrativa
di sicurezza relativa alla prevenzione incendi che si concretizza
mediante l’evasione di circa un migliaio di pratiche, nonché la
partecipazione a commissioni tecniche ed organi collegiali.
Protezione civile
Il 2004 non è stato caratterizzato da gravi eventi come quelli che
in passato hanno colpito la nostra regione. L’attività della Direzione
si è quindi potuta indirizzare nel potenziamento delle
strutture e nella previsione e prevenzione a tutti i livelli.
Va ricordato, a questo proposito, il miglioramento del servizio di
disponibilità di elicotteri per operazioni di soccorso e/o lavori
mediante l’inserimento di nuove macchine con standard prestazionali
e di sicurezza molto più elevati.
Intensa è stata l’attività di sensibilizzazione e di coinvolgimento
delle associazioni di volontariato che ha portato a nuove ed
importanti adesioni. In previsione di un progetto di implementazione
della colonna mobile regionale, sono stati organizzati dei
corsi di formazione a cui hanno aderito tutte le associazioni.
Le esercitazioni hanno registrato una massiccia adesione di enti
pubblici e privati e, in particolare, l’esercitazione generale regionale
“Verrès 2004” ha visto la partecipazione del capo dipartimento
della Protezione civile nazionale, Guido Bertolaso.
E’ stato ultimato il progetto di “Quaderni di Protezione Civile”,
finalizzati alla corretta valutazione dei rischi, e rivolti alla popolazione
residente e alle scuole, dalle materne alle medie inferiori,
mentre per le superiori è stato realizzato un filmato della durata
di 60’. La Direzione ha in corso visite nei comuni della Valle,
con l’obiettivo di condividere le problematiche e verificare
congiuntamente alle Amministrazioni locali le pianificazioni di
protezione civile e l’ubicazione delle strutture di prima accoglienza.
L’Ufficio meteorologico ha raggiunto un elevato livello di affidabilità
nell’attività previsionale che sarà ulteriormente incrementata
con l’imminente acquisizione della tecnologia di Météo France.
Dalla scorsa estate, i bollettini meteo vengono divulgati anche
in francese e in inglese.
All’Ufficio meteorologico è stato affiancato l’Ufficio valanghe che
riveste, soprattutto nel periodo invernale/primaverile, un ruolo
di grande importanza per l’emissione dei bollettini valanghe.
Nel campo delle radiocomunicazioni, oltre alla normale e alla
straordinaria manutenzione sugli apparati, sono stati effettuati
numerosi e importanti interventi come la sostituzione delle stazioni
radio base del Soccorso alpino valdostano e il completamento
dell’installazione delle stazioni radio base presso i rifugi
alpini e i bivacchi della Valle d’Aosta, sintonizzate sul canale del
soccorso in montagna (canale Emergency). E’, inoltre, in corso la
fornitura ai Comuni e alle stazioni forestali di un telefono satellitare
per la condivisione con il Centro operativo regionale di informazioni
e dati in situazione di emergenza. Non è mai venuta
meno la collaborazione e la consulenza in materia di radiocomunicazioni
con l’Unione valdostana guide di alta montagna e con
la Direzione servizi antincendi e soccorso, con il quale si è avviato
il programma di consegna e programmazione degli apparati ricetrasmittenti
in dotazione al Corpo valdostano vigili del fuoco.
E’ in corso di istruttoria l’aggiudicazione della Centrale unica di
soccorso, la cui procedura di appalto era stata oggetto di contenzioso.
Un accenno a due situazioni di emergenza, dovute a fenomeni
di tipo alluvionale che hanno interessato, il 6 e 7 agosto,
il territorio dei Comuni di Saint-Vincent e Châtillon e, il 2 e
3 novembre, il settore sud-orientale della regione. In entrambi i
casi, è stato testato il sistema di comunicazioni e di allertamento
tra la struttura di Protezione civile, gli Enti locali e il Centro
funzionale regionale di monitoraggio del rischio idrogeologico e
sono stati tratti importanti insegnamenti per una ancor più razionale
gestione dell’emergenza.
