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13:00 - 23/12/2009 


(ANSA) - BRUXELLES, 23 DIC - In forza di una direttiva europea, le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi, devono consentire anche alle università, agli istituti di ricerca e a qualsiasi altro ente pubblico di partecipare alla gara. E' quanto ha deciso oggi la Corte di giustizia Ue.

La Corte si è pronunciata con una sentenza sulla causa intentata dal Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare contro la Regione Marche. La Regione Marche ha indetto una gara per l'affidamento di un appalto di servizi (rilievi marini sismostratigrafici, carotaggi e prelievo di campioni in mare nella fascia costiera compresa tra Pesaro e Civitanova Marche) da cui ha escluso il Consorzio, pur candidato.

Per la Corte di giustizia del Lussemburgo, anche se "un raggruppamento costituito esclusivamente da università e amministrazioni pubbliche non persegue un preminente scopo di lucro, non dispone di una struttura organizzativa d'impresa e non assicura una presenza regolare sul mercato", non può essere escluso dalla gara per il fatto di non essere un "operatore economico".

La direttiva europea contempla infatti la possibilità, per un "organismo di diritto pubblico, di partecipare in qualità di offerente ad una procedura di aggiudicazione di un appalto pubblico e riconosce la qualità di operatore economico anche ad ogni ente pubblico, o raggruppamenti di enti, che offrono servizi sul mercato".(ANSA).


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