ALPINISMO: K2; SUPERSTITI IN DISCESA VERSO LA SALVEZZA /ANSA

MARCO CONFORTOLA GIUNTO A CAMPO 3;'STO BENE', HA DETTO VIA RADIO
12:10 - 03/08/2008 


(ANSA) - AOSTA, 3 AGO - E' in corso una doppia operazione di soccorso sulle pendici del K2, dove si sta consumando una delle più grandi tragedie della storia dell'alpinismo moderno. Da una parte si cerca di ritrovare i dispersi nella fascia tra 8.200 e 8.000 metri, sulla 'spalla' del colosso pachistano, dall'altra si tenta di agevolare la discesa dei superstiti che hanno raggiunto campo 4 ieri e che ora si stanno dirigendo al campo base.

Tra questi c'é anche l'italiano Marco Confortola, che è già arrivato a campo 3. "Sto bene e sto cercando di scendere velocemente", ha detto via radio al compagno di cordata Roberto Manni. Soffre, in particolare, per un principio di congelamento al braccio. Il bilancio ufficioso - secondo quanto si sostiene al campo base - è ora di 9 morti accertati e quattro dispersi. Il comitato Everest-K2-Cnr, in collaborazione con l'Unità di crisi della Farnesina e con l'ambasciata italiana in Pakistan, sta organizzando l'invio di elicotteri per soccorrere il più rapidamente possibile gli alpinisti che stanno scendendo dalla sommità del K2.

Intanto nella notte è stato ritrovato uno dei dispersi: si tratta del capospedizione olandese, Wilco van Rooijen, che ieri sera era stato notato grazie alla luce della sua pila frontale mentre scendeva tra campo 4 e campo 3 sulla via Cesen, a fianco allo Sperone Abruzzi. I suoi compagni lo hanno portato in tenda, a campo 3; è esausto, ha principi di congelamento ai piedi, ma non è in condizioni preoccupanti.

All'appello, tra gli altri, mancano il norvegese Rolf Bae, l'irlandese Gerard McDonnell, il sessantunenne francese Hugues d'Aubarede, almeno tre coreani e quattro portatori d'alta quota. Inoltre sono considerati morti due coreani, un serbo e un portatore nepalese. Sulla polemica per le spedizioni commerciali é intervenuto anche Fausto De Stefani, sesto uomo al mondo a scalare tutti i 14 Ottomila della Terra: "Finché ci sono corde fisse o portatori di alta quota - spiega - non ci sono problemi a scendere per qualsiasi alpinista. Altrimenti ci vuole l'esperienza". "Non mi meraviglio che sia accaduta una cosa del genere - prosegue - perché lassù c'erano alcuni come Confortola molto preparati, che sono infatti riusciti a tirarsi fuori, e altri, troppi, che avrebbero delle difficoltà anche a scalare sulle Alpi".(ANSA).


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