Va inoltre ricordato che la Protezione civile coordina l’attività
del Soccorso alpino valdostano, che è stato duramente impegnato
in centinaia di missioni di soccorso per incidenti in montagna
e sulle piste di sci. A tal proposito, giova ricordare che
si sta formando la figura professionale di “Guida alpina operatore
di centrale” e si sono già svolti presso una struttura specializzata,
i corsi di formazione specifica.
Sistemazioni montane e infrastrutture
Operando sul territorio, nel settore della sentieristica e delle sistemazioni
idrauliche minori attraverso l’attività di numerosi
cantieri che coinvolgono circa 500 addetti, sulla base di programmi
che tengono conto sia degli studi e delle ricerche di settore
che delle indicazioni provenienti dalle comunità locali con
le quali si collabora proficuamente, si contribuisce attivamente
al controllo del rischio idrogeologico del nostro territorio.
Nel settore della sentieristica sono occupate, nel periodo aprilenovembre,
circa 230 operai suddivisi in 32 squadre. Vengono eseguiti
lavori per migliorare la transitabilità e la sicurezza delle
strade minori; lavori molto apprezzati da chi frequenta la montagna
(alte vie) o da chi vuole riscoprire una Valle d’Aosta sconosciuta
abbandonando le strade carrabili e percorrere mulattiere,
un tempo unica via di collegamento tra paesi e villaggi.
Un altro settore importante è quello dei lavori di natura idraulico-forestale. Sono lavori attinenti al rifacimento di ruscelli,
canali irrigui, manutenzione di opere idrauliche costruite nel
passato su torrenti, sistemazioni di frane, costruzioni di paravalanghe,
ecc. Tutti questi lavori, che coinvolgono circa 250
maestranze impiegate stagionalmente, contribuiscono ad aumentare
la sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico.
Intervenendo con capillarità nei luoghi dove i fenomeni
si originano se ne blocca l’evoluzione evitando così probabili
effetti catastrofici.
Per quanto riguarda le infrastrutture, continuano gli interventi
migliorativi e di recupero degli stabili adibiti ad officine, laboratori,
magazzini, uffici (Villeneuve - Chavonne, Saint-Christophe
- Grande Charrière, La Thuile - Verney).
All’interno della Direzione sistemazioni montane, opera un nucleo
di tecnici che contribuisce all’aggiornamento del Sistema
informativo territoriale regionale nel campo segnatamente della
viabilità forestale, della rete sentieristica, delle opere paravalanghe,
dei Piani economici.
Foreste
Alla Direzione foreste compete il compito di salvaguardare ed
intervenire su quel delicato settore costituito dal patrimonio
boschivo al fine di preservarlo, mantenerlo e trasmetterlo alle
generazioni future.
L’attività si esplica quindi in vari settori, dalla pianificazione
vera e propria al rilascio di pareri, dagli interventi diretti all’esecuzione
di infrastrutture, dalla vivaistica all’antincendio.
Gli interventi nel bosco avvengono sia con affidamento di lavori
a ditte specializzate sia, soprattutto, con proprie maestranze
(circa 150 operai suddivisi in 17 squadre). Questi interventi,
programmati sulla scorta delle indicazioni provenienti dai
piani di assestamento e dalle stazioni forestali, permettono, attraverso
l’applicazione dei concetti della selvicoltura naturalistica,
di mantenere sani i popolamenti forestali, affinché esplichino
al massimo le loro funzioni di protezione a difesa del
suolo, di produzione, di componente paesaggistica ludico ricreativa
e regolatrice dei processi climatici.
Uffici strategici nel settore sono quelli che presiedono alla progettazione
e realizzazione di infrastrutture importanti per i boschi
come la viabilità forestale; un adeguato sistema di piste
permette sia le utilizzazioni boschive che rapidi interventi in
caso di incendio.
Il nucleo antincendio boschivo, nella sua nuova collocazione
presso la sede del Dipartimento, vigila, in stretta collaborazione
con i forestali, con l’approntamento di idonei piani, e con
una continua reperibilità affinché i popolamenti boschivi non
siano attaccati dal fuoco.
Nel corso del 2004, sono stati una quarantina gli incendi che
hanno richiesto l’intervento del Nucleo operativo; la pronta risposta,
in collaborazione stretta, se necessaria, con i Vigili del
fuoco e con i forestali, è fondamentale per soffocare le fiamme.
