MUSICA:FONDAZIONI; IN SCIOPERO PER CONTRATTO E RIFORMA/ANSA

MOBILITAZIONE A SCACCHIERA FA SALTARE PRIME IN TUTTA ITALIA
19:08 - 19/03/2009 


(ANSA) - ROMA, 19 MAR - Il primo a scioperare è stato ieri il San Carlo, a Napoli, domani sarà la volta del Maggio a Firenze, dell'Arena di Verona e del Massimo di Palermo, sabato incroceranno le braccia i lavoratori della Fenice a Venezia e quelli del Regio a Torino, domenica dovrebbe saltare la prima al Comunale di Bologna. E' di nuovo bufera nei teatri lirici italiani, con i sindacati sul piede di guerra per il rinnovo del contratto nazionale e la riforma delle fondazioni annunciata a ottobre dal ministro dei beni culturali Bondi. Niente panico tra gli spettatori -avvisati per tempo dai teatri- ma a saltare, per indicazione del coordinamento nazionale di cgil cisl uil e fials cisal sono state proprio le prime: a Napoli la Damnation de Faust di Berlioz, a Firenze il concerto dell'orchestra del Maggio con con la partecipazione della violinista Arabella Steinbacher, a Verona la Traviata, a Venezia un concerto di musica sinfonica diretto da Christian Arming. E sembra solo l'inizio."Da mesi aspettiamo di riaprire le trattative per il contratto nazionale - spiega Enrico Sciarra della Fials Cisal - così come da mesi registriamo la latitanza totale del ministero che ancora non ci ha convocato per discutere sulla riforma. A questo punto è impensabile che noi si stia qui ad aspettare senza far nulla". La decisione di scioperare è stata presa all'unanimità la settimana scorsa dal coordinamento dei sindacati, che l'ha comunicata con una circolare alle strutture territoriali. Nel documento si denuncia "la latitanza dell'Anfols (l'associazione delle fondazioni liriche dalla quale però sono recentemente uscite La Scala, L'Accademia di Santa Cecilia, il Maggio di Firenze e l'Opera di Roma) dalla trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro".

Ma si punta anche il dito sul ministero: "gli impegni assunti dal capo di gabinetto nonché direttore generale per lo spettacolo dal vivo del ministero, Salvo Nastasi, per l'attivazione del tavolo nazionale di lavoro fra le parti sociali per portare a compimento una riforma strutturale per il settore non hanno alcun riscontro di merito". Da qui l'invito ai teatri "alla massima mobilitazione". Caso a parte l'opera di Roma, sulla quale pende un'ipotesi di commissariamento dovuto al deficit nel bilancio previsionale 2009: qui i sindacati autonomi, che ieri sera avevano annunciato quattro scioperi -che colpirebbero tra l'altro l'applaudita Ifigenia in Aulide diretta da Riccardo Muti- dopo un incontro con il sindaco Alemanno hanno aperto uno spiraglio di trattativa. (ANSA).


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