CASINO':IN ITALIA SONO SOLO QUATTRO /ANSA

NUMEROSE LE RICHIESTE PER APRIRNE ALTRI
16:32 - 14/10/2009 


(ANSA) - ROMA, 14 OTT - Sono quattro le case da gioco ufficiali in Italia, (Campione, Saint Vincent, Sanremo e Venezia) ma sono decine le petizioni e le proposte di legge per aprirne di nuove. L'ultima è la proposta del ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, che, all'interno del decreto legge di rilancio del turismo, li vorrebbe praticamente in tutta Italia, legandoli agli alberghi a 5 stelle. Sarebbe una vera e propria rivoluzione in un settore, quello dei casinò, finora bloccato ai quattro siti ufficiali. Un settore peraltro che lo scorso anno ha chiuso con un risultato in rosso, con un meno 4% rispetto al 2007, realizzando introiti per 562 milioni di euro. Nei primi otto mesi di quest'anno le case da gioco italiane hanno incassato 313,1 milioni di euro. La "fetta maggiore" è quella di Venezia, che ha raggiunto da sola 113,9 milioni di euro. A seguire il casinò di Campione, che ha incassato 78 milioni di euro. Il terzo e quarto posto della classifica sono occupati dal casinò di Saint Vincent che ha raggiunto quota 66 milioni e dal casinò di Sanremo che ha raccolto, invece, 55,1 milioni di euro totali.

Nel solo mese di agosto 2009 - con una raccolta totale di 41,3 milioni di euro - a beneficiare delle ferie estive è stato soprattutto il casinò di Sanremo che ha conquistato il secondo posto della classifica con una raccolta di 9,8 milioni di euro registrando un +60,6% rispetto ai 6,1 milioni raccolti a luglio. Da anni sono presentate proposte di legge in Parlamento per aprire nuovi casinò. Un ordine del giorno accolto dal governo il 25 agosto 2008, prevede che in Italia possano essere aperti al massimo dieci casinò collocati nelle quattro aree geografiche in cui è stata suddivisa l'Italia: Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria (zona 1); Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Marché (2); Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria (3); Sardegna e Sicilia (4). In particolare, i deputati del Movimento per l'autonomia hanno messo a punto un disegno di legge di sei articoli per la riapertura del casinò di Taormina, chiuso dal 1964 dopo una breve apertura.

A fine 2008, il senatore valdostano Antonio Fosson a presentato una Pdl che prevede di aprire nuovi casinò in Italia "in funzione del bacino di utenza". Al tempo stesso verrà istituito l'albo dei gestori di casinò e l'albo professionale per i croupier; inoltre, per la prima volta, la legge introdurrà "la stipula di un contratto nazionale del settore per i dipendenti". Lo scorso febbraio era stato il presidente del Senato, Renato Schifani a rilanciare la proposta di aprire nuovi casinò: "essere contrari non si giustifica più, l'Italia gode ormai degli effetti positivi di un complesso sistema anticrimine che la rende più forte che in passato". E fu proprio in quella occasione, la conferenza delle "Città delle culture", che l'attuale ministro Brambilla si disse d'accordo con la proposta di aprire altri casino "magari mettendoli negli hotel di lusso, e consentendo il gioco ai soli ospiti". (ANSA).


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