Il settore vivaistico, nella nuova sede di Quart, in località Olleyes,
con le sedi distaccate di Gignod ed Etroubles, occupa una
quarantina di addetti (lavoratori stagionali). Produce sia piante
per rimboschimenti che piante per opere di ingegneria naturalistica,
o piante ornamentali per parchi e giardini pubblici.
Per migliorare la produzione è in fase di realizzazione una moderna
serra. A fianco di questo settore e ad esso strettamente
legato, operano gli addetti alla manutenzione delle aree verdi
di proprietà regionale. Importanti interventi di recupero sono
stati effettuati nei pressi dei castelli di Quart, Sarre, Sarriod de
la Tour a Saint-Pierre.
Flora, fauna, caccia e pesca
La Direzione si è concentrata nel proseguire l’attività di controllo
della fauna attraverso l’applicazione di principi venatori
che seguono le direttive del piano faunistico e che si ispirano
alla necessità di addivenire ad un riequilibrio fauna-territorio,
cercando quindi di contenere quegli animali che sono in sovrannumero
oppure di incrementare quelle specie più “deboli”
attraverso piani di protezione.
Sono proseguiti, attraverso una stretta collaborazione con il
mondo venatorio, le azioni di controllo finalizzate a diminuire
il numero di cinghiali, specie che arreca notevoli danni al mondo
agricolo. Corsi di formazione finalizzati a preparare tecnicamente
sia cacciatori che forestali sono stati eseguiti dall’Ufficio
fauna. Non dimentichiamo che oltre al cinghiale esiste, in
alcune zone della regione (valle del Gran San Bernardo), una
forte concentrazione di cervi, caprioli che, oltre a danneggiare
le attività di allevamento, provocano numerosi incidenti stradali.
A questo proposito, attraverso contatti con l’Anas, si sono
poste le basi per l’esecuzione di alcuni cosiddetti “corridoi
faunistici” che dovrebbero permettere agli animali l’attraversamento
delle strade senza pericolo per gli utenti.
Nel settore ittico, oltre alla collaborazione con il Consorzio pesca,
si stanno ultimando i lavori di riqualificazione dello stabilimento
di Morgex. Sono altresì in corso collaborazioni con
l’Alta Savoia, nell’ambito di un progetto Interreg, per la valorizzazione
dei ceppi di trote autoctone. La pesca, attraverso
l’istituzione di apposite riserve gestite da personale specializzato, può costituire una non trascurabile attività turisticoeconomica.
La Direzione svolge altresì un’attività di divulgazione ed educazione
ambientale che si è concretizzata mediante contatti
con le scuole attraverso l’organizzazione della Festa degli Alberi,
l’inaugurazione di una prima “aula verde” nel comune di
Antey-Saint-André. Alla Direzione è affidata la gestione del patrimonio
edilizio cui fanno parte le casermette forestali. Numerosi
sono stati i lavori volti a valorizzare e riqualificare detti
immobili, sia attraverso l’affidamento a ditte esterne, sia
con l’opera di proprie maestranze.
Aree protette
Il Servizio aree protette esercita la propria attività nel settore
della conservazione della natura e della tutela della biodiversità
e quindi provvede alla gestione delle riserve naturali e
dei giardini botanici, promuove approfondimenti scientifici
sui siti protetti e facenti parte della rete ecologica europea
Natura 2000.
Intensa è anche l’azione amministrativa e di divulgazione.
