EUROPEE: LOUVIN (GALLETTO) SOGNA SEGGIO A STRASBURGO/ANSA

PER MARGUERETTAZ, 13/O IN LISTA PDL, PIU' ARDUA L'ELEZIONE
20:23 - 08/06/2009 


(ANSA) - AOSTA, 8 GIU - Per ora il seggio al Parlamento europeo è un sogno, ma a Roberto Louvin, candidato della lista 'Autonomie, liberte, democratie' (simbolo il Galletto, apparentata all'Idv), il futuro prossimo potrebbe riservare un biglietto di sola andata per Strasburgo. A decidere il suo futuro politico sarà la segreteria nazionale dell'Italia dei Valori, ovvero Antonio Di Pietro e il suo entourage.

Con 9.028 voti Louvin si è piazzato al quinto posto nella lista dell'Idv, circoscrizione nord-ovest, dove gli eletti sono due. Davanti a lui Di Pietro, che rinuncerà all'incarico per incompatibilità (é senatore), l'ex magistrato De Magistris e Sonia Alfano (il primo è risultato eletto anche in altre tre circoscrizioni e la seconda potrebbe optare per l'elezione a nord-est, al centro o al sud), e Gianni Vattimo. Non è quindi improbabile - con un complesso gioco di opzioni e rinunce - che possa essere il secondo eletto oppure, al massimo, il primo escluso. "I tre candidati che mi precedono - è lo stringato commento di Louvin - sono stati eletti in più d'una circoscrizione. Speriamo che questo meccanismo possa dare soddisfazione all'aspettativa della Valle d'Aosta di avere un eletto a Strasburgo".

Più difficile invece trovare un posto sul volo per Strasburgo per Aurelio Marguerettaz, capolista di 'Vallee d'Aosté (lista espressione della maggioranza regionale e apparentata con il Pdl): con i suoi 17.675 voti si è piazzato al 13/o posto nella lista 'madre' che ha conquistato otto seggi. Data per scontata la rinuncia di Berlusconi e La Russa, Marguerettaz ha tra sé e il seggio altri due candidati. "Il nostro rammarico più grande - ha commentato Alberto Zucchi, vice coordinatore del Pdl - è di aver sfiorato l'elezione diretta. Bastavano poche centinaia di voti (Iva Zanicchi, ultima eletta, ne ha ottenuti 22.117 ndr). Forse si poteva fare qualcosa di più, ma comunque non è stata una debacle e speriamo che l'apparentamento sia solo un tassello per il futuro, a partire dalle elezioni comunali di Aosta". Per Ego perron, presidente dell'Uv, "é stata sprecata una grande opportunità". "Ci aspettavamo qualche preferenza in più - ha aggiunto - ma siamo stati penalizzati dall'eccessiva framentazione del voto e dalla non espressione delle preferenze".

I risultati nei seggi valdostani: Valle d'Aoste ha conquistato il 37,1%, 'Autonomie, liberte, democratie' il 18,5%, il Pdl il 14,5%, il Pd il 12,8%, la Lega Nord il 4,4%, l'Idv il 4,12%. Da segnalare, inoltre, che il Galletto ha preso anche 16.710 voti fuori valle, mentre Vallee d'Aoste ne ha avuti 12.169. Tra i volti più sorridenti oggi spicca quello di Raimondo Donzel (Pd): "In termini di voti siamo l'unico partito in crescita in Valle d'Aosta rispetto alle passate tornate elettorali. E' stata premiata la scelta di uscire da coalizioni troppo vincolanti". Soddisfatto anche Sergio Ferrero, segretario regionale della Lega Nord, il quale - guardando alle prossime scadenze elettorali - sottolinea: "La Lega si è fortemente radicata nel territorio e d'ora in poi le altre forze politiche dovranno tenerne conto". Ammette infine la sconfitta Francesco Lucat, segretario regionale di Rifondazione Comunista, Francesco Lucat, secondo il quale però "la lista è stata penalizzata dalla confusione ingenerata dalla presenza di quella del Partito comunista dei lavoratori". (ANSA).


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