Nel corso del 2004, attraverso la legge regionale n. 16 “Nuove
disposizioni in materia di gestione e funzionamento del Parco
naturale del Mont Avic”, si è aggiornata tutta la normativa del
settore recependo gli indirizzi provenienti da leggi comunitarie
e nazionali. Questa legge permetterà di adeguare le strutture
funzionali del Parco, tenuto conto del recente ampliamento sul
comune di Champorcher. Il Servizio esamina i progetti e gli interventi
che ricadono all’interno delle zone protette. Sono stati
definiti i criteri per l’applicazione delle valutazioni di incidenza
cercando di semplificare le procedure onde evitare inutili
oneri a carico dei soggetti privati. Degna di menzione è la
partecipazione del servizio nell’ambito di un progetto Interreg
III A, approvato nel mese di agosto, che ha come obiettivo
principale un confronto tra le realtà delle aree protette della
Valle d’Aosta e dell’Alta Savoia, finalizzato ad ampliare le conoscenze
scientifiche, le modalità di gestione ed una loro valorizzazione
compatibilmente con l’esigenza di salvaguardia. Nel
campo della promozione del turismo naturalistico va ricordato
che sta decollando il progetto di riqualificazione del Marais di
Morgex e La Salle, e la ristrutturazione del Museo di scienze naturali
di Saint-Pierre.
Attraverso la legge regionale n. 14, “Nuova disciplina della Fondazione
Gran Paradiso – Grand Paradis”, si è voluto potenziare
tale struttura al fine di garantire alla medesima la massima efficacia
operativa. Il Servizio, nel periodo estivo, ha altresì assicurato
la fruibilità delle riserve naturali attraverso proprie
maestranze con lavori di pulizia e ripristino della rete sentieristica.
Iniziativa di eccellenza
Una nuova gestione per le risorse naturali
Nel 2004, sono state realizzate, su iniziativa dell’Assessorato,
alcune iniziative volte a tutelare e a valorizzare le risorse naturali
della Valle d’Aosta, anche alla luce delle nuove esigenze
di un ambiente economico e competitivo e di un quadro di riferimento
normativo in continua evoluzione.
Da una parte, c’è stata l’approvazione di due leggi regionali,
una riguardante il parco naturale del Mont Avic, e l’altra la
Fondazione Gran Paradiso. Dall’altra, l’Assessorato ha promosso
un progetto di riqualificazione dell’area naturale del Marais
integrandolo con l’ammodernamento del Museo di scienze naturali
di Saint-Pierre.
La nuova legge concernente il parco del Mont Avic, resasi necessaria
a seguito del recente ampliamento dei confini territoriali
del parco Mont Avic in comune di Champorcher, ha permesso
l’aggiornamento di tutta la normativa regionale di settore
secondo gli indirizzi della più recente normativa comunitaria
e nazionale. Nuove norme definiscono ora anche la struttura
organizzativa e gestionale dell'ente Parco per assicurare la
piena operatività anche sul versante oggetto dell’ampliamento
e permettere il raggiungimento degli obiettivi di tutela e valorizzazione
affidati all’ente stesso.
Per quanto riguarda, invece, la Fondazione Gran Paradiso, che,
si è posta come struttura di riferimento e di coordinamento
delle diverse iniziative di promozione e sviluppo intraprese nei
comuni territorialmente interessati dal Parco nazionale Gran
Paradiso, la nuova norma permette una maggiore efficacia della
Fondazione sul territorio, attraverso una migliore definizione
delle attività e delle competenze attribuite all’ente.
Nell’ambito degli interventi di riqualificazione della riserva naturale
Marais di Morgex e La Salle, è stata definita la destinazione
del centro di ricerca della riserva stessa. Quest’ultimo sarà
affidato al Museo di scienze naturali, quale seconda sede
destinata ad ospitare le collezioni, la biblioteca scientifica, laboratori
di ricerca e aule didattiche. Il progetto del Marais va,
in tal modo, ad integrarsi con il progetto di ristrutturazione ed
ammodernamento delle sale espositive del Museo di scienze
naturali di Saint-Pierre. Ottimizzando gli spazi e le risorse, il
Museo potrà quindi rappresentare un’importante attrattiva turistica
e un centro di riferimento a livello regionale di ricerca
scientifica nel settore ambientale e naturalistico.
Da segnalare, infine, nell’ambito dell’iniziativa Interreg IIIA
Italia-Francia “Paysages… à croquer”, e sempre nell’ottica di
una riqualificazione sinergica del patrimonio architettonico e
delle risorse naturali, l’approvazione delle linee di indirizzo
progettuali per la realizzazione di un frutteto didattico nel
parco del Castello di Sarre, su un’estensione di circa sei ettari,
destinato alla conservazione e alla salvaguardia delle varietà
autoctone, minacciate di estinzione. |
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